Erasmus+, 3 consigli per partire: esami, mete e alloggi

Giorgia Bonamoneta

21 Agosto 2022 - 14:55

Il programma Erasmus+ è un’occasione per ogni studente e studentessa universitaria. Ecco tre consigli utili prima di partire.

Erasmus+, 3 consigli per partire: esami, mete e alloggi

Un periodo di studio all’estero è una grande occasione di crescita e apprendimento e qualunque studente universitario dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di partecipare al progetto Erasmus nel corso del suo percorso di studi. Nonostante sia un programma europeo di scambio culturale piuttosto noto non tutti conoscono nel dettaglio il progetto, come partecipare e quali sono le mete migliori.

Ecco quindi una serie di consigli per studenti e studentesse che voglio chiarirsi le idee e pianificare con successo la propria partenza.

Che cos’è l’Erasmus+?

Con Erasmus+ o Erasmus plus si intende il programma di mobilità predisposto dall’Unione Europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo. Il programma Erasmus Plus raggruppa tutti i precedenti programmi di mobilità dell’Unione Europea, che vengono quindi tutti racchiusi al suo interno.

Lo scopo di tale programma è quello di rafforzare la mobilità nel settore dell’apprendimento in Europa promuovendo all’interno dei confini della stessa l’occupazione giovanile. Per poter essere accessibile a tutti sono messe a disposizione borse europee, universitarie e regionali per i giovani, che coprano tutte o quasi le spese di alloggio e non solo.

Erasmus+: avere un piano di studi e concluderlo

L’Erasmus non è una festa, è anzi un percorso di studi alternativo a quello della propria università. Per questo bisogna compilare e farsi approvare un piano di studi, detto anche learning agreement. Bisogna però fare attenzione a una particolarità: il piano di studi approvato prima della partenza è solo una bozza. Infatti all’arrivo nella città metà scelta, il piano dovrà essere modificato a seconda delle possibilità offerte dall’università scelta.

Il consiglio in questo caso è quello di provare i corsi e in seguito affinare, modificare e far confermare il nuovo piano di studi. Attenzione però a non scegliere materie di studi non presenti nell’università italiana, o troppo lontane da quelli del proprio corso, perché potrebbero non essere poi certificate automaticamente dalla proprio università di appartenenza.

Attenzione anche alle difficoltà delle materie e alla lingua richiesta per seguire lezioni e dare l’esame. Se non si hanno conoscenza della lingua locale è bene seguire corsi in inglese e nella forma più semplificata, per esempio quelle degli anni precedenti al proprio corso, così da andare incontro a una minore difficoltà nell’esame conclusivo. Infine attenzione agli “esami parziali”, poco diffusi in Italia e che potrebbero mettervi in difficoltà nel caso non si portino a termine perché mancherebbero i crediti necessari per la conclusione dell’Erasmus.

Erasmus+: mete

Elemento indispensabile nell’organizzare un Erasmus+ è la scelta della meta. Questa non dipende spesso e volentieri dalla città che amiamo, che vogliamo visitare o che vogliamo vivere non da turista ma come locale. Spesso la meta è direttamente collegata all’ambito di studi che si seguono in Italia. Infatti alcune università all’estero mettono a disposizione corsi per gli studenti Erasmus in lingua straniera o di livello semplice in altre lingue.

All’aumentare del livello di conoscenza della lingua si può allargare la disponibilità delle mete per il proprio Erasmus. Per scegliere la meta però bisogna tenere in considerazione anche il costo di vita della città. Spesso infatti si scelgono le capitali europee, ma le sedi delle università potrebbero trovarsi nelle vicinanze di queste o in piccole città.

Erasmus+: alloggio

La ricerca del posto alloggio è uno degli aspetti più impegnativi di un Erasmus. Esistono diversi siti e gruppi sui social network che permettono di velocizzare tale ricerca, ma è bene mettersi nella prospettiva che ci potrebbe volere un po’ per trovare l’alloggio perfetto per le proprie esigenze.

Un consiglio è di viaggiare nella località del futuro Erasmus per alcuni giorni e visionare appartamenti e stanze. Questo permette di evitare truffe, anche se bisogna mettere da conto una spesa per il viaggio extra. Andare anticipatamente nel paese dell’Erasmus permette però di conoscere la zona e capire quali sono le zone ricreative, conoscere i locali e le persone del luogo.

In alcuni casi l’alloggio viene sostenuto dall’università scelta per l’Erasmus, che grazie ad alcune sovvenzioni permette di alloggiare direttamente all’interno dei campus. In questo caso i prezzi sono piuttosto bassi e si riescono a sostenere facilmente con le borse di studio europee, universitarei e regionali.

Attenzione invece alle agenzie. Queste infatti possono trovare ottime locazioni, ma richiedono un pagamento extra. Se però si ha difficoltà nel viaggiare anticipatamente nel paese dell’Erasmus o nel dialogare con i locali, avere un intermediario che discuta termini quali le spese di gas, luce e Wi-Fi, può essere la soluzione più adatta e a scanso di truffe.

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