Renzi può davvero far cadere il Governo?

Violetta Silvestri

3 Febbraio 2020 - 11:00

Matteo Renzi può davvero far cadere il Governo? La domanda è lecita nell’aspra battaglia contro la riforma della prescrizione. Italia Viva non vuole cedere e, con i suoi numeri in Senato, potrebbe aprire la crisi dell’esecutivo.

Renzi può davvero far cadere il Governo?

Torna sulla scena politica Matteo Renzi e insinua subito un dubbio: può davvero far cadere il Governo? Dopo il silenzio durante le agguerrite regionali che hanno visto come protagonisti Partito Democratico e Lega, Italia Viva riconquista la scena politica.

In occasione della prima Assemblea del partito, svoltasi ieri 2 febbraio, il senatore toscano mette in chiaro il suo ruolo, soprattutto all’interno dell’esecutivo. E scoppia, così, l’ennesima polemica a distanza tra i membri della maggioranza, evidenziando una fragilità per niente rassicurante sulla tenuta fino al 2023.

La posizione intransigente di Italia Viva sulla riforma della prescrizione potrebbe trasformarsi in una vera crisi. Il quesito, dunque, è più che lecito: Renzi può davvero far cadere il Governo?

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Renzi avverte: ecco perché il Governo potrebbe cadere

La battaglia è aperta sul tema della riforma della prescrizione. A ribadire il clima di tensione è stato Matteo Renzi durante l’Assemblea del suo partito a Roma. Chiare sono state le sue parole:

“Se qualcuno pensa che per lo status quo del governo rinunciamo a secoli di civiltà giuridica, si sbaglia.”

Difendere a tutti i costi la compattezza della maggioranza, quindi, non è la priorità di Italia Viva, che alza i toni e mette alle strette il ministro della Giustizia Bonafede e tutto l’esecutivo.

Il nodo della legge sui processi rischia di assumere tutt’altro significato e di diventare il cavallo di battaglia di Renzi per tornare protagonista assoluto della politica.

E, soprattutto, per minare il Governo, magari rendendo più concreta la possibilità di andare alle urne prima del 29 marzo, quando si dovrà votare per il referendum sul taglio dei parlamentari. Una vittoria del sì significherebbe un cambiamento totale degli equilibri nelle Camere e dei numeri di parlamentari da eleggere, non certo a vantaggio di Renzi.

Tante sono le dinamiche che stanno interessando i partiti e, in generale, la politica nazionale in questo periodo. Tra una strategia e l’altra, dunque, spunta anche la tattica di Renzi, desideroso di aumentare la sua popolarità in vista dei prossimi appuntamenti elettorali già a primavera.

Quando, quindi, il leader di Italia Viva si rivolge a Bonafede e ribadisce la questione dei numeri in parlamento, la minaccia sul Governo si fa più realistica:

“Patti chiari amicizia lunga, non dite che non ve lo avevamo detto e senza di noi non avete i numeri al Senato e forse neanche alla Camera, rifletteteci bene.”

Renzi, la tenuta del Governo e i numeri in Parlamento

Ma è davvero possibile che Renzi faccia cadere il Governo prima del 29 marzo? I numeri al Senato sembrano dare ragione al senatore toscano. Qui, infatti, la maggioranza è più risicata e i 17 membri di Italia Viva possono essere l’ago della bilancia.

Su 319 senatori totali, a ranghi completi, l’esecutivo giallorosso non può permettersi di perdere il sostegno in Aula di uno dei suoi partiti. Movimento 5 Stelle e Partito Democratico insieme, infatti, raggiungono quota 135. Ai 17 voti in meno di Italia Viva potrebbero aggiungersi quelli del gruppo misto (in tutto 18) e davvero la prescrizione potrebbe non passare.

E, soprattutto, potrebbe emergere una spaccatura insanabile in Parlamento. Bisognerà capire se le intenzioni di Renzi sulla caduta del Governo siano realistiche o stiano servendo come pressione sull’esecutivo per maggiore visibilità.

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