Scuola, i programmi elettorali per le politiche 2022: dagli aumenti degli stipendi alla teoria gender

Claudia Mustillo

13/09/2022

13/09/2022 - 16:20

condividi

Ecco tutte le proposte per la scuola contenute nei programmi elettorali per le politiche 2022.

Scuola, i programmi elettorali per le politiche 2022: dagli aumenti degli stipendi alla teoria gender

La riforma della scuola è tra gli argomenti più sentiti nella campagna elettorale per le politiche 2022. Dopo la riforma della Buona Scuola, realizzata da Matteo Renzi, sono ancora tanti i nodi da sciogliere sul sistema scolastico italiano che nel 2021 è al terzo posto per abbandono scolastico precoce con tasso al 12,7%, come riporta Openpolis.

Il contrasto all’abbandono scolastico precoce rappresenta un obiettivo centrale e per questo già nell’agenda 2020 l’Unione europea aveva fissato come target che i giovani europei tra 18 e 24 anni senza diploma superiore o qualifica professionale fossero meno del 10% del totale.

Un obiettivo centrato a livello europeo: nel primo anno della pandemia la quota di giovani Ue in uscita precoce dal sistema di istruzione è stata pari al 9,9%. L’Italia ha da alcuni anni raggiunto il suo obiettivo nazionale (16%, agli inizi degli anni ’10 il tasso si avvicinava al 20%). Tuttavia, nonostante il miglioramento nel corso dell’ultimo decennio, il nostro paese resta indietro nel confronto europeo.

Ecco come i politici vedono la scuola e come sarà l’istruzione di domani, dopo le elezioni del 25 settembre.

La riforma della scuola nel programma di centrodestra

Il programma elettorale della coalizione di centrodestra si articola in nove punti principali:

  • Rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico
  • Piano per l’eliminazione del precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti
  • Ammodernamento, messa in sicurezza, nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie
  • Valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
  • Allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca
  • Incentivare i corsi universitari per le professioni STEM
  • Maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti
  • Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola
  • Favorire il rientro degli italiani altamente specializzati attualmente all’estero

Il programma per la scuola di Fratelli d’Italia

Nel programma di Fratelli di Italia si prevede una rimodulazione degli anni scolastici per poter terminare il ciclo di studi a 18 anni ed entrare prima nel mondo del lavoro e l’istituzione di un nuovo liceo del Made in Italy. Giorgia Meloni punta su sport e attività extrascolastiche che dovrebbero essere potenziate e accessibili a tutti, anche se non è previsto un potenziamento della spesa pubblica.

La scuola nel programma di Forza Italia

Il programma di Forza Italia prevede un intervento massiccio per l’edilizia da attuare con i fondi del Pnrr. Previsto un grande cambiamento nel modo di insegnare: la classica figura del professore virerà verso un servizio di coaching e tutoraggio. Questa l’idea che il partito di Silvio Berlusconi ha della docenza del domani. Come per Fratelli d’Italia, viene sostenuto il riconoscimento della libertà di scelta delle famiglie attraverso il buono scuola per le scuole paritarie. Ad attenuare una posizione marcatamente aziendale, il programma prevedere l’istituzione dello psicologo scolastico già a partire dalla scuola primaria e persino un’ora curricolare di educazione emotiva.

Il programma della Lega per la scuola

In linea con gli partiti della coalizione, anche per la Lega un punto importante è la totale parità tra scuola privata e statale. A questo affianca però una imprescindibile e intensa opera di monitoraggio sulle attività scolastiche per contrastare quella che viene chiamata «colonizzazione ideologica» e il diffondersi della cosiddetta “teoria del gender”.

Il programma per la scola del Partito Democratico

Il Pd, nel suo programma elettorale, punta sulla riduzione del gap economico tra le famiglie prevedendo: «la piena gratuità del trasporto pubblico locale per le famiglie a reddito medio e basso (in base all’Isee). Ci impegniamo inoltre a garantire alle studentesse e gli studenti delle scuole medie e superiori la gratuità dei libri di testo (sempre in base all’Isee) e il pieno accesso ai servizi psico-pedagogici (in maniera universale). Garantiremo l’accesso universale e gratuito di bambine e bambini alle mense scolastiche e investiremo nell’aumento dei docenti di ruolo di sostegno per affiancare nel percorso scolastico tutte le persone con disabilità».

Tra gli obiettivi del Pd anche l’aumento degli stipendi degli insegnanti: «allineando, entro i prossimi cinque anni, gli stipendi alla media europea».

Le riforme di +Europa per la scuola

Il programma di +Europa prevede un netto aumento della spesa pubblica a favore della formazione, dell’università e della ricerca che passerebbe dallo 0,5% attuale all’1,5 del Pil%. Per rendere maggiormente competitivi i giovani italiani, il partito di Emma Bonino propone di redistribuire i giorni di formazione totali in modo da abbassare gli anni di studio complessivi, che passerebbero da 13 a 12 per permettere agli studenti italiani di accedere alle università già a 18 anni, come accade in gran parte d’Europa.

La scuola nel programma del MoVimento 5 Stelle

In tema di scuola, il programma del Movimento 5 Stelle si articola intorno a dei punti principali:

  • Adeguamento degli stipendi degli insegnati ai livelli europei;
  • Benessere a scuola, Più psicologi e pedagogisti per fornire un sostegno ai nostri ragazzi e a tutta la comunità scolastica
  • Introduzione di una «scuola dei mestieri», per valorizzare e recuperare la tradizione dell’artigianato italiano;

Sinistra Italiana e Verdi: come cambierà la scuola

Nel programma di Sinistra Italiana e Verdisi legge, al punto 19: «Una legge che preveda all’interno delle scuole progetti e programmi che parlino di educazione all’affettività, alle differenze e al rispetto di tutte e tutti per contrastare a monte quegli stereotipi di genere che sono la causa di bullismo, misoginia, abilismo e violenze di ogni tipo».

Italia Viva-Azione: la scuola futura del terzo polo

Il programma del terzo polo per la scuola si articola intorno a tre punti principali:

  • A scuola fino a 18 anni e tempo pieno per tutti.
  • Riqualificare in dieci anni tutti gli edifici scolastici.
  • Trasformare gli atenei in fondazioni di diritto privato a capitale interamente pubblico.

Il programma per la scuola di Italexit

Italexit ha un programma specifico per la scuola «Investire nella scuola. Politiche espansive, programmi pensati per diffondere cultura e conoscenze utili. No gender, No mascherine».

Iscriviti a Money.it