Oro: il calo dei rendimenti obbligazionari favorirà i prezzi

Ufficio Studi Money.it

14 Ottobre 2019 - 09:00

Le quotazioni dell’oro e il valore dell’ammontare del debito a rendimento negativo hanno una stretta correlazione positiva. Anche per questo motivo, l’atteggiamento ultra-espansivo delle banche centrali potrebbe quindi continuare a favorire le quotazioni del prezioso

Oro: il calo dei rendimenti obbligazionari favorirà i prezzi

Pur rimanendo su livelli più bassi dei suoi massimi storici raggiunti lo scorso 29 agosto a 17,037 mila miliardi di dollari, l’ammontare di debito a rendimento negativo a livello globale resta comunque molto elevato, a 14,492 mila miliardi di dollari.

La causa principale di questo fenomeno è da attribuirsi alle politiche ultra-espansive delle Banche centrali, che dal 2008 vanno avanti senza (o quasi) pause. A livello mondiale, i numerosi fattori di incertezza come il deterioramento dei dati macroeconomici e le varie guerre commerciali creano un clima tale che gli istituti centrali non possono permettersi di valutare una politica monetaria restrittiva: in questo senso, vi sono buone possibilità che il rally dei titoli di Stato, e di conseguenza la discesa dei loro rendimenti, possa continuare ancora per diverso tempo.

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Il ruolo chiave dell’oro

In un contesto di questo tipo, l’oro risulta un asset rifugio particolarmente interessante, in quanto beneficia anche della situazione di tassi di interesse negativi.

A tal proposito, abbiamo osservato la correlazione tra i valori del Bloomberg Barclays Global Aggregate Negative Yielding Debt, il quale misura l’ammontare del debito a rendimento negativo su scala globale, e quelle dell’oro dal 10 ottobre 2017 al 10 ottobre 2019.

Fonte: Bloomberg su elaborazioni Ufficio Studi di Money.it

Come si vede dal grafico, la correlazione positiva è molto forte, nello specifico pari a 0,872. In un contesto in cui le politiche monetarie delle Banche centrali potrebbe continuare a favorire l’acquisto di bond, il rally dell’oro avrebbe quindi buone possibilità di continuare.

Non solo. Grazie alla sua natura di bene rifugio per antonomasia, il metallo giallo trae benefici dal proliferare delle tensioni globali (tra queste la Brexit, le guerre dei dazi e le tensioni tra Arabia Saudita e Iran).

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