SOS Rendimenti

SOS Rendimenti

di Lorenzo Raffo

Bond oggi – Confronto fra Italy, Treasury e Bei in Usd. Chi vince?

Lorenzo Raffo

21 aprile 2023

Bond oggi – Confronto fra Italy, Treasury e Bei in Usd. Chi vince?

Su scadenze decennali o poco sopra e con cedole oltre il 4,5%, si adeguano a chi cerca rendimento nel tempo. Il verdetto tra i titoli di Stato italiani, Treasury e Bei in Usd è inesorabile.

Il mercato punta per l’obbligazionario in Usd alle scadenze corte, favorite da una curva dei rendimenti Usa propensa in tal senso. Intanto guarda però alle lunghe, in previsione di un possibile riassestamento a favore di decennali e oltre nel corso forse già del 2023.

Cosa scegliere allora?
Cerchiamo di rispondere alla domanda con un confronto diretto fra alcuni dei titoli più seguiti su Borsa Italiana in previsione della svolta. Le emissioni 2033-2036 sono numerose ma volendo investire fra quelle assoggettate ad aliquota fiscale 12,5% e con una cedola interessante la scelta si riduce inevitabilmente.

Tre candidate fra le più gettonate

Italia, Usa e Bei sono molto seguite, con questi titoli in primo piano:

  • Italy 5,375% 2033 (Isin US465410BG26 – taglio 1.000 Usd)
  • Usa T-Bond 4,5% 2036 (Isin US912810FT08 – taglio 1.000 Usd)
  • Bei 4,875% 2036 (Isin US298785DV50 – taglio 1.000 Usd)

Purtroppo nella fase in corso non esiste un decennale Usa puro che corrisponda alla richiesta di una cedola significativa e occorre allungare quindi la scadenza almeno al 2036.

Italy, T-Bond e Bei alla prova dei numeri

Inesorabilmente è il fattore rischio di credito a condizionare la scena.

L’Italy (rating BBB) si attesta infatti nettamente sotto gli altri due in termini di quotazione, collocandosi negli ultimi giorni fra i 100,3 e i 100,9, con un rendimento lordo effettivo a scadenza di poco inferiore a quello nominale. Bene la liquidità con uno spread denaro-lettera sui 10-20 pb e a sorpresa la volatilità media dell’ultimo anno è risultata inferiore al T-Note e al Bei, limitandosi a un 10%, il che significa una migliore stabilità delle quotazioni. In effetti da gennaio l’Italy si muove in un canale laterale molto contenuto.

Le altre due emissioni sono favorite da rating migliori (AA+ il Treasury Usa e AAA il Bei), il che li penalizza logicamente in termini di quotazioni, nettamente superiori a quella dell’Italy. Entrambi si trattano infatti attualmente attorno ai 111 Usd, già decisamente sopra i minimi dell’anno, segnati a 102,9 nel caso del T-Bond e a 106 per il Bei. I rendimenti a scadenza scendono quindi al 3,5% per il governativo Usa e al 3,8% per il sovrannazionale. La loro liquidità risulta inoltre minore (spread sui 50-70 pb), con una volatilità del 13% su base annua.

Vince di gran lunga l’Italy 2033

Il verdetto finale può apparire scontato ma è ancor più favorevole rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare. Prevale infatti l’Italy, con uno spread di rendimento decisamente interessante, dovuto alla maggiore liquidità e soprattutto alla penalizzazione da maggiore rischio di credito. E lo conferma il quadro degli scambi, sempre molto attivi nel caso appunto dell’italiano in Usd, con una media fra i 50 e 100 a seduta su Borsa Italiana, risultato di assoluto rilievo.

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