Il colosso americano fondato da Mark Zuckerberg starebbe pensando, secondo alcune speculazioni, di lanciare una prima versione limitata della moneta digitale Libra già ad inizio 2021.
Il lancio di Libra, la criptovaluta ideata da Facebook, potrebbe avvenire il prossimo gennaio.
L’indiscrezione, raccolta dal Financial Times, è solo l’ultimo capitolo di una storia fin qui particolarmente tormentata. La moneta digitale di Zuckerberg ha infatti incontrato sin dalle origini del progetto forti resistenze da parte degli organi regolatori, a cui si era aggiunta – a cavallo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 – una fuga generale di alcuni partner che pure avevano collaborato inizialmente allo sviluppo di Libra, come PayPal, Visa e Mastercard.
Facebook accelera sul lancio di Libra
Gennaio, dunque, è il mese scelto dai vertici di Facebook per l’esordio della criptovaluta Libra. Ci è voluta una elaborata operazione di rebranding per arrivare a questo punto, visto che pochi mesi di vita erano bastati alla moneta virtuale di Zuckerberg per attirare su di sé le accuse – più o meno velate – di riciclaggio e destabilizzazione del sistema monetario.
Ora sembra tutto pronto, ma l’ultima parola spetta alla Swiss Financial Market Supervisory Authority, ente che dovrà dare a Facebook e agli altri ventisei membri dell’Associazione Libra l’autorizzazione ad operare nei servizi di pagamento.
Quello di Facebook, considerando anche il background che gravava sulle giovani spalle della criptovaluta, è certamente un traguardo, ma ad osservarlo con la lente si intravedono i classici segni di una vittoria pirrica: la moneta virtuale di Zuckerberg, d’altronde, era nata con ben altri intenti.
Infatti, nei piani di Menlo Park c’era inizialmente l’ambizione di creare una criptovaluta collegata ad una serie di valute tradizionali. Quello che emerge dalle speculazioni sull’imminente lancio di Libra, invece, è un sostanziale ridimensionamento della portata del progetto: a gennaio la valuta digitale di Facebook e dei suoi partner si presenterà in una versione ridotta, e sarà ancorata al dollaro con un rapporto uno a uno.
Criptovalute da record nel 2020
L’accelerazione di Zuckerberg sul fronte Libra potrebbe essere stata alimentata dal sentiment positivo verso le criptovalute che ha caratterizzato l’anno in corso. Ad ingolosire soprattutto le performance del Bitcoin, che da marzo è passato da un valore di 4.916 dollari a quello odierno di 16.680 dollari, per una variazione percentuale in territorio positivo del 239%.
Trend di crescita anche per Ether, la valuta nativa della piattaforma decentralizzata Ethereum, che dal picco negativo di metà marzo - 107,9 dollari – è passata alla quotazione odierna di 506 dollari, per un incremento del 369%.
Inoltre, non mancano gli analisti pronti a scommettere su un rialzo senza precedenti delle criptovalute nel corso del 2021, trainato – secondo le previsioni – dal crescente entusiasmo verso le monete digitali da parte di key player come PayPal e Square, oltre che dal dimezzamento delle ricompense dei minatori che avviene ogni quattro anni.
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