Pubblica Amministrazione, con il Decreto Reclutamenti vengono introdotte novità sul meccanismo che porterà all’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici: d’ora in avanti si guarderà al merito.
Pubblica Amministrazione, si va verso l’aumento degli stipendi per vecchi e nuovi dipendenti pubblici. E la notizia è che non bisognerà aspettare il rinnovo del contratto, comunque in programma nei prossimi mesi: si tratta, infatti, di una novità contenuta nel testo del Decreto Reclutamento che verrà approvato presumibilmente oggi - venerdì 4 giugno - in un Consiglio dei Ministri in programma per questo pomeriggio.
Nel Decreto Reclutamento, infatti, non si parla solamente di concorsi - ai quali comunque è riservato ampio spazio - ma anche di come fare per attrarre professionisti maggiormente qualificati nella Pubblica Amministrazione. Non basta, infatti, prevedere concorsi maggiormente orientati al merito: serve anche che la PA diventi più attrattiva per i professionisti più affermati.
Ed è per questo motivo che con il Decreto Reclutamento (almeno nell’ultima bozza prima dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri) si parla anche di stipendi, con il livello destinato ad aumentare anche - e soprattutto - in base ai risultati raggiunti.
Aumento degli stipendi nella Pubblica Amministrazione: ecco come
Nell’attesa che il rinnovo del contratto degli statali vada a incrementare la parte tabellare degli stipendi (si parla di un incremento di circa 107,00€ medi e lordi), ecco che il Decreto Reclutamento interviene nel fissare i criteri che in futuro dovrebbero portare a un incremento delle retribuzioni.
Nel dettaglio, nel testo del provvedimento si legge che i limiti di spesa relativi al trattamento economico accessorio per chi lavora nella Pubblica amministrazione possono essere anche “superati”, compatibilmente però a quelli che sono gli “obiettivi di finanza pubblica”.
Nel testo del provvedimento, quindi, non si parla solo di reclutamento ma anche di misure per la valorizzazione economica del personale. Ma in che modo? Due sarebbero gli strumenti pensati:
- previsione di fasce di merito;
- previsione di nuove forme di premialità.
Si punterà, dunque, maggiormente sul merito del dipendente pubblico. Questi, si legge nell’ultima bozza del testo del Decreto Reclutamento, saranno inquadrati in “almeno tre distinte aree funzionali”: per quanto riguarda le progressioni all’interno delle stesse, si seguiranno i principi di “selettività” tenendo conto delle capacità culturali e professionali, nonché della qualità dell’attività svolta e dei risultati ottenuti. Insomma, un’impostazione propria al mondo del privato, una vera novità per il settore del pubblico impiego. A seconda della qualità del lavoro svolto, quindi, si avanza nella fascia di merito successiva, nella quale ovviamente è garantito anche uno stipendio maggiore.
Si legge anche nella bozza del testo del Decreto Reclutamento che le progressioni tra le tre aree avvengono tramite una procedura di tipo comparativo, tenendo conto della valutazione positiva conseguita dal dipendente negli ultimi tre anni di servizio. Naturalmente questo non deve essere stato soggetto a provvedimenti disciplinari. Altri fattori che contribuiranno al passaggio alla fascia di merito successiva sono:
- possesso di titoli (sia professionali che di studio);
- numero e tipologia degli incarichi rivestiti.
Attenzione: in questo percorso non rientreranno, in quanto esclusi, dirigenti, personale docente della scuola, delle accademie, conservatori e istituti assimilati.
Aumento degli stipendi della Pubblica Amministrazione con il rinnovo di contratto
Per quanto riguarda le procedure, quindi, bisognerà guardare al Decreto Reclutamento che di fatto lega il riconoscimento degli aumenti contrattuali al merito del dipendente. Per quanto riguarda le cifre, però, bisognerà attendere l’accordo che verrà raggiunto per il rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021, con il quale, a regime, ci sarà un aumento di stipendio medio e lordo di 107,00€.
Le cifre varieranno in base allo stipendio tabellare di riferimento, in quanto questo sarà incrementato per una percentuale che dovrebbe essere del 4,07%. Più è alto lo stipendio, quindi, e maggiore sarà l’importo dell’incremento. Resta da capire quando: secondo l’Aran ci sono ancora possibilità per raggiungere un accordo entro la fine dell’anno.
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