Cos’è il regime Iva Moss: a chi interessa e come funziona

Caterina Gastaldi

5 Agosto 2022 - 16:01

Coloro che vendono servizi e prodotti digitali nei diversi paesi europei possono utilizzare il regime Iva Moss.

Cos’è il regime Iva Moss: a chi interessa e come funziona

Il regime di Iva Moss, acronimo che sta per Mini One Stop Shop o Mini Sportello Unico, è una particolare tipologia di regime Iva che può essere scelta da coloro che si occupano della vendita di servizi digitali in diversi paesi europei.

Questa opzione infatti permette a chi la utilizza di non doversi registrare e quindi dover presentare la dichiarazione Iva nei singoli paesi in cui si opera.

Lo scopo di questo regime opzionale è quindi proprio quello di semplificare tali operazioni, e può essere utilizzato non solo da italiani, ma da qualsiasi operatore europeo, a patto che si rientri nelle caratteristiche richieste. Vediamo quindi di seguito come funziona, chi può farne uso, e perché sceglierlo.

Chi può utilizzare il regime Iva Moss

A poter utilizzare questo regime di Iva sono tutti coloro che si occupano della vendita di servizi mediante e-commerce diretti ai soggetti privati all’interno di tutti i paesi dell’Unione Europea.

Si tratta infatti di un sistema che permette di registrarsi ai fini dell’Iva, presentare le dichiarazioni, e anche effettuare tutti i pagamenti dovuti in un solo luogo. Diventa quindi una valida alternativa alla necessità di utilizzare un rappresentante fiscale nei diversi paesi e ha, appunto, lo scopo di semplificare tutti i vari adempimenti riguardanti l’Iva.

Questo regime è disponibile sia per le realtà europee, sia per le aziende extra-UE, e ha infatti due sotto regimi separati:

  • regime UE per le imprese con sede o almeno una filiale in uno dei paesi dell’Unione Europea;
  • regime non UE per le imprese che non hanno né la sede né una filiale in un paese dell’Unione.

E-commerce indiretto: cosa rientra nel regime Moss

Nello specifico il regime Iva Moss è utilizzabile da coloro che si occupano della vendita verso privati di alcuni specifici servizi.

Prima di tutto è necessario precisare che per privati si intende quei soggetti privi di partita Iva, e quindi non passivi di Iva. I servizi che si possono vendere utilizzando questo regime, definiti a volte di “e-commerce indiretto”, sono:

  • servizi di diffusione televisiva e radiofonica;
  • servizi di telecomunicazione;
  • tutti i diversi servizi digitali come hosting web, accesso a banche dati, giochi online, lezioni a distanza o download di applicazioni e/o musica.

In generale per e-commerce indiretto si intende quindi il commercio di quei servizi o prodotti che risultano essere immateriali e che ai fini dell’Iva vengono considerati come prestazioni di servizio.

Come funziona

Nel momento in cui si effettua la registrazione al regime di Iva Moss i propri dati diventano disponibili a tutti gli stati europei in cui si opera e sarà necessario utilizzare sempre lo stesso numero di partita Iva per le diverse operazioni che la richiedono all’interno del proprio business.

Informazioni e dichiarazioni sono trasmesse ai diversi stati di interesse, tuttavia l’interessato dovrà pagare e assolvere i vari obblighi relativi all’Iva solamente nello stato in cui si è identificato. Nella fattispecie si tratta di quello in cui ha sede la propria attività economica, che può essere differente da quelli in cui si hanno delle sedi stabili.

Si ricorda, inoltre, che una volta scelto questo regime lo si dovrà applicare in tutti gli stati membri dell’Unione Europea, senza la possibilità di scegliere dove applicarlo e dove no.

Come registrarsi

La registrazione va fatta utilizzando il portale dello stato europeo in cui la propria attività ha sede, dove si verrà appunto registrati con il proprio numero di partita Iva.

Nel caso in cui il quartier generale fosse in un paese estero fuori dall’Unione Europea, si ha la possibilità di scegliere un paese europeo a propria discrezione, che fornirà di conseguenza un numero di partita Iva del paese in questione.

Il processo di identificazione, che varia da stato a stato, diventa valido a partire dal primo giorno del trimestre successivo.

Si può anche cambiare stato di identificazione, ma non prima di tre anni, per i soggetti passivi di Iva in Europa, nel caso in cui lo stato in cui si è fatta la registrazione precedente sia quello in cui ha sede l’attività.

Quando si viene esclusi

I casi in cui si viene esclusi da questo regime di Iva sono:

  • l’attività risulta inattiva per tre anni consecutivi, ovvero è da considerarsi cessata;
  • non sono stati rispettati gli obblighi previsti dal regime o sono decaduti i requisiti per l’adesione;
  • non si offrono più i servizi previsti dal regime di Iva Moss.

Come cancellare la registrazione

Per potersi cancellare autonomamente è necessario inviare una comunicazione che attesti questa decisione allo Stato in cui si è registrati.

L’invio deve avvenire almeno 15 giorni prima della fine del trimestre precedente a quello di cancellazione e una volta approvata la richiesta si riceverà una comunicazione che attesta l’avvenuta cancellazione. A questo punto non ci si potrà iscrivere a questo regime Iva nei sei mesi successivi e, per continuare a operare nei diversi paesi europei, bisognerà trovare una soluzione alternativa per assolvere ai diversi obblighi Iva previsti.

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