Dipendenti pubblici andati in pensione nel 2020: quando arriva la liquidazione (TFR/TFS)? Dipende dal motivo del pensionamento.
Ci sono dipendenti pubblici che sono andati in pensione lo scorso anno che si chiedono quando è previsto l’arrivo del loro TFR/TFS. È bene sapere, infatti, che per gli statali si applicano regole differenti rispetto a quelle previste per i dipendenti del settore privato per i quali, invece, il trattamento di fine rapporto arriva solitamente pochi giorni - o settimane - dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Per i dipendenti pubblici non è così, tant’è che con il decreto 4/2019 è stato istituito uno strumento che consente a questi di beneficiare di un anticipo del TFR - fino ad un massimo di 45 mila euro - grazie ad un prestito agevolato con una banca. Una misura che tuttavia, ad oltre due anni dalla sua istituzione, è rimasta inapplicata vista la carenza di banche che hanno aderito al protocollo dell’ABI. Nei giorni scorsi c’è stata un’importante novità in tal senso: UniCredit ha infatti annunciato la sua adesione, con passi in avanti per l’anticipo del TFR (o TFS) per i dipendenti pubblici.
Mettendo da parte questa novità, concentriamoci su quali sono solitamente i tempi per il pagamento della cosiddetta liquidazione per gli statali, nonché su quando è previsto l’arrivo per coloro che sono andati in pensione nel 2020.
Quando arriva il TFR 2020 per chi è andato in pensione al raggiungimento del limite di età
Per i dipendenti pubblici che lo scorso anno hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia (compiendo, dunque, i 67 anni di età e maturando almeno 20 anni di contributi) l’arrivo della liquidazione è previsto per l’anno in corso.
La normativa, infatti, stabilisce che per coloro che sono andati in pensione al raggiungimento dell’età ordinamentale, come pure per al termine del contratto a tempo determinato, oppure per risoluzione unilaterale del datore di lavoro a seguito del raggiungimento dei requisiti della pensione anticipata, il TFR - o TFS, a seconda del periodo in cui si è stati assunti - viene pagato dal 12° mese successivo a quello della cessazione del servizio.
Per chi è andato in pensione nel 2020, dunque, il pagamento della liquidazione è atteso per il 2021. Ma attenzione: non è detto che questa arrivi esattamente il 12° mese successivo alla data del pensionamento. L’Inps, infatti, a partire da questa data ha tempo 3 mesi per pagare il TFR, oltre i quali sono dovuti gli interessi al tasso legale per ogni giorno di ritardo. Per chi è andato in pensione negli ultimi mesi dello scorso anno, quindi, è possibile che il trattamento di fine rapporto venga pagato ad inizio 2022.
Quando arriva il TFR 2020 per chi è andato in pensione in anticipo
Nel caso in cui il dipendente pubblico sia andato in pensione in anticipo (salvo il caso suddetto in cui sia l’amministrazione ad aver deciso per la risoluzione del contratto al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata), allora il TFR viene pagato dopo 24 mesi dalla cessazione.
Quindi, chi è andato in pensione nel 2020 deve aspettare almeno il 2022 per l’arrivo del TFR. E non è detto visto che anche per questo l’Inps ha tempo 3 mesi per pagare senza alcun interesse; per questo motivo, la prima tranche del TFR potrebbe arrivare anche nel 2023.
Quando arriva il TFR 2020 per chi è andato in pensione con Quota 100
Per chi nel 2020 è andato in pensione con Quota 100 il pagamento del TFR è ancora lontano. Il decreto 4/2019, infatti, ha stabilito che per questi il diritto al pagamento della liquidazione si matura “al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema
pensionistico”. Ciò significa che bisognerà attendere il raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata, e poi aspettare tanti mesi quanto previsto a seconda della misura (rispettivamente 12 o 24).
Quando il TFR 2020 non viene pagato in un’unica soluzione
Ricordiamo poi che non è detto che inizialmente arrivi tutto il TFR atteso. Il pagamento in un’unica soluzione, infatti, è previsto solo quando l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000,00€. Quando invece supera questa soglia, ma resta sotto i 100.000,00€ il pagamento avviene in due rate annuali (la cui la prima ha un importo di 50.000,00€). Quando invece l’importo (lordo) supera i 100.000,00€, allora il pagamento avviene in tre tranche annuali.
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