Mercati e crisi geopolitiche: quale impatto? I precedenti storici

C. G.

15 Aprile 2017 - 17:59

Mercato azionario: come reagirà all’attuale clima di instabilità politica? Cerchiamo di capirlo analizzando i precedenti storici.

Mercati e crisi geopolitiche: quale impatto? I precedenti storici

Mercato azionario: come reagirà al clima di profonda incertezza e instabilità politica ormai tangibile?

Secondo un’indagine condotta dal CFA Institute, più dei 2/3 dei professionisti intervistati sono convinti che il clima geopolitico attuale andrà a pesare sugli investimenti nei prossimi 3-5 anni.
Il 70% di questi è inoltre convinto che tale situazione si ripercuoterà negativamente sull’andamento del mercato azionario e sulle sue performance.

L’ultimo anno è stato piuttosto impegnativo per il mercato azionario che ha assistito non solo al referendum sulla Brexit, ma anche all’inaspettata elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. A tenere con il fiato sospeso è stato poi l’attacco degli stessi USA in Siria che ha generato diverse conseguenze sui mercati.

Nessuno è davvero in grado di prevedere se le tensioni cresceranno o meno, ma alcuni esperti si sono interrogati sulle reazioni del mercato azionario durante le precedenti fasi storiche di incertezza geopolitica in modo da stimare, almeno a grandi linee, quali saranno le reazioni nei prossimi mesi. L’analisi è stata compiuta sul mercato azionario USA e in particolar modo sull’indice Dow Jones.

Mercato azionario: i 9 eventi geopolitici più importanti

Di seguito presentiamo uno storico dei 9 eventi geopolitici più importanti dalla prima guerra mondiale ad oggi. Ecco come ha reagito in queste occasioni il mercato azionario USA.

1# - Prima guerra mondiale
1914: prima guerra mondiale. Durante i primi 6 mesi di conflitto il Dow Jones crolla del 30% a Wall Street. In quello stesso anno il mercato azionario chiude i battenti per ben 6 mesi poiché la liquidità tocca minimi inimmaginabili. L’anno seguente, però, la situazione si ribalta e il Dow schizza di circa 88 punti percentuali. In totale, dall’inizio della guerra fino al 1918 l’indice guadagna il 43%.

2# - Seconda guerra mondiale
1 settembre 1939: Hitler invade la Polonia e inaugura la seconda guerra mondiale. All’apertura del mercato azionario USA del 5 settembre, il Dow Jones schizza a +5% in un solo giorno. Dopo l’attacco alla base navale di Pearl Harbor nel dicembre del 1941 il mercato crolla del 2,9% ma nel giro di un mese riesce a recuperare tutte le perdite. Dal 1939 fino al 1945 il Dow Jones guadagna circa il 50%.

3# - Guerra di Corea
Estate 1950: la Corea del Nord invade la Corea del Sud ed è di nuovo instabilità geopolitica per il mercato azionario. Il conflitto termina nell’estate del 1953 e durante quei tre anni il Dow cresce del 60%, ossia con un tasso annualizzato del 16%.

4# - Crisi missilistica di Cuba
Ottobre 1962: la crisi missilistica di Cuba spinge sull’orlo della guerra nucleare. Il confronto dura 13 giorni dal 16 al 28 del mese. In quelle due tesissime settimane il Dow Jones mostra una calma inaspettata e perde soltanto l’1,2%. Nei 3 mesi successivi l’indice sale ancora di 10 punti percentuali.

5# - Guerra del Vietnam
Marzo 1965: le prime truppe americane vengono inviate in Vietnam. Il Dow Jones termina l’anno in rialzo di dieci punti percentuali. Dall’inizio del conflitto fino al ritiro dell’ultima truppa dal Vietnam il mercato azionario USA guadagna circa il 43% (una crescita annua del 5%).

6# - Omicidio Kennedy
22 novembre 1963: il presidente Kennedy viene assassinato. Il mondo intero è nel caos, ma il mercato azionario inaugura la sessione successiva all’omicidio con un rialzo del 4,5%. Nell’anno successivo il mercato mette a segno un guadagno di circa 15 punti percentuali.

7# - Guerra del golfo
Estate 1990: ha inizio la guerra del Golfo che vede protagonista l’Iraq. Tra luglio e ottobre l’indice S&P 500 crolla del 19,9% cosa che tuttavia coincide con la recessione dei primi anni ‘90.

8# - Attentato alle torri gemelle
11 settembre 2001: crollano le torri gemelle, l’America è sotto attacco. Il mercato azionario crolla del 15% in meno di due settimane. L’economia è comunque nel pieno della recessione e i titoli stanno ancora risentendo della bolla tecnologica. Nel giro di qualche mese, però, l’azionario riesce a recuperare gran parte delle perdite subite dall’11 settembre in poi.

9# - Guerra in Iraq
Marzo 2003: gli Stati Uniti invadono l’Iraq. Il mercato azionario sale del 2,3% il giorno seguente l’avvio delle operazioni, mentre dopo un anno è già a +30% - si noti comunque che sempre in questo periodo termina definitivamente quella profonda fase ribassista che ha caratterizzato a lungo il mercato.

Mercato azionario e instabilità geopolitica: conclusioni

Quali le conclusioni di questa ricerca riportata da Bloomberg? In poche parole il comportamento del mercato azionario, pur mostrando qualche via di lettura univoca, ha registrato delle performance piuttosto differenti di fronte alle crisi geopolitiche internazionali, soprattutto perché molte volte a queste crisi si sono sommati altri eventi in grado di influenzare i mercati.

A ciò si aggiunga una rinnovata sfiducia nei confronti delle previsioni che, come abbiamo avuto modo di vedere con Trump e la Brexit, nel 2016 non si sono dimostrate così affidabili. Il problema è che quando si parla di instabilità geopolitica i fattori da prendere in considerazione sono davvero infiniti dato che la situazione può sfuggire di mano da un momento all’altro.

Ciò significa che prendere decisioni finanziarie sul mercato azionario davanti all’incertezza geopolitica può rappresentare una scelta piuttosto azzardata e gli investitori devono sapere che le cose possono cambiare da un momento all’altro in contesti del genere. Fare corrette previsioni geopolitiche è un compito abbastanza arduo, ma ad oggi, fare esatte previsioni sulle risposte del mercato azionario lo è ancor di più.

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