SOS Rendimenti

SOS Rendimenti

di Lorenzo Raffo

Bond oggi – Il bond decennale tripla A in euro della Bei al test dei mercati

Lorenzo Raffo

3 aprile 2023

 Bond oggi – Il bond decennale tripla A in euro della Bei al test dei mercati

L’obbligazione Bei con scadenza ottobre 2033 si muove attorno a 100 e rappresenta una risposta a chi cerca rendimento con un basso profilo di rischio. Ma anche a chi fa trading.

Il bond Bei (denominato in realtà Eib su Borsa Italiana) in euro scadenza 2033, che soprattutto a febbraio e marzo ha registrato un forte incremento dei contratti sul Mot, conferma l’interesse degli investitori attenti al rendimento ma altresì alla componente di rischio, che si sta provando di abbassare il più possibile.

Il titolo si muove attorno a 100 e rappresenta una risposta a chi cerca rendimento con un basso profilo di rischio. Ma anche a chi fa trading.

Obbligazione Bei 2033, tasso al 3%: le caratteristiche

Con tasso fisso 3% a 10 anni (ottobre 2033) ha Isin XS0975634204. Si tratta di un senior della Banca europea per gli investimenti, con rating AAA. Il taglio 1.000 consente di operare con estrema flessibilità e proprio per questo il mercato l’ha riscoperto dopo un periodo di dimenticanza, trattandosi di un’emissione con data di godimento 2013. Era allora un ventennale, che ha ormai dimezzato la sua vita residua.

Perché conviene il Bond della Bei ottobre 2033

Qui si gioca la componente di maggiore interesse per il 3% della Bei. Due numeri lo confermano. Il titolo quotava sui 144-146 euro nel 2019-2020. Ora si compra sotto 100. In previsione quindi di una futura decompressione dei tassi di interesse in area Bce assume attualmente un ruolo di difesa in ottica di riapprezzamento del capitale magari già nel 2024. Il tutto con una cedola decente e un’aliquota fiscale al 12,5%.

Dopo un minimo a 97,2 euro di inizio marzo è risalito oltre 101 euro per poi scendere nelle ultime sedute di nuovo sotto 100. Imprescindibile in questa fase un posizionamento appunto sotto la pari, con rendimento superiore al 3%. Nel 2020 e nel 2021 si caratterizzava invece per uno yield con segno negativo. Favorevole la valutazione sullo spread “bid-ask”, che si limita normalmente sui 20-30 pb.

A quali investitori si rivolge

Al contrario di quanto si può pensare, il Bei 3% non si indirizza solo a cassettisti di lungo periodo, che lo utilizzino per remunerare liquidità o parte di un patrimonio, ma anche a trader con ottica di breve termine, soprattutto settimanale. Trova certamente un concorrente nel Btp 4,4% 2033 (Isin IT0005518128), che quota sopra i 102, con yield a scadenza sul 4-4,1%. Lo spread di rendimento di circa 100 pb a favore del nostro governativo è senz’altro rilevante ma lo è altrettanto il differenziale di valutazione di credito a sostegno del Bei.

Pro e contro

Una volatilità nell’ultimo anno sul 10% è allo stesso tempo un punto forte e un punto debole del Bei, in base alla prospettiva con cui lo si analizza. Il dato riferito alla “duration” (sensibilità ai tassi) di circa 9 risulta nella fase attuale un elemento favorevole, stante la probabile distensione di politica monetaria attesa in area Bce dal prossimo anno.

Ogni occasione quindi di posizionamento sotto 100 rappresenta un’opportunità per questo sovranazionale, facilitato anche dal taglio 1.000, che consente modularità di entrate e uscite agevoli per qualsiasi ottica temporale di investimento.

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