Il prezzo dell’oro sotto i riflettori: cosa può accadere nel pieno delle turbolenze Usa? Perché un default statunitense favorisce il metallo, secondo gli analisti.
Il prezzo dell’oro oscilla sui $2.020 l’oncia, in uno slancio ancora troppo debole per invertire completamente la tendenza al ribasso di tre settimane, secondo gli analisti.
Il metallo prezioso sta assorbendo il peso delle preoccupazioni che gli Stati Uniti possano andare in default all’inizio di giugno se il tetto del debito non viene alzato al più presto. Questo timore sembra pesare sul sentiment del mercato, sostenendo la rincorsa del dollaro Usa.
Forte e persistente anche l’allarme proveniente dalle banche statunitensi, con alcuni istituti di medio livello che hanno registrato pesanti ribassi dei prezzi delle azioni e dei depositi nell’ultima settimana.
Sotto la lente degli investitori c’è l’andamento del dollaro, con l’indice del biglietto verde che sta scendendo dai massimi di cinque settimane in una ripresa della propensione al rischio.
Il prezzo dell’oro è destinato a un rally o a un calo con gli sviluppi delle incertezze Usa? Alcune previsioni.
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Il prezzo dell’oro sta tentando un tiepido rimbalzo all’inizio della settimana di lunedì, interrompendo una tendenza al ribasso di tre giorni. Alle ore 10.10, i futures sul metallo (giugno 2023) viaggiano sui 2.023 dollari l’oncia, in aumento dello 0,20%.
Il dollaro Usa, intanto, ha interrotto il suo slancio rialzista. Il biglietto verde sta consolidando i recenti guadagni, ma lotta per un nuovo rialzo a causa della performance lenta dei rendimenti dei titoli del Tesoro Usa.
Il dollaro ha esteso il suo rally di recupero venerdì, aiutato da un calo dei dati sul sentimento dei consumatori degli Stati Uniti, alimentando le preoccupazioni per il rallentamento dell’economia mentre procede lo stallo sulla questione del tetto del debito del governo degli Stati Uniti. Il rischio è il default già il 1 giugno e in questo estremo scenario il biglietto verde funge da asset rifugio.
L’indice Preliminary Consumer Sentiment dell’Università del Michigan (UoM) è sceso a 57,7, il più basso da novembre e più debole delle previsioni, dal 63,5 del mese scorso. Reuters ha osservato che il calo del sentimento è dovuto a “preoccupazioni che le contrattazioni politiche sull’aumento del limite massimo di indebitamento del governo federale possano innescare una recessione”.
Come osservato in una analisi di Fxstreet, l’attenzione si sposta ora sui prossimi dati economici, come il rapporto sulle vendite al dettaglio, che sarà pubblicato martedì. È probabile che ci sia un rimbalzo ad aprile, previsto allo 0,7% su base mensile. I dati sulle vendite al dettaglio core dovrebbero aumentare dello 0,5% nello stesso periodo, rispetto al calo dello 0,4% registrato a marzo.
Qualsiasi sorpresa negativa nei dati statunitensi riaccenderebbe però le preoccupazioni per una potenziale recessione statunitense, rafforzando le aspettative del mercato di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nella seconda metà di quest’anno. Attualmente, i mercati stanno scontando una probabilità dell’82% che la Fed mantenga i tassi al livello attuale a giugno, pur mantenendo una probabilità del 33% di un taglio dei tassi a luglio.
I rendimenti sui Treasury e il dollaro tendono a scendere in previsione di costi di debito più bassi, favorendo il prezzo dell’oro. Attenzione massima, comunque, è sui colloqui relativi all’accordo per innalzare il tetto del debito.
Il dollaro come valuta rifugio potrebbe beneficiare di cattive notizie su questo delicato fronte, pesando sul metallo prezioso. Tuttavia, diversi esperti suggeriscono di comprare lingotti proprio in vista di uno scenario di default.
Perché investire nell’oro con un defualt Usa?
Secondo RBC Capital Markets, i crescenti timori per la crisi del tetto del debito degli Stati Uniti andranno a vantaggio dell’oro mentre gli investitori si preparano al potenziale caos nei mercati finanziari.
Lo stratega di RBC Capital Markets, Christopher Louney, ha affermato che i difficili negoziati hanno posto le basi per un impulso a breve termine sui lingotti.
Anche supponendo che alla fine un accordo venga raggiunto, non ignoreremmo la potenziale crescente angoscia finanziaria con l’avvicinarsi della scadenza, ha affermato in una nota. “Nel breve termine, riteniamo che l’oro sembri la migliore copertura”.
In un’altra spinta per il metallo prezioso, i mercati stanno scontando molteplici riduzioni dei tassi statunitensi entro la fine dell’anno, il che dovrebbe supportare l’oro non fruttifero.
Lo stallo a Washington è solo uno dei tanti venti favorevoli per l’oro mentre la Federal Reserve si avvicina alla fine del suo ciclo di rialzo dei tassi, hanno detto in una nota gli analisti di ANZ Banking Group Ltd. Soni Kumari e Daniel Hynes. Anche i crescenti rischi geopolitici, la persistente ansia per la salute del settore bancario statunitense e le preoccupazioni per un rallentamento economico stanno aumentando il suo fascino di rifugio sicuro, hanno affermato.
L’oro è di gran lunga la scelta migliore per coloro che cercano protezione nel caso non si raggiunga un accordo sul tetto del debito, secondo l’ultimo sondaggio Markets Live Pulse di Bloomberg. Più della metà dei professionisti della finanza ha affermato che il metallo prezioso è ciò che acquisterebbero se il governo degli Stati Uniti non riuscisse a onorare i propri obblighi.
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