Nuova sanatoria in arrivo, sconto sulle sanzioni per far pace con il Fisco

Nadia Pascale

21 Novembre 2023 - 15:15

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Il vice-ministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato una nuova sanatoria fiscale: l’obiettivo è smaltire il carico pendente davanti ai giudici tributari.

Nuova sanatoria in arrivo, sconto sulle sanzioni per far pace con il Fisco

Nel decreto attuativo della riforma fiscale presentato in Consiglio dei Ministri spunta una nuova sanatoria fiscale, riguarderà solo le liti pendenti e consentirà di smaltire il carico di lavoro dei tribunali.

Nella presentazione del decreto attuativo della Riforma fiscale si è sottolineato che vi saranno modifiche al processo tributario. L’obiettivo è snellirlo e rendere i termini delle liti più brevi attraverso diversi strumenti, tra cui la digitalizzazione e l’adozione di modelli predefiniti per la redazione degli atti processuali, dei verbali e dei provvedimenti giurisdizionali.
Questa parte della riforma è però volta al futuro, ma emerge la necessità di smaltire il carico attualmente pendente e la soluzione sembra essere stata ravvisata in una nuova sanatoria che taglierà gran parte dei procedimenti in corso.

Ecco i primi dettagli sulla nuova sanatoria fiscale per le liti pendenti davanti ai giudici tributari, anche la Corte di Cassazione.

Taglio delle liti pendenti con la nuova sanatoria fiscale

Attualmente sono pendenti davanti alle Corti di Giustizia Tributaria di primo e secondo grado e di fronte alla Cassazione 100 mila procedimenti. A nulla è servita la definizione agevolata delle liti pendenti prevista nella legge di Bilancio 2023, o meglio è servita a poco, visto che la misura ha consentito di liberarsi solo di 7.000 cartelle esattoriali, a fronte di 10.000 nuove controversie in entrata.

Lo scarso successo è probabilmente dovuto al fatto che i contribuenti erano impegnati ad aderire alle altre procedure di pace fiscale, come la rottamazione quater e lo stralcio per le cartelle esattoriali di importo fino a 1.000 euro e hanno praticamente dimenticato, o tralasciato, la definizione agevolata delle liti pendenti, forse scritta anche in maniera troppo farraginosa (articolo 1 commi da 186 a 205 della legge di bilancio 2023) visto che gli sconti erano calibrati in base agli importi della lite, al grado di giudizio e al “risultato” dei gradi di giudizio precedenti rispetto a quello in corso.

Come smaltire il carico delle liti in corso

Ora il Governo ci riprova. L’obiettivo dichiarato è fare ordine all’interno del contenzioso tributario e il carico pendente rappresenta un fardello troppo pesante da portarsi dietro. Tra le misure previste vi è l’abolizione della mediazione per le liti di valore fino a 50.000 euro. Il risultato dovrebbe portare a smaltire un carico di 100 mila liti pendenti per un valore di 40 miliardi di euro.

La nuova sanatoria si unirà a ulteriori misure che prevedono il coordinamento tra gli istituti a finalità deflattiva utilizzabili nella fase antecedente la costituzione in giudizio.
Ricordiamo che il decreto attuativo passerà al vaglio del Parlamento e probabilmente entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024.

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