L’Italia è già in guerra (ce l’ha detto la Polonia)

Alessandro Cipolla

14 Marzo 2024 - 08:39

La Polonia ha ammesso che già sarebbero presenti dei soldati Nato in Ucraina: una guerra con la Russia - potenzialmente nucleare - sarà inevitabile per l’Italia?

L’Italia è già in guerra (ce l’ha detto la Polonia)

L’Italia è già in guerra? Senza che ce ne potessimo rendere conto, il sentore è che la strada che porta a un impegno militare diretto da parte dei nostri soldati sia stata tracciata da tempo e ormai resterebbe solo da capire quando potrebbe scoccare l’ora X da scrivere nei libri di storia.

Qualche giorno fa come riportato da Sky News, il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha ammesso che in Ucraina sarebbero già operativi dei soldati della Nato, con quali ruoli e mansioni ancora non è dato sapere.

In Ucraina sono già presenti militari della Nato - ha dichiarato Sikorski -. Vorrei ringraziare gli ambasciatori di quei Paesi che hanno corso questo rischio. Questi Paesi sanno chi sono, ma non posso rivelarli. Contrariamente ad altri politici, non li elencherò”.

Le parole arrivate dalla Polonia non sono state smentite dalle parti della Nato, il tutto mentre la guerra in Ucraina sembrerebbe procedere non nel migliore dei modi per Kiev, con le truppe russe che a breve potrebbero sfondare sul fronte orientale.

Per l’Italia non sembrerebbe andare meglio nel Mar Rosso, dove la nostra nave Duilio impegnata nella missione Aspides ha dovuto abbattere altri due droni a seguito di un nuovo attacco sferrato dai ribelli yemeniti Houthi.

Tutti segnali questi che l’Italia - se già non è in guerra adesso - lo potrebbe essere molto presto, visto che tutte le strade sembrerebbero portare a uno scontro militare tra Nato e Russia senza contare tutti i rischi di un’escalation in Medio Oriente.

L’Italia verso una guerra?

Se mai - malauguratamente - alla fine l’Italia dovesse veramente essere coinvolta in una guerra con la Russia o nel Mar Rosso, i posteri leggerebbero sui libri di storia che questo sarebbe avvenuto nel Belpaese senza uno straccio di passaggio parlamentare degno di tal nome.

Come se di colpo tra un post di Chiara Ferragni e un ennesimo scandalo calcistico, l’Italia si svegliasse una mattina con i notiziari che danno la notizia di un nostro coinvolgimento diretto in una delle tante guerre attualmente in corso nel mondo.

Nel silenzio generale nella giornata di ieri il capo dell’esercito ucraino Oleksandr Syrsky ha spiegato che la situazione sul campo di battaglia è molto difficile, con le forze russe che presto potrebbero colpire in profondità le linee ucraine nella regione orientale di Donetsk.

In sostanza la Russia sarebbe sul punto di sfondare le linee nemiche visto che l’esercito di Kiev da tempo è a corto di soldi, uomini e munizioni, nonostante le mirabolanti promesse fatte dall’Occidente.

Se non fosse chiaro dopo le prese di posizione da parte dell’Eliseo e del Pentagono, in caso di un’avanzata russo verso Kiev oppure Odessa la Nato sarebbe pronta a inviare proprie truppe in Ucraina, ergo l’Italia si ritroverebbe veramente in guerra con la Russia.

Non il massimo viste le recenti minacce di Vladimir Putin di una guerra nucleare nel caso di un intervento degli Usa e dei suoi alleati in Ucraina, con le nostre difese antimissilistiche che difficilmente sarebbero capaci di intercettare uno dei missili ipersonici in dotazione alle forze armate di Mosca.

In questo scenario apocalittico l’unico che continua a invocare un passo indietro verso questa inevitabile guerra è Papa Francesco, ora iscritto anche lui nella lista dei putiniani dopo aver parlato del “coraggio della bandiera bianca”.

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