Dai servizi domestici all’assistenza sanitaria, Amazon si sta muovendo velocemente verso una distribuzione universale, che potrebbe minacciare seriamente la democrazia.
Da circa 10 anni, giganti come Facebook, Twitter e Youtube sono entrati in ogni più piccola parte della nostra vita privata. A sorpresa, al momento è Amazon a mostrarsi in maniera ben più forte e rapide degli altri come un’enorme minaccia alla democrazia.
Va messo infatti l’accento sulla differenza tra il “possedere” la distribuzione delle notizie online - ora in mano, in diverse forme, a Facebook, Twitter e Youtube - e possedere la distribuzione di tutto il resto.
Finora, Amazon e il suo CEO ultra-miliardario Jeff Bezos, oltre a gestire una percentuale crescente delle vendite e della distribuzione di ogni tipo di bene di consumo, hanno puntato e in alcuni casi catturato i seguenti macro- settori dell’economia mondiale:
- Servizi domestici,
- Sistemi di smart home,
- Streaming,
- Assistenza sanitaria,
- Servizi di hosting,
- Alimentari
- E-reader,
- Consegna pacchi.
Siamo di fronte a una strategia pervasiva. Si possono infatti cercare e ordinare tramite Amazon pulizie di casa e l’intervento di un idraulico (ancora non in Italia al momento); in partnership con il noto investitore Warren Buffet, Amazon sta implementando un servizio di assicurazione sanitaria; è in fase di test la consegna tramite droni di ogni tipo di bene. Amazon offre qualsiasi genere alimentare, permette alle persone di vendere i propri oggetti sul suo sistema, offre un servizio che spazia dallo streaming
di film alla musica passando per documentari e serie TV.
L’aspetto davvero inquietante non sta nel fatto che Amazon stia annientando la concorrenza in tutte queste categorie. La quota di mercato per quel che riguarda i generi alimentari, ad esempio, è ancora molto ridotta, e anche nelle vendite al dettaglio Walmart, con 481 miliardi di dollari di fatturato negli Stati Uniti, supera Amazon di 136 miliardi di dollari l’anno.
Sul piano letterario, il mondo in cui impresa enorme domina l’economia mondiale non va mai a finire bene.
Bezos ha creato una società notoriamente spietata, che non risparmia atteggiamenti al limite, come costringere i dipendenti a fare straordinari non pagati e usare il potere sul mercato per rovinare i fornitori, come quando ha bloccato le vendite dei libri della casa editrice Hachette nel 2014, in seguito a una disputa sul prezzo degli e-book.
Infine, a rendere le cose ancora più gravi potrebbe esserci l’eventuale vendita di dati dei consumatori al miglior offerente da parte dell’azienda di Bezos. Circostanza di fatto smentita dalla stessa società, ma che sembra essere più di un’ipotesi.
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