Perché l’esercito della Svezia fa paura a Putin

Alessandro Cipolla

12 Luglio 2023 - 10:55

La Svezia ora è più vicina a entrare nella Nato dopo le buone intenzioni sbandierate da Erdogan: avere contro l’esercito svedese potrebbe essere un bel problema per Putin.

Perché l’esercito della Svezia fa paura a Putin

La Svezia è più vicina a entrare nella Nato e per Vladimir Putin si tratta di una pessima notizia per diversi motivi. Prima di approdare nella grande famiglia dell’Alleanza atlantica, Stoccolma però dovrà sperare che Recep Tayyip Erdogan mantenga la parola data e che la Turchia - ultimo Paese rimasto - faccia scattare il suo semaforo verde attraverso un voto in Parlamento.

Mentre la Finlandia è entrata nella Nato lo scorso aprile, la Svezia che ha dovuto fare i conti anche con delle elezioni che hanno portato a un cambio di maggioranza nel governo, è invece in naftalina essendo tenuta in “ostaggio” dalla Turchia che vorrebbe una maggiore collaborazione svedese sul delicato tema dei rifugiati politici curdi.

Alla vigilia del vertice Nato di Vilnius, a seguito di un trilaterale tra Erdogan, Stoltenberg (segretario generale della Nato) e Kristersson (primo ministro svedese), il presidente turco ha annunciato che presto farà votare dal Parlamento l’adesione della Svezia nella Nato.

In cambio oltre a ricevere la promessa di un appoggio alla candidatura della Turchia come membro dell’Unione europea, Erdogan ha ottenuto anche la possibilità di acquistare armi dalla Svezia cosa che al momento è proibita.

Ma perché la Turchia è così ansiosa di poter fare shopping nell’industria militare svedese? La risposta è semplice: si tratta di un autentico fiore all’occhiello dell’economia di Stoccolma, essendo all’avanguardia soprattutto nello strategico ambito della tecnologia cyber.

Nel pieno di una guerra complessa e dispendiosa come quella in Ucraina, per la Russia l’imminente ingresso della Svezia nella Nato anche per questo motivo è una pessima notizia.

L’importanza della Svezia come membro Nato

Se Recep Tayyip Erdogan dovesse mantenere fede alla parola data, non ce ne voglia il presidente turco ma i dubbi a riguardo restano, presto la Svezia potrebbe entrare a far parte della Nato seguendo l’esempio della Finlandia: i due Paesi dal secondo dopoguerra sono sempre rimasti neutrali, ma adesso l’aggressione della Russia all’Ucraina ha reso necessario un cambio di strategia.

Dal punto di vista geografico con l’ingresso prima della Finlandia e poi della Svezia - Erdogan permettendo - sul fronte occidentale la Russia si ritroverebbe a essere completamente circondata dall’Alleanza atlantica, potendo contare solo sul cuscinetto della Bielorussia.

In caso di una guerra totale con coinvolta anche la Nato, Vladimir Putin si ritroverebbe con una città importante come San Pietroburgo quasi del tutto accerchiata dalle forze nemiche che controllerebbero anche il Baltico.

La Russia però farebbe bene a temere anche l’esercito svedese, uno dei più antichi al mondo ma di certo non uno dei più grandi: 50.000 effettivi in totale ma tutti professionisti, visto che la coscrizione obbligatoria è stato abolita in Svezia circa vent’anni fa.

L’esercito svedese però da tempo viene considerato come uno dei più avanzati al mondo, con i loro sottomarini HMS Gotland, fuoriclasse di tecnologia ’stealth’, che nel 2005 hanno sconfitto l’americana USS Reagan in una simulazione di guerra.

Altre eccellenze svedesi sono poi le tecnologie radar e i droni, in particolare gli elicotteri Skeldar, in grado i trasportare fino a 40 chili restando in volo per 6 ore - ha riportato Agi un anno fa -. Altro gioiello della corona svedese è poi il Gripen Jas 39E della Saab, un caccia multiruolo attrezzato per la guerra elettronica, molto più economico dei suoi pari stranieri e in grado di volare a velocità supersoniche senza postcombustori”.

Le forze armate di Stoccolma poi sono all’avanguardia anche per la tecnologia cyber: insomma per la Russia avere ipoteticamente contro anche l’esercito svedese non sarà di certo un particolare di poco conto.

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