Sanzioni Inps in arrivo, completata l’Operazione Poseidone: ecco chi rischia e perché

Giorgia Bonamoneta

18 Dicembre 2022 - 21:18

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L’Inps ha fatto sapere di aver concluso l’Operazione Poseidone. Ecco chi rischia di ricevere l’avviso dell’omissione dei contributi e la relativa sanzione.

Sanzioni Inps in arrivo, completata l’Operazione Poseidone: ecco chi rischia e perché

I professionisti potrebbero ricevere una sanzione se non sono in regola con le dichiarazioni di redditi della Gestione Separata. L’Inps ha fatto sapere di aver completato l’Operazione Poseidone, cioè la verifica delle dichiarazioni dei redditi e della regolarità dei pagamenti della Gestione Separata presentate nell’anno 2017 e di conseguenza sono in arrivo le comunicazioni di accertamento dei debiti contributivi con relative sanzioni previste al 30%.

A rischiare la sanzione sono quei professionisti che, anche con i redditi dichiarati, non hanno compilato il quadro RR, Sezione II e non hanno versato i relativi contributi. L’Inps ha spiegato di aver completato l’operazione e individuati i soggetti ai quali sarà inviata una comunicazione d’iscrizione alla Gestione Separata, se assente e la quantificazione dei contributi omessi, con sanzione in caso di evasione dal 30 al 60%.

Ecco cosa è stato evidenziato con la fine dell’Operazione Poseidone, quali sono le sanzioni in arrivo e per chi.

L’Inps conclude la verifica delle dichiarazioni dei professionisti

L’Inps ha concluso l’operazione di verifica riguardante l’anno di imposta 2016 e quindi la dichiarazione dei redditi del 2017. Come annunciato dal messaggio n. 4413/2022 pubblicato venerdì, sono stati ottenuti i nominativi di quanti hanno dichiarato i redditi professionali, ma non compilato il quadro RR della contribuzione della Gestione Separata, né versato i rispettivi contributi.

Sono questi i soggetti che riceveranno una comunicazione da parte dell’Inps con la quantificazione della contribuzione omessa, sulla quale è stata calcolata la sanzione pari al 30% - calcolata in base all’articolo 116, comma 8, lett.b della legge 388/2000 - come “evasione”.

Che cos’è l’operazione Poseidone?

L’Operazione Poseidone serve a verificare il versamento dei contributi di chi è iscritto alla Gestione Separata Inps. L’operazione va avanti da diversi anni e ha lo scopo di verificare, elaborare e inviare le comunicazioni di debito a chi non ha compilato il quadro RR e non ha effettuato il versamento dei contributi alla Gestione Separata Inps.

L’Operazione Poseidone è nata nel 2010 per individuare i soggetti che non hanno dichiarato redditi provenienti da attività professionali che prevede la Gestione Separata. Questa è un fondo che assolve gli oneri contributivi di alcune categorie come lavoratori e liberi professionisti.

I soggetti che devono iscriversi alla Gestione Previdenziale Separata sono:

  • liberi professionisti per cui non è prevista una specifica cassa previdenziale
  • chi offre collaborazione coordinata e continuativa
  • venditori a domicilio
  • assegni di ricerca
  • beneficiari di borse di studio (corsi di dottorato di ricerca)
  • amministratori locali
  • lavoratori autonomi occasionali
  • altri

Chi rischia una sanzione? Attenzione ai termini

Una non proprio speciale sorpresa di Natale potrebbe essere l’arrivo dell’avviso dell’omissione contributiva con relativa sanzione. Infatti la mancata contribuzione alla Gestione Separata prevede l’invio di avvisi di accertamento con la richiesta della contribuzione omessa, più sanzione definita “evasione” al 30% e la comunicazione dell’iscrizione, se assenta, alla Gestione Separata Inps.

L’avviso arriverà ai soggetti che hanno dichiarato redditi derivanti da arti e professioni nel modello Redditi/PF/2017 relativo all’anno d’imposta 2016 e per i quali risulta che hanno messo la compilazione del quadro RR per il calcolo dei contributi dovuti alla Gestione Separata dell’Inps.

Il messaggio che annuncia la chiusura dell’Operazione Poseidone del 2017 avvisa che per via dei provvedimenti relativi alla pandemia, i termini di prescrizione delle contribuzioni previdenza e assistenza obbligatoria sono stati sospesi nel periodo da febbraio a giugno 2020 e sospesi ancora dal 31 dicembre 2020 al 20 giugno 2021.

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