Chi è Mario Draghi, l’ex presidente BCE che formerà il nuovo Governo

Flavia Provenzani

03/02/2021

Mario Draghi è l’ex presidente della Banca Centrale Europea, cui il presidente Mattarella conferirà un incarico di Governo. Carriera del probabile nuovo presidente del Consiglio.

Chi è Mario Draghi, l’ex presidente BCE che formerà il nuovo Governo

Chi è Mario Draghi? Al culmine della crisi di governo che ha caratterizzato le ultime settimane della politica italiana - nell’ambito di una crisi sanitaria, economica e sociale - il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato a mezzogiorno di mercoledì 3 febbraio al Quirinale l’ex capo della Banca Centrale Europea (BCE), con l’intenzione di conferirgli un incarico di Governo.

Oltre ad aver ricoperto l’incarico di presidente della BCE, Draghi è un noto economista italiano con una carriera d’alto livello alle spalle. Tra le citazioni più memorabili di Mario Draghi troviamo il famoso “whatever it takes”, estrapolato durante un intervento nel 2012 in cui il presidente della BCE si dimostrava disposto a tutto pur di salvare l’Euro.

Mentre si avvicina la possibilità che diventi il nuovo presidente del Consiglio italiano, all’interno della sua biografia scopriamo chi è davvero Mario Draghi, dallo studio alla formazione accademica, dalle idee politiche ed economiche ai suoi aforismi più noti.

Chi è Mario Draghi?

Come anticipato, Mario Draghi è l’ex presidente della BCE, in carica dal 2011 al 2019 (al suo posto è subentrata Christine Lagarde).

È nato in Italia il 3 settembre 1947. La nomina di Draghi alla presidenza della BCE, dieci anni fa, era arrivata in un momento critico per l’area economia, affossata dalla crisi del debito sovrano. Nel corso della sua presidenza, è stato responsabile delle decisioni di politica monetaria nell’Eurozona, porzione intestina all’Unione Europea composta dai paesi che hanno aderito all’unione monetaria adottando l’Euro.

Con la moglie Maria Serenella Cappello, esperta di letteratura inglese, ha avuto due figli: Giacomo Draghi, trader in Morgan Stanley accusato spesso di conflitto di interessi per via del ruolo ricoperto dal padre, e Federica, dirigente di una multinazionale del biotech.

Studi e Formazione

Draghi è cresciuto a Roma: il padre Carlo era impiegato presso la Banca d’Italia, che sarebbe diventata la Banca Nazionale del Lavoro, la madre Gilda era una farmacista. Mario è il primo di tre figli - Andreina è una storica dell’arte mentre Marcello è imprenditore.

Dopo aver frequentato le superiori presso il Massimiliano Massimo, rinomato istituto gesuita romano, ed essersi laureato in Economia presso l’Università Sapienza di Roma sotto la guida di Federico Caffè con una tesi dal titolo “Integrazione economica e variazioni dei tassi di interesse”, è volato in America per studiare economia presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) sotto Franco Modigliani, in seguito vincitore del Premio Nobel per l’economia, e Stanley Fischer, futuro presidente della banca centrale di Israele. Ha ricevuto un dottorato di ricerca presso il MIT nel 1976, il primo italiano a raggiungere tale obiettivo.

La carriera di successo di Mario Draghi

È stato professore ordinario presso la Facoltà di Scienze politiche Cesare Alfieri dell’Università di Firenze dal 1981 al 1994 e membro dell’Istituto di politica presso la John F. Kennedy School of Government, Università di Harvard, nel 2001.

Draghi è stato direttore esecutivo italiano presso la Banca Mondiale dal 1984 al 1990. L’anno dopo, per volontà dell’allora ministro dell’Economia Guido Carli, è diventato direttore generale del Ministero Tesoro italiano, posizione che ha ricoperto per 10 anni, fino al 2001.

Durante la sua permanenza al Tesoro, ha presieduto la commissione che ha rivisto la legislazione societaria e finanziaria italiana e ha redatto la legge che regola i mercati finanziari italiani. Ha svolto un ruolo centrale nella riduzione del debito pubblico italiano e dei deficit di bilancio annuali e nella stabilizzazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio. Tali azioni hanno consentito all’Italia di entrare a far parte dell’Unione monetaria europea del 1999.

È anche ex membro del consiglio di amministrazione di diverse banche e società (Eni, Istituto per la Ricostruzione Industriale, Banca Nazionale del Lavoro e IMI.

Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e amministratore delegato di Goldman Sachs International a Londra, una controllata della banca d’investimento americana. Ha lavorato alla strategia e allo sviluppo europeo dell’azienda con le maggiori società e governi europei. Dopo la scoperta di swap fuori mercato usati dalla Grecia con l’aiuto di Goldman Sachs, Draghi ha detto di non sapere nulla di tale accordo e di «non aver nulla a che fare» con esso, aggiungendo che gli accordi tra il governo greco e Goldman Sachs erano stati presi prima della sua adesione alla compagnia.

La presidenza della Banca d’Italia

Nel 2006 ha assunto il ruolo di governatore della Banca d’Italia, e nei cinque anni successivi ha lavorato per introdurre una gestione responsabile e una politica monetaria rigorosa all’interno dell’istituzione.

In qualità di governatore della Banca d’Italia, è stato membro dei Consigli direttivi e generali della Banca centrale europea e membro del Consiglio di amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali. È anche governatore per l’Italia nei Consigli di amministrazione della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca asiatica per lo sviluppo.

Nell’aprile 2006 è stato eletto presidente del Financial Stability Forum, diventata Financial Stability Board nell’aprile 2009 a nome del G20, riunendo rappresentanti di governi, banche centrali e autorità nazionali di vigilanza sui mercati finanziari, istituzioni finanziarie internazionali, associazioni internazionali delle autorità di regolamentazione e commissioni di esperti di banche centrali. Mira a promuovere la stabilità finanziaria internazionale, a migliorare il funzionamento dei mercati e a ridurre il rischio sistemico attraverso lo scambio di informazioni e la cooperazione internazionale tra autorità di vigilanza.

Il 5 agosto 2011 ha scritto, insieme con all’allora presidente della BCE, Jean Claude Trichet, una lettera al governo italiano per spingere una serie di misure economiche che sarebbero state presto implementate in Italia.

La nomina alla presidenza della BCE

Nel giugno 2011 il Consiglio europeo, composto dai capi di tutti i paesi dell’Unione europea, si è riunito per nominare un successore del presidente uscente della BCE, il francese Trichet. Il contendente principale era Draghi, ma a quel tempo la crisi del debito europeo aveva fatto riemergere vecchi dubbi sulla saggezza e sulla capacità dei manager economici italiani, in particolare in Germania, dove la BCE ha sede.

In definitiva, la reputazione di lunga data di Draghi come esperto di riforme finanziarie e rigoroso conservatore della politica monetaria rassicurò i tedeschi. Dopo che la Francia ricevette la notizia che un altro membro italiano del consiglio direttivo della BCE si sarebbe dimesso presto per far posto ad un membro francese, la presidenza della seconda banca centrale più importante del mondo andò a Draghi.

Le citazioni di Mario Draghi

All’interno del nostro mandato, la BCE è pronta a fare tutto il necessario per preservare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza.

Io non voglio essere un politico. (In risposta ad una domanda sulla sua possibile candidatura al Quirinale nel 2015, ndr).

Puntare contro l’euro è senza senso. Fatelo se volete.

La sovranità nazionale resta in molti aspetti l’elemento fondamentale di ciascun governo. Ma per le sfide che trascendono i confini nazionali, l’unico modo per difendere la sovranità è che noi Europei la condividiamo all’interno dell’UE.

L’Euro è irrevocabile.

L’idea che il Qe distorca i mercati finanziari si sente abbastanza spesso. Ma non è chiaro cosa significhi.

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