La correlazione inversa tra il cambio euro-dollaro e l’indice DAX 30

Francesco Lucchetti

5 Dicembre 2015 - 07:37

La correlazione inversa che esiste tra il cambio euro-dollaro (EUR/USD) e l’indice DAX 30 è un importante punto di riferimento per i trader che aiuta a capire i mercati e a prevederli. Ecco cosa c’è da sapere.

La correlazione inversa tra il cambio euro-dollaro e l’indice DAX 30

Tra il cambio euro-dollaro (EUR/USD) e l’indice DAX 30 esiste un’interessante correlazione inversa che viene osservata continuamente con attenzione dai trader e dagli investitori in quanto aiuta a comprendere i mercati e in molti casi a prevederli.

Molto spesso, infatti, l’indice azionario tedesco DAX 30 si muove in maniera speculare al tasso di cambio euro-dollaro ed è per questo che è abitudine di molti trader confrontare le analisi dei due strumenti per verificarne la validità, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla correlazione tra euro e DAX 30.

Euro debole, DAX 30 forte: i motivi della correlazione inversa

La continua attività di analisi dei mercati da parte dei trader non può non imbattersi prima o poi in questa relazione: quando l’euro è debole, il DAX 30 è forte, mentre l’indice si indebolisce al salire del valore dell’euro. Perché?
L’indice azionario tedesco è composto, come sappiamo, dai 30 titoli maggiormente capitalizzati della Germania. Tra questi compaiono grandi aziende che fanno dell’export un elemento essenziale della propria attività, specialmente per quanto riguarda il settore automobilistico: Volkswagen, BMW e Continental sono esempi lampanti, ma l’automotive non è certo l’unico settore ad esportare.

Ne segue che:

  • se il valore dell’euro diminuisce, l’appetibilità dei beni e servizi tedeschi nel mondo migliora, le aziende tedesche esportano di più e i loro affari aumentano di volume, così come i loro titoli azionari;
  • se l’euro si rafforza, per le aziende tedesche diventa più difficile esportare, i titoli azionari ne risultano appesantiti e, di riflesso, andrà male anche il DAX 30.

Correlazione tra euro e DAX 30: esempi pratici

La correlazione inversa tra euro e DAX 30 ha validità in tutti i timeframe, questo non significa assolutamente che qualsiasi movimento si verifichi nel forex sul cambio euro-dollaro influirà anche sull’indice tedesco, ma tendenzialmente si può constatare questo legame.

Come emerge dagli esempi grafici che propongo di seguito, così come euro-dollaro e DAX 30 alternano fasi rialziste e ribassiste in maniera speculare nel timeframe giornaliero, lo stesso avviene nel timeframe a 5 minuti. Gli effetti della conferenza stampa di Mario Draghi di ieri (03/12/2015) si sono visti contemporaneamente sia sul cambio EUR/USD che sul DAX 30 e, ancora una volta, questa correlazione inversa ha dimostrato di essere molto reattiva anche nel breve termine.

Inoltre, considerato il forte legame tra tutti gli indici europei, l’effetto di euro-dollaro si estende di conseguenza anche ad essi.

L’eccezione del Quantitative Easing americano

Analizzando i grafici a ritroso nel tempo, vediamo che fino al 2014 la correlazione tra EUR/USD e DAX 30 non era inversa, bensì diretta: questo significa che, tendenzialmente, al salire dell’euro si registrava anche la salita dell’indice azionario tedesco e viceversa. Il motivo era il programma di Quantitative Easing statunitense messo in atto dalla Federal Reserve: la discesa del valore del dollaro era vista come il risultato della continuazione del QE e questo portava al rialzo sia l’euro che il DAX 30.

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