Il governo si dimentica del bonus trasporti: che fine ha fatto lo sconto sugli abbonamenti di bus e metro?

Stefano Rizzuti

15/02/2023

Il bonus trasporti da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti di bus, metropolitane e treni non è ancora entrato in vigore: che fine ha fatto il decreto attuativo atteso entro il 14 febbraio?

Il governo si dimentica del bonus trasporti: che fine ha fatto lo sconto sugli abbonamenti di bus e metro?

Il bonus trasporti è scomparso. Il governo non ha ancora emanato il decreto attuativo necessario per introdurre il nuovo sconto sull’acquisto degli abbonamenti di bus e metropolitane, atteso entro il 14 febbraio. Passata la data fissata al momento dell’approvazione del nuovo bonus trasporti, però, del decreto attuativo non c’è traccia. E per lo sconto sugli abbonamenti dei mezzi del trasporto pubblico ci sarà ancora da attendere.

Il decreto attuativo, che deve essere emanato dal ministero del Lavoro di concerto con quelli dell’Economia e dei Trasporti, è fondamentale per far partire la misura, avendo il compito di stabilire le modalità per presentare richiesta e accedere allo sconto.

Per il momento non è chiaro quando potrebbe arrivare il decreto, già in ritardo rispetto ai tempi fissati dalla legge. Difficile, quindi, capire quale sarà la data da cui partirà il nuovo bonus trasporti da 60 euro. D’altronde non è la prima volta che un decreto attuativo arriva in ritardo rispetto a quanto previsto, ma che fine farà il bonus reintrodotto dal decreto Carburanti?

Bonus trasporti, che fine ha fatto il decreto attuativo?

Il provvedimento approvato il 14 gennaio prevede la reintroduzione del bonus trasporti, ma per definire le modalità del nuovo sconto sugli abbonamenti di bus e metropolitane è necessaria l’emanazione di un decreto attuativo, predisposto dai ministeri del Lavoro, dell’Economia e delle Infrastrutture.

Il decreto attuativo doveva essere emanato entro 30 giorni dall’approvazione del dl Carburanti, quindi entro il 14 febbraio. Passata questa data, però, del decreto non c’è traccia. Il governo sembra essersi dimenticato del provvedimento, ma è pur vero che non si tratta di certo di un’eccezione: molto spesso, qualunque sia il governo in carica, i tempi di approvazione dei decreti attuativi sono più lunghi del previsto.

Come funzionerà il nuovo bonus trasporti da 60 euro

Il nuovo bonus trasporti voluto dal governo Meloni è un aiuto alle famiglie contro il caro energia: lo stanziamento previsto per il 2023 è di 100 milioni di euro. Il buono cambia rispetto al 2022, ma il suo scopo è sempre lo stesso: agevolare l’acquisto di abbonamenti, mensili o annuali, per i servizi del trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e per il trasporto ferroviario nazionale. Il bonus corrisponde al 100% della spesa effettuata, ma per un importo massimo pari a 60 euro.

Bonus trasporti, chi può richiederlo e come

Il nuovo bonus trasporti da 60 euro potrà essere richiesto dal momento del decreto attuativo e per tutto il 2023, ma solamente da chi ha un reddito (per il 2022) non superiore a 20mila euro. Il voucher per acquistare l’abbonamento a prezzo agevolato è nominale, non cedibile e vale per un solo abbonamento.

Rispetto al precedente bonus trasporti, quello del 2022, la differenza principale riguarda il reddito: in precedenza, infatti, il limite era fissato a 35mila euro e ora è stato abbassato. Sulle modalità per la presentazione della domanda per l’accesso al bonus, invece, non ci sono ancora informazioni, in attesa del decreto attuativo. Così come sulle modalità di emissione del buono.

Sembra probabile, comunque, che per richiedere il bonus da 60 euro per l’acquisto degli abbonamenti di bus, metro e treni si utilizzi la stessa piattaforma già impiegata nel 2022 per il precedente incentivo. Allo stesso modo, quindi, è probabile che per accedere alla piattaforma e presentare domanda sia necessario utilizzare lo Spid o la Carta d’identità elettronica.

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