Perché la revoca delle concessioni autostradali non sarà così semplice

C. G.

02/01/2020

Revoca concessioni ad Autostrade per l’Italia: spuntano i primi grandi problemi

Perché la revoca delle concessioni autostradali non sarà così semplice

Il tema della revoca delle concessioni autostradali ad Aspi ha assunto un’importanza sempre crescente dal 14 agosto 2018, giorno in cui è crollato tragicamente il Ponte Morandi di Genova.

Da quel momento in poi in Italia è esploso un vero e proprio dibattito con numerosi esponenti del governo (gialloverde prima e giallorosso poi) che hanno iniziato a chiedere a gran voce di mettere da parte Autostrade per l’Italia, controllata di Atlantia che proprio per questi motivi è ripetutamente crollata in Borsa.

Negli ultimi giorni il tema della revoca delle concessioni è tornato sulle prime pagine dei giornali nazionali - grazie anche alle recenti dichiarazioni di Di Maio - ma allo stesso tempo sono iniziati a emergere i primi problemi.

Revoca concessioni autostradali: perché non sarà facile

Nel decreto Milleproroghe il governo di Giuseppe Conte ha inserito il temuto (da Atlantia e Aspi) provvedimento di revoca delle concessioni ad Aspi. Il tutto con l’obiettivo di dare maggiore spazio ad ACA, ossia Anas Concessioni Autostradali, alla quale potrebbe essere assegnata la gestione di circa 3 chilometri di tratti.

Nulla di complicato, se non fosse per i problemi già sorti attorno alla questione. I dubbi e le lacune appaiono ad ora molteplici.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore la spa potrebbe arrivare a chiedere uno scudo penale da far valere a fronte di eventuali responsabilità derivanti dalla mancata manutenzione degli scorsi anni (dunque prima della sua entrata in gioco).

La risoluzione della questione, però, verrà complicata anche da altri aspetti. Bisognerà vedere, ha continuato il quotidiano economico, chi si occuperà dell’equilibrio finanziario riguardante la gestione delle strade in Liguria, il cui pedaggio è stato sospeso.

Poi, ancora, ci sarà da risolvere la questione dei mancati incassi da parte di Anas per la concessione autostradale del tratto Teramo-Roma riferita agli anni 2015-2016, 2017-2018 e a quanto pare 2019.

Problemi, questi, che Anas dovrà affrontare prima di entrare nella partita e che saranno accompagnati senza dubbio dalle proteste di Autostrade per l’Italia, pronta a scatenare una vera e propria battaglia contro le decisioni dell’esecutivo.

Portare a termine quanto sancito sulla revoca delle concessioni autostradali, insomma, non sarà un compito semplice.

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