Mutuo a tasso fisso, conviene una rinegoziazione o una surroga nel 2024?

Patrizia Del Pidio

2 Gennaio 2024 - 14:45

I tassi dei mutui a tasso fisso nel 2024 scenderanno, conviene chiedere una rinegoziazione o una surroga già quest’anno?

Mutuo a tasso fisso, conviene una rinegoziazione o una surroga nel 2024?

Il mutuo a tasso fisso, al momento, ha un tasso più basso rispetto a ottobre 2023. Chi lo sceglie stipulando oggi un finanziamento, rispetto a un paio di mesi fa, può avere un risparmio considerevole sulle cifre del piano di ammortamento.

Chi ha stipulato un mutuo nell’ultimo anno, infatti, pur scegliendo il tasso fisso (con convenienza maggiore rispetto al variabile per la prima volta da decenni), si è trovato a dover accettare un tasso di interesse considerevolmente più importante rispetto a qualche anno fa, quando il costo del denaro era davvero irrisorio.

Il mutuo a tasso fisso inizia a scendere

Nelle ultime settimane il costo del mutuo a tasso fisso è iniziato a scendere, ma solo per chi stipula nuovi mutui. C’è da ricordare, però che il livello del tasso di interesse è salito, dal 2022 al 2023 al 4,5%, ma ora le banche centrali hanno allentato la stretta sul costo del denaro che, nei prossimi mesi, potrebbe continuare a scendere.

Grazie alla discesa dell’inflazione, infatti, la Bce potrebbe decidere di ridurre i tassi con un primo taglio, secondo le stime degli analisti, dello 0,25% già da marzo a cui potrebbe seguire un altro taglio a giugno e una riduzione di un ulteriore 0,5% nel secondo semestre di quest’anno.

Gli esperti di Bnl Bnp Paribas spiegano che, pur non essendo giunta al suo termine la strategia per ridurre l’inflazione, i tassi reali di mutui hanno subito una pausa nel rialzo.

Stipulare un mutuo a tasso fisso oggi, quindi, è più conveniente rispetto a due mesi fa, quando il tasso migliore era stimato al 4,1% mentre oggi il miglior tasso fisso per un mutuo di 126.000 euro a 25 anni è al 3,36%, con un risparmio del 10% rispetto a chi ha richiesto il mutuo a ottobre 2023. Sull’intero finanziamento il risparmio sul piano di ammortamento supera i 18.000 euro in 25 anni. Cifre considerevoli che fanno riflette sulla possibilità di chiedere una surroga o una rinegoziazione del mutuo.

Surroga o rinegoziazione, perché è meglio attendere?

Molti potrebbero pensare che, avendo richiesto il mutuo quando i tassi erano più alti potrebbe convenire chiedere una rinegoziazione dello stesso alla propria banca o una surroga presso un altro istituto. Sicuramente questa è la strada che si deve seguire, ma non si deve avere fretta.

I tassi nel corso del 2024 continueranno a scendere (si presume di almeno un altro 0,75%) per poi avere un ulteriore taglio anche a inizio 2025. La cosa migliore per chiedere la surroga o la rinegoziazione potrebbe essere quella di attendere o la fine del 2024 o l’inizio del 2025 (sempre tenendo d’occhio la situazione per monitorare se saranno in programma nuovi aumenti o ulteriori tagli).

La cosa migliore, infatti, sarebbe quella di cogliere il tasso di interesse più basso possibile prima di procedere a questa operazione per avere il vantaggio economico più elevato e, di conseguenza il risparmio maggiore nel piano di ammortamento.

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