Il piano della Cina per conquistare l’Occidente (grazie a Goldman Sachs)

Flavia Provenzani

30/08/2023

La banca d’affari Goldman Sachs ha comprato partecipazioni in società inglesi e statunitensi per conto di un fondo di investimenti statale della Cina.

Il piano della Cina per conquistare l’Occidente (grazie a Goldman Sachs)

Prosegue la silenziosa conquista del mondo da parte della Cina.
Come rivela il Financial Times, Goldman Sachs ha utilizzato un fondo statale cinese per acquistare una serie di partecipazioni in società statunitensi e inglesi. Tra queste, spicca un’azienda specializzata in sicurezza informatica che tra i suoi clienti vanta, non da ultimo, il governo britannico.

La nota banca d’affari statunitense ha di recente chiuso sette accordi sfruttando della liquidità proveniente da una partnership con un fondo di private equity creato sei anni fa insieme con la China Investment Corporation (CIC), stando alle fonti riportate dalla testata britannica. Il fondo in questione gestisce risorse per 2,5 miliardi di dollari (2,3 miliardi di euro).

La Cina compra società USA e UK tramite Goldman Sachs

Tra le società nelle quali, di fatto, è entrata la Cina attraverso le operazioni di Goldman Sachs troviamo una società produttrice di sistemi AI, batterie per auto elettriche e droni, una società di consulenza nel settore cloud computing e una start-up che opera nel sistema di approvvigionamento a livello mondiale.

Come sottolineato dal Financial Times, la banca di investimento statunitense ha sì riferito di aver proceduto con tali operazioni, ma ha omesso di specificare come queste siano state finanziate, almeno in parte, dal fondo statale cinese.

In un Occidente sempre più impegnato a controllare gli investimenti diretti provenienti dall’estero, in particolare dalla Cina, l’operazione di Goldman Sachs ha permesso invece al Dragone rosso di accumulare, in maniera indiretta, delle partecipazioni in società operanti in settori altamente strategici. Secondo la banca, la CIC sarebbe un “anchor investor” all’interno del fondo e
svolge un ruolo attivo nell’aiutare le società acquistate ad espandersi in Cina.

In questo contesto, noncurante delle crescenti tensioni che coinvolgono maggiormente USA e Cina, Goldman ha intensificato le sue operazioni attraverso il suddetto fondo, portandone avanti quattro nel 2021 - tra cui l’acquisto della britannica LRQA, operante nei settori aerospaziale, della sanità, della difesa ed energetico - e uno lo scorso anno. Una divisione di LRQA, Nettitude, opera nella sicurezza informatica sotto autorizzazione del governo del Regno Unito ed è specializzata in “hacking etico”, tramite il quale la società tenta di hackerare i sistemi dei clienti per valutarne le vulnerabilità.

Nell’ambito di tali acquisizioni, il fondo di Goldman Sachs e CIC ha investito insieme a fondi privati separati gestiti dalla banca, il che significa che il coinvolgimento finanziario della Cina è ancora relativamente piccolo.

Il fondo statale cinese China Investment Corporation (CIC) è stato creato nel 2007 per gestire attività di investimento e nel 2021 vantava un patrimonio di 1,35 trilioni di dollari. Quasi la metà del suo portafoglio globale risultava investito in asset alternativi come il private equity.

Il fondo di investimento di Goldman Sachs è solo uno dei tanti “fondi bilaterali” che la CIC ha creato con gruppi di investimento internazionali per concludere accordi nei loro Paesi d’origine, contribuendo ad aumentare l’espansione cinese all’interno delle società occidentali.

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