Mercato tutelato resta per la metà delle famiglie, è ufficiale: cosa devono fare tutti gli altri

Simone Micocci

6 Dicembre 2023 - 12:34

È arrivata la decisione ufficiale del governo Meloni sul passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia: prezzi calmierati per 4,5 milioni di famiglie.

Mercato tutelato resta per la metà delle famiglie, è ufficiale: cosa devono fare tutti gli altri

È arrivato il via libera definitivo del consiglio dei Ministri: il mercato tutelato dell’energia elettrica resta ma solo per 4,5 milioni di famiglie (poco meno per il gas).

Non c’è quindi alcuna proroga per un passaggio che nella maggior parte dei casi comporterà un aumento dei costi in bolletta: gli unici che continueranno a essere serviti a prezzi calmierati sono solamente i nuclei cosiddetti vulnerabili, circa 4,5 milioni di famiglie secondo i dati in possesso del governo.

Una decisione che, come spiegano da Palazzo Chigi, era necessaria in quanto si tratta di un impegno che l’Italia ha preso direttamente con l’Europa nell’ambito della terza rata del Pnrr.

Si chiude così, con la peggiore soluzione possibile per chi sperava in una proroga delle scadenze, la lunga storia che porterà al passaggio dal mercato tutelato a quello concorrenziale. A tal proposito, con il decreto appena approvato dal consiglio dei Ministri vengono definite le modalità per questo passaggio, soffermandosi perlopiù sulla fase informativa in favore di quelle famiglie che se non vogliono entrare nel servizio a tutele graduali dovranno al più presto scegliere un nuovo fornitore.

Dunque, adesso che ci troviamo di fronte a una situazione ormai definita, possiamo spiegare una volta per tutte quali sono le famiglie che possono restare nel regime tutelato nonché cosa devono fare, ed entro quando, tutte le altre.

Chi può restare nel mercato tutelato

Con il via libera del consiglio dei Ministri è arrivata la conferma che 4,5 milioni di famiglie vulnerabili potranno continuare a usufruire dell’elettricità a prezzi calmierati anche una volta che verrà completata la liberalizzazione.

Nel dettaglio, possono restare nel mercato tutelato dell’energia elettrica i nuclei familiari che:

  • si trovano in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio percettori di bonus);
  • versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni);
  • sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92;
  • hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
  • hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa;
  • hanno un’età superiore ai 75 anni.

La platea è leggermente più bassa per quanto riguarda il mercato tutelato del gas, in quanto rispetto all’energia elettrica sono obbligati al passaggio coloro che versano in gravi condizioni di salute (tali da necessitare di particolari apparecchiature collegate alla rete elettrica) e i residenti in un’isola minore non interconnessa.

Va detto che solitamente il riconoscimento della condizione di vulnerabilità è automatico, ma laddove non sia così ci sono dei moduli (clicca qui per scaricarli) e

Cosa devono fare tutti gli altri

Per altrettante 4,5 milioni di famiglie (in totale si stimavano 9 milioni ancora nel mercato tutelato) ci sarà invece il passaggio obbligato al mercato libero entro gennaio 2024 per il gas ed entro aprile 2024 per l’energia elettrica.

A tal proposito, al fine di non lasciare soli i cittadini, da Palazzo Chigi vengono introdotte misure volte ad “assicurare la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero”, rafforzando tutti quegli strumenti finalizzati a prevenire “ingiustificati aumenti dei prezzi e possibili alterazioni delle condizioni di fornitura”.

Da parte loro le famiglie devono:

  • non effettuare alcun passaggio accettando di passare nel servizio a tutele graduali, con l’assegnazione automatica di un fornitore e di una tariffa.

A tal proposito, per quanto riguarda la fornitura elettrica dal 10 gennaio Arera farà partire le aste per l’assegnazione delle varie zone, in modo che entro aprile saranno già noti i fornitori operativi nelle singole aree. Fornitori a cui passeranno appunto tutti quei clienti che entro la scadenza non attiveranno un’offerta del mercato libero: per loro c’è il servizio a tutele graduali fino al 2027.

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