Inquinamento atmosferico: cause e conseguenze per la salute

Chiara Ridolfi

20 Maggio 2021 - 17:12

L’inquinamento dell’aria ha cause ben precise, che comportano danni per la salute dell’uomo in tutto il mondo. Di seguito vediamo i motivi dell’inquinamento atmosferico e in che modo influiscono sulla nostra salute.

Inquinamento atmosferico: cause e conseguenze per la salute

L’inquinamento atmosferico è uno dei gravi problemi del nostro secolo, dal momento che coinvolge tutti nel mondo e non riguarda solo le grandi città trafficate e le metropoli. Se volessimo dare una definizione di inquinamento atmosferico potremmo dire che esso è la somma degli agenti chimici, biologici e fisici che modificano le naturali caratteristiche dell’aria, portando danni all’ambiente e agli esseri viventi.

L’inquinamento dell’aria dipende infatti da diversi fattori e non vi è una sola causa a determinare la compromissione del nostro sistema, ma la concomitanza di diverse motivazioni che portano però ad avere gravi conseguenze per la salute. Lo smog e l’aria inquinata uccidono infatti migliaia di persone in tutta Europa ogni anno, un enorme problema a cui i Governi dovranno far fronte quanto prima.

Ma quali sono le cause dell’inquinamento atmosferico? Come impatta sulla nostra salute l’aria inquinata? Di seguito andiamo a capire meglio quali sono i motivi che portano le nostre città ad avere aria inquinata e quali conseguenze comporta alla nostra salute.

Quali sono le cause dell’inquinamento atmosferico? Principali motivi

L’inquinamento atmosferico, come abbiamo accennato, ha diverse cause, elementi che associandosi possono svolgere un’azione sinergica. Questi elementi vengono dispersi nell’aria da polveri e gas inquinanti che possono derivare da attività industriali, produzione di energia, impianti di riscaldamento e gas dei nostri veicoli.
Le cause dell’inquinamento atmosferico possono provenire da due tipologie di fonti: primarie e secondarie, le prime entrano nell’atmosfera in modo diretto, mentre i secondi attraverso scambi e contatti degli agenti diretti.

Le principali sostanze che comportano l’inquinamento dell’aria sono il particolato fine (PM2,5 e PM10), il biossido d’azoto e l’ozono, che variano la loro densità in base al luogo in cui ci si trova. Ovviamente le densità maggiori si avranno in zone altamente trafficate e nei centri urbanizzati, punti in cui l’inquinamento atmosferico risulta essere più grave.

Non vi è una sola causa dell’inquinamento atmosferico, ma diversi fattori che concorrono a una cattiva qualità dell’aria. Diversamente da come si potrebbe pensare però i principali motivi dell’inquinamento atmosferico non sono da imputare solo ai fumi delle industrie o agli scarichi dei mezzi di trasporto. Un grande impatto sull’atmosfera hanno anche le attività agricole, settore in cui spesso vengono utilizzati mezzi diesel altamente inquinanti e spesso anche composti chimici nocivi.
A pesare sulla nostra atmosfera sono anche i sistemi di riscaldamento che comportano emissione dell’ambiente di materiale particolato che viene poi inalato da nel nostro organismo e finisce in circolo nel nostro apparato respiratorio.

Secondo una recentissima ricerca dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) condotta in collaborazione con le università di Urbino e Vienna svolta su 16mila persone in sette Paesi Ue e pubblicata sulla rivista Ambio però allevamento, agricoltura e riscaldamento non vengono percepiti come fattori di inquinamento dell’aria. Si tende infatti ad associare questo tipo di fenomeno solo all’industria e allo smog, senza pensare che anche gli impianti agricoli, gli allevamenti intensivi e i sistemi di riscaldamento contribuiscono in modo sostanziale.
In Italia però, secondo un recente studio dell’Ispra, uno dei principali produttori di materiale particolato sono proprio le fonti di riscaldamento, che portano i livelli di PM a salire in modo massiccio nelle zone densamente popolate.

Ovviamente i centri urbani risultano essere i punti con maggiore concentrazione di smog, data la concomitanza di fattori che contribuiscono alla cattiva qualità dell’aria. In queste aree solitamente si ha anche la maggiore densità di polveri sottili, materiale solido microscopico e fuliggine che rimane sospesa nell’aria e inalato dagli esseri viventi. Questo materiale molto pericoloso per il sistema respiratorio umano, dato che può portare a gravi ripercussioni per la salute.

Inquinamento atmosferico, le conseguenze per la salute

L’inquinamento atmosferico ha ovviamente delle conseguenze sulla salute e si lega a patologie. Un’analisi del Ministero della Salute del 2015 ipotizzava una media di 30.000 morti annue causate dallo smog e dall’inquinamento dell’aria in Italia, un numero che purtroppo è cresciuto negli ultimi anni. In Italia, secondo un rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), nel 2018 ben 52.300 persone a causa dell’esposizione al PM2,5.

L’esposizione agli agenti inquinanti presenti nell’aria non comporta solo problemi alle vie respiratorie, come molti pensano, ma è anche la causa di ictus e ischemie, malattie renali e diabete. Tra le conseguenze dell’inquinamento atmosferico non vi sono solo i problemi all’apparato respiratorio e la formazione di tumori polmonari, ma anche altre tipologie di disturbi e patologie gravi.
Inoltre nei casi di esposizione prolungata allo smog può svilupparsi: tosse e catarro persistente e diminuzione della capacità polmonare.

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