Novità per la scuola con il decreto Pa bis che stanzia 50 milioni di euro per l’organico aggiuntivo a settembre e facilitazioni per i concorsi dei precari: gli emendamenti approvati.
Più assunzioni da settembre nella scuola e facilitazioni per i precari che parteciperanno ai concorsi: sono queste le novità del decreto Pa bis inserite nel testo da convertire in legge entro il 23 agosto e all’esame delle camere.
Le novità per la scuola infatti sono contenute in alcuni emendamenti al decreto Pa bis approvati il 27 luglio nella seduta delle commissioni riunite I e XII della Camera dei deputati, come ha comunicato il ministero dell’Istruzione e del merito tramite una nota ufficiale.
Vengono così stanziati 50 milioni di euro per il 2023 in modo tale che da settembre le scuole possano dotarsi di personale amministrativo aggiuntivo compreso quello ausiliario, al fine di attuare la parte più consistente del Pnrr. Non solo, per i precari anche delle scuole paritarie si introduce una scorciatoia per i percorsi abilitanti.
Vediamo allora quali sono le novità per la scuola introdotte con gli emendamenti al decreto Pa bis.
Scuola: più assunzioni da settembre con il decreto Pa bis e abilitazione precari
Più assunzioni da settembre con il decreto Pa bis che incrementa l’organico amministrativo delle scuole in attuazione del Pnrr.
Dal nuovo anno scolastico le segreterie potranno dotarsi di personale aggiuntivo compreso quello ausiliario. I fondi, spiega il Mim nella nota, sono stati reperiti nella disponibilità del ministero dell’Istruzione, in considerazione del mancato avvio dei percorsi universitari di abilitazione.
E proprio riguardo all’abilitazione degli insegnanti precari arrivano le novità anche per coloro che lavorano nelle paritarie. Un altro emendamento al decreto Pa bis approvato valorizza per il personale scolastico precario delle scuole statali e paritarie l’esperienza professionale già prestata nel sistema nazionale d’istruzione ai fini dell’accesso ai percorsi di abilitazione da 30 Cfu: basterà infatti aver svolto servizio per tre anni anche non continuativi negli ultimi cinque di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale si sceglie di abilitarsi.
Sempre il decreto Pa bis stabilisce che nei prossimi tre anni, “nei casi in cui non si renda possibile l’iscrizione ai percorsi abilitanti per difetto dell’offerta formativa, ai soli fini delle procedure di riconoscimento delle scuole paritarie, si possa prescindere dal possesso dell’abilitazione da parte dei docenti che abbiano almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci.”
Scuola: novità per le famiglie con la piattaforma unica
Inoltre arriva, sempre con il decreto Pa bis grazie agli emendamenti approvati, una piattaforma unica per le famiglie.
Famiglie e studenti avranno accesso alla piattaforma unica per visionare e usufruire di tutti i servizi offerti dal ministero dell’Istruzione e del merito. I servizi, in particolare, saranno dedicati a:
- orientamento;
- offerta formativa;
- arricchimento dell’esperienza scolastica;
- fruizione di prestazioni a sostegno del diritto allo studio.
Per i contributi alle famiglie in termini di accesso ai viaggi di istruzione o per le borse di studio, solo per fare qualche esempio, il Mim avrà accesso ai dati Inps sull’Isee per avere subito un quadro dei beneficiari.
“Con queste misure, si potenzia la scuola, sostenendola nell’attuazione del Pnrr e dando una risposta ai docenti precari sia delle scuole statali che paritarie” - ha commentato il ministro Valditara che ha aggiunto:
“Si semplificano le procedure per l’accesso ai servizi scolastici e per l’erogazione degli aiuti: grande attenzione ai lavoratori della scuola e alle famiglie”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA