Scuola, riforma istituti tecnici e formazione docenti: le novità del decreto Aiuti ter

Teresa Maddonni

20 Settembre 2022 - 21:16

Novità per la scuola con il decreto Aiuti ter in attuazione del Pnrr: dalla riforma degli istituti tecnici, alla formazione dei docenti fino agli alloggi per gli universitari. Ecco cosa prevede.

Scuola, riforma istituti tecnici e formazione docenti: le novità del decreto Aiuti ter

Novità per la scuola con il decreto Aiuti ter licenziato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri e che si attende in Gazzetta Ufficiale.

Lo schema del decreto Aiuti ter in bozza con aiuti alle famiglie e alle imprese prevede per la scuola in primis la riforma degli istituti tecnici e professionali in attuazione di quanto previsto dal Pnrr che si accompagna anche a un percorso formativo specifico per i docenti.

Il decreto stanzia anche delle risorse per le scuole paritarie per far fronte al caro energia, oltre a prevedere sussidi per gli alloggi degli universitari fuori sede.

Nonostante le misure previste per la scuola per i sindacati, come si evince dal comunicato di Anief, il governo è ancora lontano dal rispondere ai problemi reali della scuola italiana e al malcontento di docenti e precari. Anief proprio alla luce di ciò si dichiara pronta alla mobilitazione e agli scioperi in autunno.

In attesa del testo ufficiale in G.U. vediamo cosa prevede per la scuola il decreto Aiuti ter con le novità in arrivo.

Scuola: riforma istituti tecnici e formazione docenti con il dl Aiuti ter

Particolare risalto per la scuola nel decreto Aiuti ter lo hanno le novità che riguardano la riforma degli istituti tecnici e che si accompagna anche alla formazione per i docenti. Il testo in bozza prevede, come si legge, la ridefinizione dei profili dei curricoli vigenti, mirando a:

  • rafforzare le competenze linguistiche, storiche, matematiche e scientifiche, la connessione al tessuto socioeconomico del territorio di riferimento, favorendo la laboratorialità e l’innovazione;
  • valorizzare la metodologia didattica per competenze, caratterizzata dalla progettazione interdisciplinare e dalle unità di apprendimento, nonché aggiornare il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente e l’incremento degli spazi di flessibilità.

Si stabilisce pertanto che sarà un apposito decreto del Miur a ridefinire gli indirizzi degli Istituti tecnici e gli specifici quadri orari.

Inoltre il testo del decreto Aiuti ter in bozza prevede:

  • meccanismi volti a dare la continuità degli apprendimenti nell’ambito dell’offerta formativa dei percorsi di istruzione tecnica con i percorsi dell’istruzione terziaria nei settori tecnologici, ivi inclusa la funzione orientativa finalizzata all’accesso a tali percorsi, anche in relazione alle esigenze del territorio di riferimento, in coerenza con quanto disposto in materia di ITS Academy e in materia di lauree a orientamento professionale abilitanti;
  • il riconoscimento presso le università di crediti formativi maturati nell’ambito dei tirocini curricolari svolti dagli studenti frequentanti l’ultimo anno degli istituti tecnici, al fine di accelerare il conseguimento del titolo di laurea a orientamento professionale;
  • specifiche attività formative destinate al personale docente degli istituti tecnici, finalizzate alla sperimentazione di modalità didattiche laboratoriali, innovative, coerentemente con le specificità dei contesti territoriali,
  • a livello regionale o interregionale di accordi, denominati “Patti educativi 4.0”, per l’integrazione e la condivisione delle risorse professionali, logistiche e strumentali di cui dispongono gli istituti tecnici e professionali, le imprese, gli enti di formazione accreditati dalle Regioni, gli ITS Academy, le università e i centri di ricerca, anche attraverso la valorizzazione dei poli tecnico-professionali e dei patti educativi di comunità, nonché la programmazione di esperienze laboratoriali condivise, nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente;
  • l’erogazione diretta da parte dei Centri provinciali di istruzione per gli adulti (CPIA) di percorsi di istruzione tecnica;
  • misure di supporto allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione degli istituti al fine di realizzare lo Spazio europeo dell’istruzione in coerenza con gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di istruzione e formazione professionale. Questo ultimo punto riguarda anche gli istituti professionali.

Quelle del decreto Aiuti ter per la scuola sono previsioni che richiederanno pertanto decreti attuativi specifici da parte dei ministeri competenti.

Il decreto prevede anche l’Istituzione presso il ministero dell’Istruzione dell’Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale che svolge “funzioni consultive e di proposta per il miglioramento del settore e per rispondere maggiormente alle esigenze del mercato del lavoro facendo convergere domanda e offerta.”

Scuola: aiuti alle paritarie e alloggi universitari

Il decreto Aiuti ter prevede anche aiuti per le scuole paritarie nonché misure per gli alloggi degli studenti universitari. Secondo quanto riferito anche dai sindacati infatti, vengono stanziati 10 milioni di euro per aiutare scuole paritarie a fronteggiare il caro bollette.

In merito a quanto previsto per la scuola pubblica, come abbiamo anticipato, i sindacati non si dicono tuttavia soddisfatti specie Anief che con un comunicato ha annunciato possibili futuri scioperi:

“Probabilmente – commenta Marcello Pacifico, leader dell’Anief - questo è l’ultimo atto del governo sulla scuola, avvenuto come da abitudine, ancora una volta senza un confronto con le parti sociali e senza un ascolto e una coscienza dei seri e veri problemi della stessa scuola pubblica frequentata da oltre 7 milioni di alunni. Anief, a questo punto, è pronta a proclamare lo sciopero e una serie di assemblee sindacali.”

E conclude:

“Il nostro obiettivo è quello di porre finalmente nella prossima legislatura la scuola al centro dell’azione del legislatore, al fine di affrontare tutte quelle azioni segnalate nel Manifesto Anief del 25 settembre e nel Manifesto Ata con l’obiettivo ultimo di favorire il progetto che porti a una scuola giusta, equa e solidale”, conclude il sindacalista.”

Per l’università invece viene istituito fino al completamento del Pnrr un fondo denominato “Fondo per l’housing universitario” di 660 milioni di euro.

Il testo prevede che “agli oneri derivanti dall’attuazione del presente comma, pari a 660 milioni di euro, si provvede a valere sulle risorse previste dalla Riforma M4C1-1.7 del Pnrr.”

Per conferme e dettagli sulle misure per la scuola previste dal dl Aiuti ter, oltre che i decreti attuativi occorre attendere prima di tutto il testo ufficiale in Gazzetta.

Argomenti

# Scuola
# Pnrr

Iscriviti a Money.it