Ethereum: cos’è, come funziona, differenze con Bitcoin

Giulia Adonopoulos

27/04/2022

Una guida completa su Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato dopo Bitcoin. Ecco come funziona, i vantaggi e le differenze con BTC.

Ethereum: cos’è, come funziona, differenze con Bitcoin

Nel settore delle criptovalute Ethereum riveste il ruolo di seconda forza per capitalizzazione azionaria, dietro soltanto a Bitcoin. A Ethereum è stato spesso associato il termine “nuovo Bitcoin”, ma in realtà si tratta di due progetti diversi tra loro.

Di seguito spiegheremo cos’è Ethereum, com’è nato e quali sono le sue caratteristiche e peculiarità che lo differenziano dal Bitcoin. Vediamo anche quanto vale oggi 1 Ethereum e com’è cambiato il suo valore negli anni. Illustreremo ovviamente come funziona Ethereum, a cosa serve e cosa si può fare, rispondendo alle domande più frequenti degli utenti che desiderano investire in criptovalute acquistando la migliore seconda moneta virtuale sul mercato.

Cos’è Ethereum

Ethereum è una piattaforma basata su tecnologia blockchain, meglio conosciuta per la sua criptovaluta, o token nativo, Ether (ETH) chiamato anche Ethereum.

La blockchain su cui si basa Ethereum può supportare molte altre criptovalute e applicazioni. Gli utenti della rete possono creare, pubblicare, monetizzare e usare una vasta gamma di applicazioni decentralizzate.

Il progetto di Ethereum risale al 2013 dall’idea di Vitalik Buterin, un ragazzo russo classe 1994 che viveva in Canada, che lancia ufficialmente la piattaforma nel 2015 insieme a Joe Lubin, fondatore della società di software blockchain ConsenSys.

Da queste poche righe è subito chiaro che Ethereum è molto più di una criptovaluta come viene intesa dai neofiti.

Quando si vuole dare una definizione di Ethereum bisogna citare sia gli smart contract che Ether, due concetti che meritano un discorso a parte. Per chiarire ulteriormente il significato, è poi importante evidenziare qual è la differenza di fondo tra Ethereum e Bitcoin.

Come funziona Ethereum

Ethereum funziona attraverso una blockchain, dove tutte le operazioni realizzate vengono memorizzate in un registro pubblico. Ogni nuovo blocco prima della registrazione deve essere validato dagli altri utenti che partecipano alla piattaforma.

La rete di Ethereum è caratterizzata da un computer virtuale decentralizzato, conosciuto anche con il nome di EVM (Ethereum Virtual Machine). Per funzionare il network ha bisogno di computer (veri) tenuti costantemente accesi, i quali cedono alla rete una parte della loro potenza di calcolo.

A loro volta, i computer hanno la necessità di acquisire energia per svolgere la loro funzione. La “benzina” della piattaforma è rappresentata da Ether, indispensabile per eseguire gli smart contract.

Cosa sono gli smart contract

Il significato letterale di smart contract è contratti intelligenti. Nel caso specifico, essi funzionano soltanto nella rete di Ethereum e sono realizzati mediante un linguaggio di programmazione (per questo motivo vengono anche chiamati software).

Gli smart contract sono basati su determinate clausole e condizioni e funzionano soltanto se queste trovano riscontro sul piano reale. Tra le loro principali caratteristiche si possono annoverare la totale autonomia rispetto a qualsiasi eventuale intermediario (avvocato o notaio) e la sicurezza (i dati contenuti all’interno sono crittografati).

In concreto, gli smart contract Ethereum possono ad esempio essere impiegati nei servizi di crowfunding, nella registrazione dei domini, in operazioni finanziarie o nella gestione di sistemi elettorali.

Se è vero che gli smart contract “girano” sulla rete Ethereum, è altrettanto vero che non potrebbero funzionare senza Ether.

Cos’è Ether

Ether è la criptovaluta di Ethereum, acquistata dai partecipanti alla rete per pagare l’utilizzo della potenza di calcolo senza la quale gli smart contract non esisterebbero. Volendo usare una metafora, Ether è la benzina che alimenta una fuoriserie di nome Ethereum.

Dunque, si accosta la parola criptovaluta ad Ethereum si sta commettendo un errore. La moneta digitale è Ether, che può anche essere vista come una sorta di incentivo agli sviluppatori per realizzare applicazioni di maggiore qualità.

Di fatto, per Ethereum Ether è il corrispettivo di Bitcoin, oltre a essere il sistema di pagamento interno alla rete.

Ethereum Foundation

La Ethereum Foundation è l’organizzazione non profit fondata da Vitalik Buterin nel 2014, dopo che lo studente prodigio si aggiudicò una borsa di studio del valore di 100 mila dollari per il suo progetto. Di lì a poco Buterin lanciò una ICO (Initial coin offering), grazie alla quale ottenne nel giro di un mese oltre 18 milioni di dollari.

Il fondatore di Ethereum non fece altro che offrire una nuova moneta digitale (Ether), con le persone interessate che dovevano pagare in Bitcoin. Nello spazio di 42 giorni furono venduti duemila ether, ciascuno al prezzo di un Bitcoin.

Ethereum Classic

Nella storia di Ethereum c’è un prima e un dopo. Un anno dopo la nascita Ethereum subì un attacco hacker, al termine del quale vennero rubate risorse per un totale di 50 milioni di dollari. I 50 milioni furono sottratti a una DAO (Decentralized autonomous organization), che in precedenza aveva raccolto fondi per 150 milioni tra gli utenti della community.

Da qui si svilupparono due correnti di pensiero opposte. La prima puntava alla restituzione dei soldi agli investitori, la seconda invece era dell’idea che la blockchain non potesse essere manomessa.

A prevalere fu la prima corrente, che stabilì un hard fork in modo da restituire il denaro alle persone che avevano investito nella raccolta fondi organizzata dalla DAO. La minoranza continuò invece a eseguire il mining sulla blockchain originaria, dando vita a Ethereum Classic (di fatto un clone di Ethereum).

Cosa cambia tra Bitcoin e Ethereum?

Bitcoin ed Ethereum sono criptovalute scambiate su exchange e conservate in wallet digitali. Entrambe sono token decentralizzati cioè non emessi o regolamentati da banche centrali o uno Stato, ed entrambe utilizzano la tecnologia del registro distribuito chiamata blockchain e il protocollo di consenso chiamato Proof of Work (PoW), che consiste nell’aggiunta di nuovi blocchi alla blockchain risolvendo complessi problemi tramite un’enorme potenza di calcolo, attività chiamata mining, che viene ricompensata in BTC o ETH.

Tuttavia tra le due intercorrono delle differenze chiave, che possiamo capire meglio partendo dalla nascita di Ethereum.

Quando l’allora diciassettenne Vitalik Buterin fonda Bitcoin Magazine, una rivista che si occupa di criptovalute, si accorge ben presto dei limiti di Bitcoin. Pensa quindi di fondare una nuova blockchain più flessibile su cui chiunque potesse costruire nuove applicazioni e criptovalute.

Usando le parole di Vitalik Buterin, “la grande differenza tra Ethereum e Bitcoin è che Bitcoin è una piattaforma in cui il valore dell’ecosistema deriva dal valore della valuta, mentre in Ethereum il valore della valuta deriva dal valore dell’ecosistema”.

In un’intervista il fondatore di Ethereum ha spiegato con parole molto semplici cosa cambia tra Bitcoin ed Ethereum, facendo il confronto tra una calcolatrice tascabile e uno smartphone, dove il Bitcoin è la prima ed Ethereum il secondo.

“Pensa alla differenza che c’è tra una calcolatrice e uno smartphone: la calcolatrice fa una cosa e la fa bene, mentre su uno smartphone hai una calcolatrice come app, puoi ascoltare musica, navigare sul web e fare molte altre cose”.

Ricapitolando, mentre Ethereum ha come obiettivo principale il funzionamento degli smart contract e la creazione di app decentralizzate, Bitcoin vuole essere un’alternativa al denaro classico come lo conosciamo oggi e una riserva di valore (il cosiddetto oro digitale). Questa è la differenza fondamentale tra Ethereum da una parte e Bitcoin dall’altra.

Un’altra differenza sostanziale risiede nella struttura. La blockchain alla base di Ethereum è programmabile in toto, e per questo più efficiente rispetto alla blockchain di Bitcoin.

Differenze tra Bitcoin ed Ethereum

  1. Il tempo di creazione di un blocco per il Bitcoin è di 10 minuti mentre per Ethereum il tempo di blocco è di 4-15 secondi. Di conseguenza, mentre le transazioni Bitcoin richiedono normalmente alcuni minuti per essere implementate, le transazioni con Ethereum vengono processate immediatamente e in pochi secondi.
  2. Ethereum ha un modello economico leggermente diverso rispetto a quello del Bitcoin - i compensi per la creazione di un blocco sulla blockchain da parte delle miners di Bitcoin si dimezzano ogni 4 anni, mentre Ethereum rilascia la stessa quantità di Ether ogni anno all’infinito.
  3. Ethereum utilizza un linguaggio di programmazione Turing Complete e un codice interno Turing Complete, grazie al quale può essere calcolato quasi tutto fornendo sufficienti dati e un determinato periodo di tempo.
  4. Sia Ethereum che il Bitcoin utilizzano diversi algoritmi di hash. Mentre Bitcoin utilizza l’algoritmo SHA-256 che produce un numero in formato esadecimale, Ethereum utilizza l’algoritmo Ethash.
  5. Ethereum usa un protocollo Ghost che impedisce l’uso di mining (centri di «estrazione di valuta») centralizzati. Mentre Bitcoin impiega ancora il concetto di mining, grazie al quale possono nascere società e, con la giusta tecnologia, iniziare ad emettere bitcoin.
  6. Ethereum ha un metodo diverso per far pagare transazioni in funzione della complessità computazionale, dell’utilizzo della larghezza di banda e delle esigenze di archiviazione. Le transazioni in Bitcoin hanno lo stesso costo tra loro. Il costo viene chiamato “Gas” in Ethereum ed avviene per blocco mentre per Bitcoin è limitato dalla dimensione del blocco.
  7. Ethereum è stato finanziato dal crowdfunding mentre il Bitcoin è arrivato direttamente sul mercato e primi miners possiedono la maggior parte delle criptovalute che saranno mai estratte.

Perché Ethereum è meglio di Bitcoin?

Ora che abbiamo visto cosa cambia tra Ethereum e Bitcoin e le differenze principali, una domanda che può sorgere è: Ethereum è meglio di Bitcoin? Non c’è una risposta assoluta, ma possiamo dire che Ethereum può fare tutto ciò che può fare anche Bitcoin e molto altro ancora. Questo perché Ethereum è stata fondata con lo scopo di sfruttare la tecnologia blockchain per molte applicazioni diverse, mentre Bitcoin è stato progettato rigorosamente come una criptovaluta.

Al momento, abbiamo detto sopra, sia la blockchain di Bitcoin che quella di Ethereum utilizzano il protocollo Proof of Work, che richiede un’ampia potenza di calcolo per convalidare le transazioni e coniare nuova moneta. Ethereum però sta gradualmente passando a un altro protocollo operativo, chiamato Proof of Stake, che presenta alcuni vantaggi rispetto al PoS: è considerato più rispettoso dell’ambiente e più efficiente dal punto di vista energetico, non richiede potenti computer e ciò consente a più persone di partecipare, garantisce maggiore scalabilità e transazioni più veloci. Dall’altra parte, però, questo meccanismo presenta dei limiti e degli inconvenienti, come ad esempio la vulnerabilità agli attacchi, che il team di Ethereum sta cercando di risolvere.

Cosa si può fare con Ethereum?

Il motivo per cui Ethereum è attualmente la seconda criptovaluta con la maggiore capitalizzazione azionaria è la sua vasta gamma di casi d’uso. Se vi state chiedendo a cosa serve Ethereum e cosa si può fare, ecco qui come viene usata la tecnologia di Ethereum nel mondo reale.

Per la finanza decentralizzata (DeFi)
Creazione di applicazioni decentralizzate, inclusi prestiti basati su smart contract, scambi decentralizzati e conio di stablecoin.

Dalle banche per vari scopi
Banche e istituti finanziari tradizionali già usano la blockchain e sistemi di pagamento basati su Ethereum sfruttando il vantaggio della sua maggiore sicurezza.

Come metodo di pagamento
Bitcoin non è l’unica criptovaluta accettata come metodo di pagamento nel mondo reale e online. Anche Ethereum si può spendere per comprare beni e servizi.

Per gli NFT
Ethereum viene utilizzato per il settore degli NFT, ossia dei token non fungibili, beni virtuali che si possono creare, vendere e comprare su diverse piattaforme. Gli NFT sono cresciuti di quasi dieci volte tra il 2018 e il 2020, ed è la blockchain che ne garantisce l’autenticità e l’unicità, permettendo di distinguere il file originale da eventuali copie. Questa applicazione è particolarmente importante nella crypto art, sebbene ormai diversi ambiti sono stati investiti dalla moda degli NFT, dallo sport all’automotive.

Per saperne di più sull’utilità di Ethereum potete leggere la nostra guida Blockchain: a cosa serve e dove viene usata.

Quanto vale 1 Ethereum?

Ethereum è la seconda criptovaluta per capitalizzazione azionaria nella top 10 del sito CoinMarketCap, alle spalle di Bitcoin e davanti a Tether.

Al momento della scrittura 1 Ethereum vale 2.862 $. Visionando il nostro grafico sulla quotazione di Ethereum potete verificare in tempo reale le variazioni di valore della criptovaluta Ether (ETH) giorno dopo giorno.

Il prezzo di Ethereum (ETH) ha toccato il suo record a novembre 2021, raggiungendo i 4.800 $. Proprio come per Bitcoin (BTC), il 2021 è stato un anno fortunato per Ethereum, che ha visto aumentare il suo prezzo, anche sulla spinta del boom degli NFT e della crescita degli NFT Marketplace.

Quanti Ethereum si possono minare?

Se il numero massimo di bitcoin che possono entrare in circolazione è di 21 milioni, la quantità di Ethereum che può essere creata è illimitata, sebbene il tempo richiesto per elaborare un blocco di ETH limiti la quantità di criptovaluta che può essere minata ogni anno. Alla fine del 2021 il numero di Eth in circolazione superava i 118 milioni.

Come comprare Ethereum

Le banche tradizionali non permettono di comprare Ethereum, anche se ci sono delle app bancarie, come Revolut, che permettono di investire in Ethereum e altre criptovalute. In linea di massima il metodo più popolare per acquistare Ethereum è rappresentato dagli exchange di criptovaluta. Uno dei siti di scambi più famosi è Coinbase, dove gli utenti hanno l’opportunità di acquistare la moneta digitale. Altri exchange noti sono Binance, Kraken, Bitstamp e Bittrex.

Ecco i passaggi da seguire:

  1. Il primo step è scegliere una piattaforma di scambio affidabile, sicura e conveniente dal punto di vista dei costi di commissione per prelievi e depositi, e creare un account
  1. Il secondo passo è versare del denaro nel conto con cui potrai acquistare Ethereum
  1. A questo punto potrai scambiare i tuoi euro, dollari o altra valuta con Ethereum

Inoltre, prima dell’acquisto della criptovaluta Ether è necessario disporre di un wallet (portafoglio elettronico), dove trasferire e custodire la moneta digitale che si intende comprare. Per saperne di più leggi anche I migliori wallet per conservare le criptovalute.

Alcuni exchange permettono di acquistare Ethereum in cambio di una moneta fiat, cioè una valuta nazionale come dollaro, euro o sterlina. In altri invece è possibile comprare Ether soltanto scambiandolo con un’altra criptovaluta, su tutte Bitcoin.

In alternativa agli exchange, è possibile investire in Ethereum anche tramite i CFD (Contract for difference, letteralmente contratti per differenza). I trader che utilizzano i CFD investono nel rialzo o nel ribasso di un asset specifico. Per maggiori informazioni vi rimandiamo all’approfondimento su cosa sono e come funzionano i CFD. Le principali piattaforme che consentono di comprare e vendere Ethereum tramite la soluzione CFD sono eToro, Plus500 e 24Option.

Come incassare Ethereum?

Per poter utilizzare Ethereum come metodo di pagamento puoi affidarti a un exchange di criptovalute, dove convertire le crypto in valuta fiat. Per incassare Ethereum bisogna collegare un conto bancario al portafoglio Ethereum, trasferire la criptomoneta all’exchange, vendere Eth in cambio di altra valuta, prelevare i soldi sul cono bancario. Tieni conto che questo processo può richiedere diversi giorni lavorativi a seconda dei tempi della propria banca e che il prelievo comporta dei costi di commissione che variano a seconda della piattaforma scelta.

Incassare Ethereum tramite exchange di criptovalute è il modo più comune per cambiare la crypto in valuta fiat. Ma si può anche vendere Ethereum direttamente ad altri utenti tramite gli scambi peer-to-peer, che però rappresenta un rischio più alto di incappare in truffatori.

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