MPS: BCE alza il costo del salvataggio a 8,8 miliardi. Cosa succede ora

Flavia Provenzani

27 Dicembre 2016 - 08:47

Aumenta il costo del salvataggio di MPS da 5 a 8,8 miliardi di euro secondo i calcoli della BCE.

MPS: BCE alza il costo del salvataggio a 8,8 miliardi. Cosa succede ora

Secondo la Banca Centrale Europea il deficit di capitale di Monte dei Paschi di Siena è salito a €8,8 miliardi dai €5 miliardi precedentemente indicati, aumentando in modo significativo il prezzo del salvataggio per il governo della terza banca più grande d’Italia.

In una dichiarazione pubblicata nel pomeriggio di lunedì, MPS ha reso noto dell’avvertimento della BCE: secondo la banca centrale la liquidità della banca ha subito un «rapido deterioramento» nel corso dell’ultimo mese, periodo in cui si è cercato invano di raccogliere abbastanza capitale dagli investitori privati al fine di evitare un piano di salvataggio dello stato.

La situazione del capitale e la liquidità in via di peggioramento per MPS segna una nuova svolta nella lunga saga che circonda il destino della banca più antica del mondo, senza dubbio l’anello più debole del sistema bancario italiano ed europeo.

La scorsa settimana, il nuovo governo guidato da Paolo Gentiloni, ha approvato l’uso di un fondo pubblico da 20 miliardi per contribuire a stabilizzare le banche italiane più fragili, appesantite dai Npl risalenti dalla lunga e profonda recessione dell’Italia.

MPS si prepara ad essere la prima beneficiaria del decreto, dopo l’evidenza della scorsa settimana per cui non sarebbe riuscita a rispettare l’ultimatum della BCE fissato al 31 dicembre entro il quale raccogliere €5 miliardi di capitale dal mercato privato, nonostante il grande sforzo degli advisor JPMorgan e Mediobanca.
Ma MPS ora ha bisogno di più capitale di salvataggio di quanto si pensasse: lunedì, la BCE ha inviato una lettera al Ministero delle Finanze italiano per informare che il deficit di capitale di MPS è calcolato ora €8,8 miliardi, rispetto a €5 miliardi precedentemente stimati a seguito degli stress test dell’Eurotower dello scorso luglio.

Roma non dovrà coprire l’intero deficit patrimoniale di MPS, dal momento che più di 2 miliardi dei fondi necessari per il salvataggio dell’istituto senese dovrebbero provenire da un taglio dei titoli di debito in mano a titolari istituzionali sotto le nuove regole comunitarie in materia di «burden sharing» all’interno dei salvataggi bancari.
Ma il prezzo più alto da pagare per salvare MPS dà meno margine di manovra per coprire eventuali salvataggi delle altre banche italiane regionali più piccole, che soffrono di problemi simili, anche se il governo insiste sul fatto che vi è ampio spazio con il fondo di €20 miliardi già approvato.

Una persona informata sui fatti ha riferito che il deficit di capitale più alto del Monte Paschi è stato causato da un peggioramento dalla posizione di liquidità.
Anche se la banca toscana è solvibile, la BCE ha detto al ministero delle Finanze che la posizione di liquidità della banca ha sofferto di un «rapido deterioramento» tra il 30 novembre e il 21 dicembre, settimane cruciali caratterizzate dallo sforzo di raccogliere il capitale necessario per evitare il peggio.

Durante questo periodo, la liquidità netta a un mese è scesa da €12,1 miliardi, il 7,6 per cento delle sue attività, a €7,7 miliardi, il 4,8 per cento delle sue attività. Ricordiamo che il governo italiano ha in programma di offrire garanzie di liquidità anche ad altre banche in difficoltà all’interno del suo schema di salvataggio da €20 miliardi.

Il governo italiano si propone di strutturare il salvataggio di MPS sotto la forma di «ricapitalizzazione precauzionale», che si applica alle banche ancora solventi ma che richiedono del capitale per soddisfare gli standard normativi in caso di profonda recessione. Lo schema prevede un impatto molto meno drastico per gli investitori della banca di quanto non avvenga in base alle norme comunitarie quando una banca va in risoluzione, in cui anche i correntisti con oltre €100.000 possono essere coinvolti, nel provvedimento noto come bail in.

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