I mercati guardano con interesse al prosieguo della giornata, soprattutto al primo pomeriggio quando alle 14:30 dagli Usa arriveranno i dati sui non farm payroll di agosto
Mattinata spompa per i mercati europei. Le Borse del Vecchio Continente faticano a mantenersi sopra la parità dopo il grande entusiasmo di ieri dovuto alla ripresa dei colloqui fra Stati Uniti e Cina.
Oggi invece a frenare l’entusiasmo vi è il dato sulla produzione industriale tedesca pubblicato stamattina alle 8:00. La rilevazione ha evidenziato una diminuzione dello 0,6% a livello mensile a luglio. Su base annuale, il dato è invece sceso del 4,2%. La lettura congiunturale è inferiore al consenso degli economisti che si aspettavano un aumento dello 0,4%. Inoltre l’output del comparto manifatturiero è sceso dello 0,8% rispetto al mese precedente, mentre quello del settore costruzioni è aumentato dello 0,2% mese su mese.
«La recessione industriale della Germania continua nel terzo trimestre e sembra destinata a durare anche nei prossimi mesi», ha avvertito Andrew Kenningham, capo economista di Capital Economics, per il quale le ultime indagini, come il Pmi manifatturiero o l’indice Ifo sul sentiment delle imprese, indicano che la recessione dell’industria tedesca non ha ancora toccato il fondo.
Nel frattempo i mercati guardano con interesse al prosieguo della giornata, soprattutto al primo pomeriggio quando alle 14:30 dagli Usa arriveranno i dati sui non farm payroll di agosto (precedente: +164.000 unità; consenso: +165.000 unità) e sul tasso di disoccupazione ad agosto (precedente: 3,7%; consenso: 3,6%).
Dopo la chiusura della sessione europea dei mercati, invece, alle 18:30 è atteso il discorso del presidente della Fed, Jerome Powell, mentre in serata la decisione dell’agenzia di rating Moody’s sull’Italia.
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