Bitcoin, l’inventore è un informatico australiano? Ecco chi è Mr Bitcoin

Simone Micocci

10 Dicembre 2015 - 09:27

Bitcoin, scoperta l’identità dell’inventore? Secondo Gizmondo e Wired si tratta di un informatico australiano, la sua abitazione è stata già perquisita dalla polizia.

Bitcoin, l’inventore è un informatico australiano? Ecco chi è Mr Bitcoin

Satoshi Nakatomo è l’uomo che ha inventato il Bitcoin. O almeno, questo è il suo pseudonimo. Da anni c’è molta curiosità di scoprire chi si cela dietro a questo pseudonimo, di capire chi sia il vero inventore del Bitcoin, la moneta virtuale.

La polizia di Sidney, però, sembra vicina a una soluzione, in quanto ha perquisito l’abitazione di Craig Steven Wright un professore e imprenditore australiano di 44 anni. Tuttavia, la polizia australiana nega che la perquisizione centri con il fatto che Wright sia considerato il vero inventore del Bitcoin, poiché ha spiegato che l’azione è finalizzata esclusivamente a indagini fiscali.

La tempistica della perquisizione però lascia qualche dubbio, in quanto arriva subito dopo le notizie diffuse da Wired e Gizmondo, i due siti americani specializzati in tecnologia, per cui sarebbe Wright il vero inventore del Bitcoin.

Perché Wright potrebbe essere davvero l’inventore del Bitcoin? In questi anni sono state fatte molte ipotesi sul nome del reale inventore del Bitcoin e tutte si sono rivelate errate. Questa volta però sembra che la soluzione sia veramente vicina, in quanto secondo alcuni documenti in possesso di Gizmondo sembrerebbe che Wright e un suo amico, Dave Kleinman, siano i reali inventori della moneta virtuale.

Negli ultimi mesi comunque è sempre più forte l’interesse riguardo alla scoperta del reale inventore del Bitcoin, anche perché la moneta virtuale è finita nel mirino delle autorità americane, in quanto temono che venga utilizzata per le truffe. Inoltre, per la stampa americana anche l’ISIS utilizzerebbe un conto Bitcoin per finanziare le loro attività.

Wright è l’inventore del Bitcoin?

Gizmondo ha dichiarato di essere in possesso di alcuni documenti che testimoniano il coinvolgimento di Craig Steven Wright nello sviluppo del Bitcoin. Wright avrebbe inventato i Bitcoin insieme a un suo amico, l’americano Dave Kleinman, morto però nel 2013. Il corpo di Kleinman è stato trovato in stato di decomposizione, circondato da bottiglie di vetro vuote e vicino a un biglietto dove c’era scritto: “Craig credo che tu sia pazzo”.

Nonostante la polizia neghi ufficialmente che ci sia un collegamento tra la loro perquisizione e le notizie diffuse da Wired e Gizmondo, sembra che ci siano delle prove molto importanti che testimoniano il coinvolgimento di Wright nell’invenzione dei Bitcoin. In primis, Wright sarebbe il proprietario di due supercomputer, quelli adatti per fare il mining. Inoltre ci sarebbero due post pubblicati da Wright nel suo blog:

  • il primo, pubblicato nell’agosto del 2008, in cui dichiara di voler pubblicare un saggio sulla criptomoneta;
  • un altro pubblicato il 10 gennaio 2009, oggi cancellato, in cui scrisse che il lancio del bitcoin sarebbe stato il giorno dopo.

Ma tra le prove più importanti che testimoniano che Wright è il reale inventore del Bitcoin ci sarebbero quelle email ricevute da Gizmondo nei giorni scorsi, in cui una fonte anonima ha allegato una serie di corrispondenze tra lui e Wright in cui l’informatico australiano confessa più volte il suo coinvolgimento nello sviluppo della moneta virtuale. Inoltre, una delle prove più importanti riguarda una mail che Wright mandò a tre colleghi utilizzando l’indirizzo satoshi@vistomail.com, lo stesso che l’inventore del Bitcoin utilizzava per comunicare con i primi possessori della moneta virtuale.

Da queste prove quindi sembra certo che Wright sia l’inventore del Bitcoin, anche se potrebbe trattarsi di una messa in scena dello stesso informatico australiano che vuole far cadere su di lui i sospetti così da ricevere un po’ di notorietà.

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