Perché i ricchi in Italia pagano meno tasse rispetto ai più poveri

Giorgia Bonamoneta

14 Gennaio 2024 - 22:57

I ricchi in Italia pagano meno tasse (in proporzione) ai poveri. I dati confermati in uno studio italiano.

Perché i ricchi in Italia pagano meno tasse rispetto ai più poveri

È vero che i ricchi in Italia pagano meno tasse rispetto ai più poveri? Secondo uno studio congiunto di Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università di Milano Bicocca, l’1 per cento degli italiani più ricchi paga (in proporzione) meno del restante 99 per cento.

Nello studio viene espresso un altro dato (forse più scontato), ovvero la differenza delle tasse in base alla tipologia di reddito prevalente: sono infatti i lavoratori dipendenti a pagare più imposte, seguiti da lavoratori autonomi e dai pensionati.

Il rapporto conclusivo dello studio conferma un’altra realtà, ovvero dei numeri in negativo per i giovani tra i 18 e i 35 anni. Insomma nello studio non ci sono molte sorprese, ma tante conferme.

I ricchi pagano meno tasse: la dimostrazione in uno studio

È vero, anzi è provato che gli italiani più ricchi pagano, in proporzione, meno tasse del resto della popolazione. Secondo uno studio congiunto di Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università di Milano Bicocca, pubblicato dalla rivista scientifica Journal of the European economic Association, l’1 per cento dei più ricchi d’Italia paga meno tasse rispetto al restante 99 per cento dei contribuenti.

Il motivo risiede nel sistema fiscale italiano, che appare solo blandamente progressivo e diventa invece addirittura regressivo per il 5 per cento degli italiani più abbienti. Questi infatti pagano un’aliquota inferiore al 95 per cento dei contribuenti, che sono più poveri.

Le tipologie di reddito, le differenze di tasse: i numeri dei più colpiti

Nello studio, come riportato nella rivista, viene confermata l’importante differenza dei pagamenti delle tasse in relazione alla tipologia di reddito prevalente. Infatti, secondo quando riportato (non è una sorpresa), sono proprio i lavoratori dipendenti a pagare più imposte.

La classifica prosegue con poche posizioni. Dopo i lavoratori dipendenti infatti troviamo i lavoratori autonomi e i pensionati. In ultima posizione, chi percepisce rendite finanziarie e locazioni immobiliari sono coloro che pagano meno imposte.

In numeri, come riportato dai ricercatori delle due università riunite nel lavoro di studio:

dal 2004 al 2015, mentre il reddito nazionale reale si riduceva del 15 per cento, il 50 per cento più povero degli italiani subiva la maggiore perdita con un calo di circa il 30 per cento.

Qual è la fascia di età più colpita e perché proprio i giovani?

Lo studio inoltre conferma un altro dato specchio della società italiana, una società che sta invecchiando non solo da un punto di vista demografico, ma anche di competenze; si tratta del dato anagrafico dei più colpiti dalle tasse.

Nella ricerca si legge che sono i giovani tra i 18 e i 35 anni quelli che soffrono di più. Almeno il 50 per cento della popolazione povera (la fascia di età sopra indicata) infatti ha perso nel tempo il 42 per cento del reddito.

A questo dato si può aggiungere quello della disuguaglianza di genere rispetto al reddito, che risulta significativa per ogni classe di reddito, ma raggiunge valori estremi proprio nell’1 per cento più ricco della popolazione, con le donne guadagnano circa la metà in meno rispetto agli uomini.

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