Prestito garantito dallo Stato anche per il Fatto Quotidiano? Cosa c’è da sapere

Violetta Silvestri

17/06/2020

Arriva la secca smentita del Fatto Quotidiano sulla richiesta di un prestito garantito dallo Stato. In realtà si tratterebbe di un altro tipo di finanziamento: cosa c’è da sapere

Prestito garantito dallo Stato anche per il Fatto Quotidiano? Cosa c’è da sapere

Dopo la polemica sul prestito garantito dallo Stato al gruppo FCA, aveva fatto scalpore nei giorni scorsi la notizia di finanziamenti, sempre a tutela statale, nei confronti de Il Fatto Quotidiano, presieduto da Marco Travaglio.

L’informazione, però, è stata seccamente smentita da Cinzia Monteverdi, amministratrice della società editoriale del giornale.

L’operazione, quindi, non rientrerebbe nelle condizioni stabilite dal decreto Liquidità, varato proprio per aiutare le imprese in difficoltà.

Cosa c’è da sapere sul finanziamento richiesto da Il Fatto Quotidiano di Marco Travaglio.

Colpo di scena: il prestito del giornale di Travaglio non è a garanzia statale

Dopo giorni di commenti, anche maligni, sulla presunta richiesta da parte del celebre giornale diretto da Marco Travaglio di un prestito a garanzia statale, è arrivata la smentita.

Il chiarimento è giunto direttamente da una nota diffusa dalla società Seif, editrice del quotidiano. Così l’ad Monteverdi ha spiegato l’operazione finanziaria della casa editrice:

“Ci siamo limitati a chiedere un finanziamento a Unicredit per investimenti in immobilizzazioni, perché riteniamo che la crisi economica che attraversa il Paese potrebbe colpire diverse categorie con cui operiamo, a prescindere dai nostri buoni risultati”

E nello specifico, è stato inviato un messaggio esplicito contro eventuali e aggiuntive diffamazioni sulla questione, ribadendo che:

“Il finanziamento rientra nella legge 662 del 1996. È un normalissimo finanziamento bancario che, come da prassi in caso di destinazione a investimenti, è garantito dal Medio Credito Centrale. Dunque è falso che abbiamo chiesto un finanziamento pubblico, che prendiamo soldi dallo Stato, che riceviamo favori dall’attuale governo: semplicemente perché non è vero.”

La polemica sul presunto prestito per Il Fatto Quotidiano

Prestito da 2,5 milioni di euro con garanzia statale al 90%: è quanto era stato intuito giorni fa da una prima nota della società editrice del Fatto Quotidiano

Il comunicato preso come spunto dai principali media affermava:

“Il contratto di finanziamento prevede il rimborso in n. 60 mesi, inclusivo di un preammortamento di 12 mesi, ad un tasso variabile in linea con gli standard di mercato. Il finanziamento è assistito dalla garanzia concessa dal Fondo Centrale di Garanzia pari al 90% dell’importo”

Erano quindi emersi commenti anche critici sulla presunta operazione nella quale il giornale di Marco Travaglio era visto destinatario di un cospicuo prestito in virtù di quanto stabilito dal decreto Rilancio.

Il prestito, come annunciato, non è in realtà garantito dallo Stato.

Tramontano, quindi, almeno su questo fronte, le insinuazioni che Marco Travaglio e il suo giornale potessero ricevere “favori” dal Governo Conte.

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