Novità per le biciclette: ecco dove sarà obbligatoria la targa e l’assicurazione

Giorgia Bonamoneta

18/08/2022

Targa e patente per le biciclette: in alcuni Paesi si sta pensando di incrementarle. Ecco dove e quali sono le regole presenti nella proposta.

Novità per le biciclette: ecco dove sarà obbligatoria la targa e l’assicurazione

Il Regno Unito adotta un nuovo regolamento per l’utilizzo delle biciclette. Tra queste targa, assicurazione e limiti di velocità. Cambia la vita per i ciclisti e per un motivo piuttosto serio: maggiore responsabilità. Dopotutto è piuttosto comune anche in Italia, attraverso battute e stereotipi, immaginare il ciclista come un qualcuno che occupa la strada spesso con comportamenti pericolosi per chi utilizza auto e moto, e negli ultimi anni si è affacciata una nuova figura criticata per questo tipo di atteggiamento, ovvero l’utilizzatore di monopattino. Cambieranno le regole per i ciclisti, forse e solo nel Regno Unito.

Almeno questa è la proposta del segretario di Stato per i trasporti, Grant Shapps, che ha promesso di creare una legge contro il “ciclismo pericoloso”. Suona come una provocazione, soprattutto in vista di un interna lotta di potere per la leadership dei Tory, ma tale proposta potrebbe essere discussa a ottobre in Parlamento. Resta da vedere in che modo e in che quantità queste nuove regole verranno accettate.

Nuove regole per le biciclette: il segretario per i trasporti inglese propone la targa

Il segretario di Stato per i trasporti del Regno Unito, Grant Shapps, ha proposto di regolamentare il ciclismo in strada. Non è la prima volta che si sentono simili affermazioni, anche in Italia sono state fatte proposte per la regolamentazione dell’utilizzo del monopattino e delle biciclette stesse. Quando però è il segreto di Stato per i trasporti del Regno Unito a portare avanti la proposta sembra tutto più concreto. A scanso di equivoci, al momento è solo una proposta e deve essere ancora presentata e discussa in Parlamento.

Secondo Shapps bisogna creare una legge per contrastare il ciclismo pericoloso e, per usare le sue parole, «mettere a morte» questo genere di ciclismo. Questo perché quando sono i ciclisti a causare incidenti questi non pagano per le loro responsabilità. Secondo Shapps la responsabilità dei ciclisti deve essere equiparata a quella degli automobilisti.

Cosa propone il segretario di Stato per i trasporti del Regno Unito per mettere fine al ciclismo pericoloso? Le sue proposte sono:

  • inserire l’obbligo di targa sulle biciclette;
  • l’obbligo di assicurazione per chi pedala sulle strade;
  • il limite di velocità a Ventimiglia orarie (pari a circa 32 km/h);
  • la patente di guida.

Nuove regole per le biciclette anche in Italia: servono davvero?

Anche in Italia spesso si discute di inserire nel Codice della strada nuove forme di controllo per mezzi di trasporto non a motore come le biciclette o i monopattino elettrici. Questo perché con l’aumentare di questi mezzi di trasporto sulle strade, possono aumentare anche gli incidenti causati dei soggetti alla loro guida.

Nel corso del 2021-2022 c’è stata quasi un’isteria intorno al rischio di utilizzo del monopattino elettrico, soprattutto per i più giovani. Al momento nel Codice della strada sono inserite queste regole:

  • età minima per guidare la e-bike è 16 anni per la tipologia S-Pedelec, mentre per le bici Pedelec non c’è un limite di età, ma sotto i 14 anni il casco è obbligatorio;
  • come per le normali biciclette, è vietato stare sui marciapiedi (possono procedere in carreggiata e sulle piste ciclabili);
  • casco non obbligatorio sulle Pedelec dopo i 14 anni mentre è sempre obbligatorio sulle bici elettriche fino ai 45 km/h;
  • si può montare il seggiolino per il trasporto di bambini fino agli 8 anni di età;
  • si può utilizzare un carrello posteriore, purché di altezza inferiore al metro e mezzo, di peso inferiore i 50 kg e con luci o catadiottri posteriori rossi;
  • vietato utilizzare lo smartphone alla guida.

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