USA, Inflazione PCE scende al 2,8%. Taglio tassi Fed più vicino

Claudia Cervi

29/02/2024

L’indicatore chiave dell’inflazione Usa scende al tasso più basso dal 2021, ma è ancora presto per un allentamento della politica monetaria Fed: taglio dei tassi forse a giugno.

USA, Inflazione PCE scende al 2,8%. Taglio tassi Fed più vicino

USA, l’indice dei prezzi PCE usato dalla Fed per monitorare l’inflazione sottostante scende al 2,8% a gennaio. Il taglio dei tassi di interesse sembra essere più vicino, ma non prima di giugno.
Il report del Dipartimento del Commercio mostra un aumento dello 0,3% dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), con prezzi alimentari in aumento dello 0,5% e prezzi energetici in calo dell’1,4%.

Variazione prezzi PCE Variazione prezzi PCE Fonte Bea.gov

I dati rivelano un trend discendente dell’inflazione, seppur irregolare, verso l’obiettivo del 2% stabilito dalla Federal Reserve.

Tuttavia, la crescita dell’indice dello 0,4% su base mensile evidenzia una pressione inflazionistica moderata, ma anche la maggiore degli ultimi mesi.

Questo scenario contrastante, caratterizzato da una moderata inflazione e una spesa dei consumatori contenuta, potrebbe influenzare le prospettive della Federal Reserve sulla politica dei tassi di interesse, attualmente nel range 5,25-5,5%.

L’EUR/USD sale dello 0,07% a 1,0845 dopo i dati. Positivi gli indici Usa: l’S&P 500 segna un +0,45% a 5.092 punti e il Nasdaq sale dello 0,8% a 16.070.

Quadro generale della spesa dei consumatori

La spesa dei consumatori, traino fondamentale dell’economia statunitense, ha mostrato un inizio lento nel nuovo anno, evidenziando un aumento modesto dello 0,2% il mese scorso. Questo incremento, al di sotto delle previsioni degli economisti, riflette un contesto in cui le famiglie americane, pur mantenendo una spesa relativamente sostenuta, sembrano esitare nell’incrementare i consumi.

Questo rallentamento potrebbe essere attribuito in parte alla stagione di acquisti natalizi precedente, con i consumatori che si rifanno ai loro risparmi o aumentano l’indebitamento per sostenere il livello di spesa. Tuttavia, tali pratiche potrebbero generare preoccupazioni riguardo alla stabilità economica complessiva, specialmente considerando l’effetto sui tassi di interesse e sulla propensione al rischio.

Andamento del reddito personale e della spesa dei consumatori

L’aumento dell’1,0% del reddito personale a gennaio è stato trainato principalmente dagli incrementi dei benefici sociali governativi, dei redditi da attività e della compensazione. Questo aumento ha contribuito a sostenere la spesa dei consumatori, che ha registrato un incremento di $43,9 miliardi, seppur limitato allo 0,2%.

Tuttavia, mentre i consumatori sembrano continuare a spendere su servizi come alloggi, servizi finanziari e sanitari, si è verificata una diminuzione della spesa per beni come veicoli e parti, nonché per energia e altri beni non durevoli. Questo andamento riflette una certa cautela nei consumatori nell’affrontare spese a lungo termine, forse in risposta agli aumenti dei tassi di interesse e all’incertezza economica generale.

Redditi personali Redditi personali Fonte Bea.gov

Taglio dei tassi di interesse

Sebbene i dati di oggi mostrino dei progressi, è evidente che la battaglia contro l’inflazione negli Stati Uniti è ancora in corso e richiede cautela nel procedere a una riduzione del costo del denaro. I funzionari della Federal Reserve hanno costantemente sottolineato la necessità di maggiori prove di stabilizzazione dei prezzi prima di avviare una politica monetaria più accomodante, garantendo così una convergenza sostenibile dell’inflazione verso il target del 2%.

Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha ribadito è necessario percorrere ancora molta strada nella lotta contro l’inflazione. Allo stesso modo, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha invitato alla prudenza e alla pazienza riguardo ai potenziali tagli dei tassi previsti per quest’anno. Queste dichiarazioni riflettono una posizione prudente e attenta da parte della Fed nell’affrontare le sfide attuali legate all’inflazione e alla politica monetaria.

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