Le 5 guerre di cui avere paura nel 2024

Alessandro Cipolla

28/12/2023

Non solo quelle in corso tra Russia-Ucraina e Israele-Hamas, ecco quali sono le cinque guerre che nel 2024 potrebbero spaventare il mondo intero.

Le 5 guerre di cui avere paura nel 2024

Quali sono le guerre che nel 2024 ci possono fare più paura? Dopo aver vissuto due anni orribili a causa della pandemia dichiarata cessata solo lo scorso maggio, dal 24 febbraio 2022 è il timore di un conflitto mondiale ad addensare plumbee nubi nei cieli di tutto il globo.

Prima la guerra tra Russia e Ucraina - in corso ormai da oltre 22 mesi e scatenata dall’invasione ordinata da Vladimir Putin - e poi quella tra Israele e Hamas, hanno frantumato quel fragile equilibrio geopolitico che seppur tra mille scricchiolii andava avanti comunque da diversi anni.

Il triste sentore è che i recenti eventi abbiano rappresentato una sorta di punto di non ritorno nei rapporti tra Occidente e il blocco dei Paesi emergenti guidati dall’asse sino-russo; del resto la posta in palio è assai allettante: il controllo dell’ordine mondiale.

Ecco allora che Papa Francesco ha parlato di recente di una “terza guerra mondiale a pezzettini”, un modo questo per sottolineare la complessità - e la pericolosità - dell’attuale scenario internazionale.

Tra guerre in corso e altre che invece presto potrebbero divampare, diamo uno sguardo a quali sono i cinque fronti più caldi da tenere sotto grande osservazione in questo 2024 che sta per cominciare.

Le 5 guerre da temere nel 2024

Se prima è stato il Covid a seminare morte e angoscia in tutti i continenti, adesso è la guerra a destare grande preoccupazione anche perché, tutti questi conflitti sparsi per il mondo, hanno come scenario una generale crisi economica innescata dalla pandemia e ora gravata dall’inflazione galoppante.

La grande paura è che presto possa drammaticamente materializzarsi la celebre massima che prevede una grande guerra come unica soluzione a una profonda crisi economica; la recente corsa al riarmo da parte di tutti i Paesi poi sembrerebbe promettere nulla di buono, visto che il paradosso della sicurezza è stato uno dei motivi di fondo del primo conflitto mondiale.

Vediamo allora quali sono le cinque situazioni più a rischio nel 2024 per il possibile scoppio di una guerra mondiale.

5) Niger

Dopo il colpo di Stato dello scorso luglio ultimamente si sta sentendo parlare molto poco del Niger, uno scarso interesse che ormai è un leitmotiv quando si tratta dell’Africa in generale. Invece quello che sta succedendo a Niamey meriterebbe ben altra attenzione.

Nei giorni scorsi la nuova giunta militare ha annunciato il riesame di tutti gli accordi con i Paesi che mantengono loro basi militari sul territorio - Stati Uniti, Germania e altre nazioni europee come Italia e Belgio, con la Francia già cacciata da tempo -, aumentando così i sospetti di un forte legame con la Russia.

Dopo il golpe la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale - assai vicina all’Occidente- ha deciso di dare vita a una coalizione militare per intervenire in Niger e rimettere al suo posto il presidente Mohamed Bazoum. A capeggiare questa coalizione c’è la Nigeria insieme a Benin, Costa d’Avorio e Ghana, ma non dovrebbe mancare il supporto pure di Sierra Leone, Capo Verde e Guinea Bissau.

Il Niger invece ora può contare sul sostegno di Mali, Burkina Faso, Guinea e dei mercenari del gruppo Wagner. Se la situazione dovesse degenerare, una guerra del genere potrebbe coinvolgere direttamente anche Paesi che non fanno parte del continente africano.

4) Taiwan

Il prossimo 13 gennaio a Taiwan ci saranno delle elezioni presidenziali che definirle delicate appare essere più che riduttivo. La Cina infatti si è promessa di riprendere il controllo dell’isola entro il 2049, anno del centenario dalla nascita della Repubblica popolare cinese, con gli esperti americani che hanno ipotizzato un’accelerata da parte di Pechino che potrebbe attaccare l’ex Formosa entro il 2027.

Alle elezioni il grande favorito è il Partito progressista democratico, da anni al governo a Taiwan e che è strettamente legato agli Stati Uniti; il principale sfidante è il partito nazionalista Kuomintang che invece vorrebbe allacciare un dialogo con la Cina.

In caso di una nuova vittoria dei progressisti ecco che la Cina potrebbe aumentare il suo attivismo militare intorno all’isola ribelle, mentre un successo del Kuomintang di certo sarebbe un duro colpo per Washington. In una delle sue ultime interviste prima di morire, Henry Kissinger ha previsto una guerra entro pochi anni tra Cina e Stati Uniti se i due Paesi non dovessero intraprendere un dialogo finalizzato anche al trovare una soluzione per Taiwan.

3) Kosovo

Può sembrare strano ma il Kosovo - con il discorso che potrebbe essere allargato a tutti i Balcani in generale - da tempo è al centro dei pensieri delle cancellerie europee, tanto che diverse volte Bruxelles ha cercato di mettere attorno a un tavolo il governo di Pristina e la Serbia per cercare di trovare un accordo che possa allentare la tensione.

Come ben noto il Kosovo è un protettorato Nato che vede la presenza di una minoranza serba che mai ha nascosto la volontà di tornare sotto la bandiera di Belgrado. Al tempo stesso, la Serbia considera la Regione come parte del suo territorio e negli ultimi mesi più volte si è sfiorato uno scontro militare tra i due eserciti.

La Serbia da tempo viene data in ottimi rapporti con la Russia e Mosca ha fatto intendere di essere pronta a intervenire in caso di un’escalation, con la Nato che ha fatto lo stesso discorso per quanto riguarda il Kosovo. I Balcani di conseguenza - considerando la situazione simile che si vive anche in Bosnia - potrebbero essere di nuovo la miccia di una guerra mondiale se queste tensioni dovessero degenerare in un conflitto.

2) Ucraina

Da quando Vladimir Putin ha dato il via alla sua “operazione speciale” in Ucraina lo spauracchio di una terza guerra mondiale è tornato ad agitarsi sopra i cieli del Vecchio Continente. Del resto basterebbe un missile russo caduto qualche chilometro oltre il confine ucraino per “obbligare” la Nato a rispondere militarmente.

Ci sono poi i timori che la Russia possa non limitarsi all’Ucraina e attaccare anche la Moldavia, altro Paese come Kiev che presto potrebbe entrare a far parte dell’Unione europea. Il flop della controffensiva ucraina però potrebbe spingere Volodymyr Zelensky - se pressato dall’Occidente - a dare il via a delle trattative con Mosca.

Il 2024 di conseguenza potrebbe essere l’anno del cessate il fuoco in Ucraina, con la guerra che dopo due anni appare essere destinata a essere congelata a meno di un impegno diretto da parte della Nata pur di impedire che Putin possa uscire vincitore da questo conflitto.

1) Israele

Quando si parla di una possibile terza guerra mondiale nel 2024 tutti gli sguardi dovrebbero essere rivolti a quello che sta succedendo in Terra Santa, dove a seguito dell’attacco di Hamas in data 7 ottobre adesso Israele sta invadendo via terra la striscia di Gaza.

Una guerra visto il gran numero di civili morti che sta facendo ribollire tutto il Medio Oriente: se Israele dopo Hamas dovesse decidere di attaccare anche Hezbollah, a quel punto una risposta militare da parte dell’Iran sarebbe inevitabile al pari di quella degli Stati Uniti.

Considerando gli stretti rapporti tra Iran e Russia - ma anche con Siria e Corea del Nord - ecco che questa sorta di effetto domino potrebbe condurci dritti verso una guerra mondiale che dal Medio Oriente potrebbe espandersi fino a coinvolgere anche l’Africa e l’Europa.

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