Cosa sono i Certificati di credito del Tesoro? Tutto quello che c’è da sapere su CCTeu

Claudia Cervi

29 Settembre 2022 - 17:44

Cosa sono i CCTeu e quali sono le principali caratteristiche? Vediamo come si forma il loro rendimento e quando conviene investire su questi strumenti.

Cosa sono i Certificati di credito del Tesoro? Tutto quello che c’è da sapere su CCTeu

I CcT sono classificabili come titoli a indicizzazione finanziaria emessi in euro a partire dal gennaio del 1999. Sono strumenti di copertura del debito pubblico costituiti da titoli al portatore o all’ordine a medio-lungo termine e forniscono un tasso variabile che viene determinato aggiungendo una maggiorazione (spread) fissa al tasso Euribor a 6 mesi. I CcT hanno un taglio unitario minimo di 1.000 euro e una scadenza dai 3 ai 7 anni.

Indicizzazione

Il meccanismo di indicizzazione prevede che la prima cedola venga fissata al momento stesso dell’emissione. Le cedole successive poi, sono determinate sulla base del rendimento lordo, calcolato in base al tasso Euribor 6 mesi rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente il primo giorno di maturazione della cedola e una scadenza finale che, di norma, è pari a 7 anni.

L’indicizzazione della cedola al tasso Euribor 6 mesi è stata scelta in sostituzione del Bot semestrale utilizzato in precedenza per determinare la cedola del CcT e con l’obiettivo di allargare la base degli investitori in strumenti floater emessi dal Ministero dell’economia e della finanza e rafforzare i livelli di efficienza e liquidità del mercato secondario di questi strumenti.

Negli ultimi anni, gli attuali CcT, le cui cedole, come detto sopra sono legate all’andamento del rendimento in asta del BoT 6 mesi, hanno mostrato, in alcune occasioni, performance subottimali sul mercato secondario, con livelli di volatilità di prezzo inconsueti per la natura dello strumento. Questo andamento è riconducibile al profilo prevalentemente domestico del mercato dei CcT a differenza degli altri titoli di Stato. Il nuovo parametro, introdotto nel 2010, è uno dei principali indicatori del mercato monetario dell’Eurozona e gode di ampia diffusione tra gli operatori del comparto obbligazionario europeo. Come tale, esso possiede quindi i presupposti affinché il nuovo strumento benefici di una penetrazione maggiormente diversificata nei portafogli di operatori nazionali ed internazionali.

Spread o maggiorazione

Come già detto, gli interessi vengono corrisposti con cedole semestrali posticipate indicizzate al tasso Euribor 6 mesi. Ma occorre sapere che sulla remunerazione incidono anche uno spread ed eventualmente lo scarto d’emissione.

Lo spread rispetto all’Euribor a 6 mesi, determinato dal Tesoro al momento dell’emissione e fisso per tutta la durata del CcT, è compreso tra 0,30% e 1%. Questa maggiorazione consiste in una cedolina addizionale nata per compensare gli investitori per la minor liquidità di un CcT rispetto a quella di un BoT.

Mercato e rendimento

I CCTeu sono collocati con cadenza mensile mediante asta marginale con data di regolamento di due giorni lavorativi. Sono negoziati sul MOT, ovvero il mercato secondario dei Titoli di Stato.

Il calcolo del rendimento di un CcT rappresenta un’evidente semplificazione, poiché il valore delle cedole future di un CcT dipende dall’evoluzione dell’Euribor.

Le ultime emissioni di CCTeu

Nell’ultima emissione del 29 settembre 2022, il MEF ha emesso 1 miliardo di euro in CCTeu con scadenza 15 aprile 2029, con spread dello 0,65%. Il rendimento lordo complessivo del titolo è stato fissato al 3,127%, con un prezzo di aggiudicazione di 96,63. Sulla base delle elaborazioni di Assiom Forex, il rendimento netto del CCTeu in esame è pari al 2,7967%.

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