Ethereum, cambia tutto. Guida completa all’hard fork London

Flavia Provenzani

11 Agosto 2021 - 18:10

Nuovo aggiornamento - rivoluzionario - per Ethereum. Con l’hard fork London, l’update EIP-1559 modifica radicalmente il meccanismo dei costi di transizione.

Ethereum, cambia tutto. Guida completa all’hard fork London

Nuovo aggiornamento per Ethereum, la seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato. Si tratta di una hard fork i cui effetti potrebbero avere una vastissima portata sull’intero mercato delle crypto.

Ma cosa prevede l’ultimo aggiornamento di Ethereum? Cosa cambia con l’hard fork London?

In breve, siamo davanti ad un update composto da a sua volta di 5 update (chiamati EIP, Ethereum Improvement Proposals) con l’obiettivo di modificare radicalmente il modo in cui girano le commissioni per ogni transazione.

Cosa prevede l’hard fork London su Ethereum

Tra questi, l’EIP-1559 è il più controverso. A differenza delle ultime fork, che hanno modificato la blockchain solo in maniera moderata, l’hard fork London cambierà per sempre il modo in cui avvengono le transazioni.

EIP-1559

Più nello specifico, l’update EIP-1559 ha a che fare con il costo delle commissioni, soprannominate gas, e la loro prevedibilità.

Precedentemente i costi delle transazioni - che, si ricorda, sono valorizzati in ETH - venivano determinati in base alle offerte: chi effettuava le transazioni, semplicemente, presentava la sua offerta ai miners. Chi offriva un prezzo «normale», accedeva ad una velocità «normale» sul fronte della transazione. Ne derivava che chi aveva bisogno di una transazione veloce, si vedeva costretto a pagare un prezzo più alto.

Con il nuovo aggiornamento i costi di transizione scendono sensibilmente. Chi si trovava a pagare commissioni alte e imprevedibili ora avrà la possibilità di affrontare un costo ridotto.

In che modo? Tramite il burn di ETH. Parte delle commissioni in ETH viene «bruciata», eliminata. Non si può distruggere Ethereum, ma si può rimuovere dalla circolazione.
In sostanza, le monete bruciate vengono inviate a indirizzi a cui nessuno ha accesso. Di conseguenza, queste monete vengono rimosse dalla circolazione e sono irraggiungibili. La criptovaluta viene rimossa dalla circolazione inviandola ad indirizzi a cui nessuno può avere accesso. Ciò genera un effetto deflazionistico ogni volta che si verifica una transazione.

Prima dell’aggiornamento, le commissioni venivano consegnate ai miners che, con gli ETH in mano, erano liberi di metterli nuovamente in circolazione. Ma questi stanno iniziando ad essere obsoleti ed occorreva snellire il processo.

D’ora in poi, per ogni transazione su blockchain il protocollo ETH utilizza un algoritmo per impostare il costo di transazione, operazione che lo rende standardizzato, quindi più prevedibile e facile da gestire.

Le 5 EPI

Oltre alla EIP-1559, decisamente la più impattante, troviamo:

  • l’EIP-3198, che permette a smart contract o DApps) di determinare immediatamente il valore della commissione;
  • l’EIP-3529 elimina alcuni rimborsi;
  • l’EIP-3541 rifiuta nuovi contratti con byte 0xEF;
  • l’EIP-3554 fa slittare l’aumento della difficoltà di mining di Ethereum all’ultimo mese dell’anno.

In linea generale l’hard fork London vuole palesemente disincentivare i miners, spingendo il network a passare dalla Proof of Work alla Proof of Stake.

Cosa cambia ora per Ethereum

«La riduzione di Ether in circolazione, in aggiunta a un meccanismo di burn che ne riduce l’offerta in circolazione, potrebbe essere un catalizzatore per il prezzo di ETH», osserva Orlando Merone (Bitpanda).

ETH viaggia attualmente sui 3.240 dollari, non lontano dai massimi storici sopra i 4.100 dollari toccati lo scorso maggio. Intanto Ethereum si conferma solida nella sua seconda posizione nella classifica delle crypto a più alta capitalizzazione.

«Il suo valore deriva principalmente dal fatto che alimenta le transazioni all’interno delle DApps (applicazioni decentralizzate) costruite sulla sua rete», ricorda Merone, che spiega come «più DApps ci sono, più transazioni vengono eseguite e, di conseguenza, più cresce il prezzo di ETH».

L’aggiornamento EIP-1559 potrebbe avere un effetto positivo sul prezzo di ETH secondo l’esperto, poiché riduce la quantità di Ether che circola sul mercato.

«L’altro cambiamento principale sarà il passaggio dal protocollo di consenso Proof of Work a quello Proof of Stake, che si concretizzerà tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022».

Una svolta nel rapporto Ethereum-Bitcoin

Il nuovo aggiornamento «potrebbe anche tradursi in rendimenti più elevati rispetto a quelli di Bitcoin nei prossimi anni. Ethereum si sta progressivamente sganciando da Bitcoin ed è evidente che da inizio anno abbia offerto rendimenti più elevati. Il loro rapporto di interdipendenza è in calo e alcuni iniziano anche a pensare ad alta voce che Ether possa superare Bitcoin - quanto, dipenderà dalle condizioni di mercato e dal sentiment generale», conclude Merone.

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