Riforma della scuola nel 2023, ecco cosa cambierà

Chiara Esposito

26/12/2022

E-Portfolio, docenti tutor e job placement per studenti: tutto quello che c’è da sapere sulle nuove Linee Guida del Governo per l’orientamento.

Riforma della scuola nel 2023, ecco cosa cambierà

Ad ogni cambio di Governo la Scuola è una delle prime istituzioni ad essere oggetto di attenzioni ed interventi. In questo caso, il primo passo è stato compiuto sul fronte dell’orientamento.

Questo infatti è il tema cardine delle nuove Linee Guida, il documento programmatico firmato il 23 dicembre 2022 dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. A onor del vero, si tratta di una riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) frutto di diverse consultazioni con le Organizzazioni sindacali. La sua forma finale tiene inoltre conto della quasi totalità delle osservazioni formulate dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e si inserisce in un più ampio progetto di innovazione delle abitudini formative delle giovani generazioni.

Il nuovo approccio ministeriale punta così sulla gestione della formazione permanente e sull’inserimento di ragazzi e ragazze nel mondo del lavoro. Lo stesso comunicato stampa che correda la manovra descrive il Piano come «destinato ad accompagnare» studenti e studentesse in «un intero progetto di vita».

Dal generale al particolare, capiamo nel dettaglio cosa cambierà nel corso dell’anno scolastico 2023-2024 per gli studenti e le studentesse ma anche per i docenti chiamati a guidarli in questo nuovo percorso.

Novità sull’orientamento

Il macrotema dell’orientamento si articola in numerose sotto misure settorializzate e interconnesse:

  • 30 ore di orientamento all’anno
    Nel corso del triennio delle Secondarie di II grado verrà dedicato, ogni anno, un monte ore all’avvio allo studio universitario e all’ingresso nel mondo del lavoro. Le 30 ore annuali potranno essere gestite in modo flessibile nel rispetto dell’autonomia scolastica; non dovranno quindi essere necessariamente ripartite in ore settimanali prestabilite.
  • piattaforma unica d’orientamento
    Studenti e famiglie avranno a disposizione una piattaforma digitale per avere accesso a:
    - informazioni e dati per una scelta consapevole sulla base delle competenze chiave e degli interessi prevalenti dello studente;
    - documentazione territoriale e nazionale sull’offerta formativa terziaria (corsi di laurea, ITS Academy, Istituzioni AFAM, ecc.);
    - dati utili per la transizione scuola-lavoro, in relazione alle esigenze dei diversi territori;
    - funzioni per l’utilizzo dell’E-Portfolio.
  • E-Portfolio
    Si tratta di un portfolio digitale che favorisce la riflessione e l’individuazione dei maggiori punti di forza dello studente. Il suo scopo sarà offrire una visione completa delle competenze digitali nonché delle conoscenze e delle esperienze acquisite.
  • servizio di job placement
    Si tratta di un riferimento organizzativo da inserirsi in ogni istituzione scolastica che, sulla base dei dati sulle prospettive occupazionali trasmesse dal MIM, dialogherà con famiglie e studenti per fornire supporto sulla base delle specifiche necessità dello studente o della studentessa che si rivolge a questo sportello.

I provvedimenti lato docente

  • Docente tutor
    Ogni istituzione scolastica e formativa sarà chiamata a individuare docenti di classe delle Scuole secondarie di I e II grado che ricopriranno la funzione di “tutor” di gruppi di studenti. Questi docenti saranno chiamati a:
    - aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono ogni E-Portfolio personale;
    - costituirsi “consigliere” delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi e/o delle prospettive professionali.
  • formazione docenti
    Per assolvere a questo ruolo complesso e delicato si agirà prima di tutto sulla formazione dei docenti con iniziative specifiche coordinate da Nuclei di supporto istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale.

La «sovrastruttura»

Lo spettro d’intervento è ampio e deve essere approfondito a partire dai suoi obiettivi chiave:

  • rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione e formazione;
  • consentire una scelta consapevole e ponderata a studentesse e studenti che valorizzi i loro talenti e le loro potenzialità;
  • contrastare la dispersione scolastica;
  • favorire l’accesso all’istruzione terziaria.

Per realizzare questi grandi quanto complessi traguardi verranno messe in campo diverse risorse. La fonte principale sarà offerta da piani e programmi nazionali ed europei a titolarità del MIM e da iniziative locali e nazionali promosse da Regioni, atenei, enti locali, centri per l’impiego, associazioni datoriali, enti e organizzazioni territoriali.

Non scordiamoci però del PNRR. Da qui parte tutto e, proprio in seno a questo Piano, è stata immaginata l’attivazione di percorsi quali:

  • nuove competenze e nuovi linguaggi;
  • interventi per la riduzione dei divari e della dispersione scolastica;
  • didattica digitale integrata;
  • sviluppo del sistema di formazione terziaria degli ITS Academy.

D’altro canto sarà quanto mai necessario un piano di monitoraggio del buon funzionamento del sistema. Sull’attuazione delle Linee Guida, nonché sulla valutazione del loro impatto, non sono però ancora state definite modalità operative di controllo e sorveglianza.

Argomenti

# Scuola
# Lavoro

Iscriviti a Money.it