Mercato immobiliare, nasce la categoria «ristrutturato green» che conviene più del nuovo

Chiara De Angelis

3 Aprile 2023 - 12:54

Novità dal mercato immobiliare: arriva la categoria del «ristrutturato green». Case usate ma migliorate a livello energetico, convenienti più delle nuove. Ecco di cosa si tratta.

Mercato immobiliare, nasce la categoria «ristrutturato green» che conviene più del nuovo

Arrivano importanti novità dal mercato immobiliare. Così come per il mercato dell’auto in cui si può fare affidamento ad una categoria da spartiacque tra i veicoli nuovi e usati, composta dalle auto a chilometro zero, molto più economiche di quelle nuove perché esenti da IVA ma per prestazioni molto vicine ai mezzi nuovi di zecca, anche nel mercato della casa inizia a smuoversi qualcosa in questo senso.

A breve assisteremo alla nascita di una nuova categoria quella del “ristrutturato green”. Ma in cosa consiste e quali vantaggi porterebbe in termini economici e non solo?

Mercato immobiliare, nasce la categoria «ristrutturato green» che conviene più del nuovo

Il mercato immobiliare potrebbe presto dare alla luce una nuova categoria di case, quelle green ma ristrutturate. Stiamo parlando di case già costruite ed usate, su cui sono stati eseguiti lavori per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, nella maggior parte dei casi grazie all’accesso al Superbonus.

Case che permettono di risparmiare sull’energia elettrica, o meglio sulle bollette, convenienti più del nuovo anche sul fronte dell’imposta di registro sulla prima casa (2% valore del catasto) più bassa rispetto all’IVA prevista sugli immobili acquistati direttamente dal costruttore. A questi vantaggi va ad aggiungersi anche la maggiore commerciabilità in caso di rivendita dell’immobile se si volge lo sguardo alla recente approvazione da parte del Parlamento UE della direttiva case green.

La proposta di inglobare nel mercato immobiliare la nuova categoria del “ristrutturato green” è stata lanciata nel corso della presentazione dell’ultimo Osservatorio del mercato immobiliare della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, in stretta collaborazione con Enea e I-Com.

A suscitare l’attenzione sono i dati emersi sull’efficienza energetica delle case messe in vendita che lasciano intendere come, non appena la direttiva UE sulle case green verrà approvata definitivamente, il mercato immobiliare italiano sarà interessato da una rivoluzione senza precedenti.

Mercato immobiliare, non solo direttiva case green: ecco come cambia la classe energetica

L’approvazione definitiva della direttiva UE case green dovrebbe arrivare in autunno. Per il momento la bozza approvata dal Parlamento europeo sancisce il raggiungimento della classe energetica E degli edifici entro il 2023 e il passaggio alla classe D, tre anni dopo, entro il 2033.

Quanto disposto ha già iniziato a preoccupare i proprietari degli immobili, obbligati, qualora la direttiva dovesse superare tutte le fasi di approvazione del diretto europeo, ad eseguire lavori di efficientamento energetico degli edifici. Ormai non è un mistero, almeno i tre quarti degli immobili ad uso residenziale dovrà essere ristrutturato perché rientranti in classi energetiche più basse della D.

Stando a quanto confermato dall’Osservatorio, l’efficienza energetica di un immobile varia a variare della fascia del mercato immobiliare a cui si riferisce.

Dando uno sguardo alle certificazioni energetiche dello scorso anno, circa l’80% delle case non raggiunge la classe D e neppure la classe E (59%), indispensabile per essere in linea con i nuovi standard fissati dalla direttiva UE, mentre il 34% delle villette rientra fortunatamente già nella classe D. Chi è proprietario di un’immobile indipendente, invece, rientra già (nel 30% dei casi) nella classe D.

Ma la classe energetica varia anche a seconda delle aree in cui è posizionato l’immobile. In quelle definite di “pregio” troviamo il 50% di immobili di classe energetica D o superiore}. La situazione peggiora nelle aree semicentrali dove ben il 78% degli edifici non raggiunge la classe D. Più preoccupante, invece, la situazione nelle aree di periferia dove l’87% degli immobili è in condizioni energetiche non delle migliori.

E proprio questi ultimi subiranno, con ogni probabilità, un deprezzamento del loro valore considerato il periodo non proprio favorevole per il mercato immobiliare e i mutui sempre più verso i rincari.

Mercato immobiliare, quali sono i prezzi in base alla classe energetica

Il mercato immobiliare nell’ultimo quinquennio ha preceduto la direttiva case green. Da un’analisi di immobiliare.it Insight sull’evoluzione dei prezzi in basse alla classe energetica dell’edificio è emerso un dato molto importante: coloro che hanno deciso di comprare nel 2017 una casa di classe energetica E, F o di tipo G ha subito una riduzione del valore dell’immobile dell’8%.

Il prezzo medio è praticamente crollato dai 2.000 euro (metro quadrato) a 1.800 euro. Di contro, le case più green (di classe A) hanno subito una rivalutazione di ben il 2%, mentre quelle a prestazione energetica media (classi dalla B alla D) hanno visto crescere i prezzi del 5%. Stiamo parlando di edifici che, se andiamo indietro di cinque anni, costavano solo il 5% in più rispetto a quelle di peggiore efficientamento energetico.

La situazione oggi è mutata completamente. Le case green rientranti nella classe energetica di tipo A arrivano a costare il 19% in più di quelle medie. Ancora più significativo è il paragone con quelle a bassa efficienza energetica che arrivano a costare il 32% in meno rispetto a quelle di classe A.

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