Decreto aiuti famiglie e imprese, le misure: così il Governo spende altri 14 miliardi

Giorgia Bonamoneta

2 Maggio 2022 - 21:44

Approvato il decreto aiuti. Sono stati disposti 14 miliardi di euro per sostenere le famiglie e le imprese tra caro energia e conseguenze derivanti dalla guerra in Ucraina.

Decreto aiuti famiglie e imprese, le misure: così il Governo spende altri 14 miliardi

Si è tenuto oggi il doppio Consiglio dei ministri per dare il via livera al nuovo decreto per il pacchetto di aiuti alle famiglie e alle imprese. Nel decreto, secondo quanto riferito da fonti della maggioranza, sono state inserite 50 misure - si attende la pubblicazione nella versione ufficiale - per il sostegno alle realtà in crisi (famiglie e imprese) dovute al caro energia e alle ripercussioni dovute alla guerra in Ucraina.

Il mattinata è stato riconfermato il taglio delle accise sui carburanti e sul metano, che resterà in vigore almeno fino all’8 luglio. Sempre all’interno del nodo carburanti, è stato previsto un passaggio anti-speculazione, con il monitoraggio del Garante e della Guardia di Finanza.

Nel pomeriggio il Consiglio dei ministri si è nuovamente riunito per discutere il decreto aiuti, disponendo 14 miliardi per contrastare gli effetti del conflitto in Ucraina. Fra i provvedimenti il rinnovo del taglio delle bollette, gli aiuti per gli affitti e i trasporti pubblici. Alle imprese va invece un maggior sostegno alla liquidità e per ottenere finanziamenti agevolati.

È stato anche previsto un piano per le grandi città che dovrebbe convogliare 600 milioni di euro per sostenere gli obiettivi del Pnrr. Mentre, per quanto riguarda il cuneo fiscale, POTREBBE (CORREGGI) diventare un contributo diretto una tantum di 200 euro in busta paga. L’alternativa è la riduzione sui contributi dal lato del lavoratore (si parla di 0,8 punti).

Decreto aiuti da 14 miliardi: le misure per le imprese e le famiglie

L’approvazione del decreto aiuti è stato presentato in serata in conferenza stampa. Mario Draghi ha parlato di prova di impegno al sostegno alle famiglie e alle imprese. Non solo sicurezza, ma anche decisioni di vicinanza. “È il senso del governo stesso”, ha commentato.

L’obiettivo del decreto aiuto è quello di difendere la capacità produttiva delle imprese e la capacità di acquisto delle famiglie. È un decreto ampio ed esteso a più aree. Vengono infatti approvate numerose liberalizzazioni, riforme nel settore delle energie rinnovabili. Sono vere e proprie semplificazioni, dice ancora Draghi, che dovrebbero contribuire a rendere l’Italia più indipendente dal gas russo.

Dopo i 15 miliardi precedentemente stanziati, il Governo si impegna con altri 14 miliardi di euro per sostenere la vita economica del Paese, per un totale di quasi 30 miliardi, pari a circa 2 percentuali del prodotto interno lordo. Soldi stanziati senza scostamenti di bilancio.

Decreto aiuti contro il caro vita: le misure decise

Il governo ha messo in campo 14 miliardi per il sostegno alle famiglie e imprese. Sono così, a grandi linee, suddivisi:

8 miliardi per

  • interventi energia e carburanti
  • revisione prezzi per le opere pubbliche
  • interventi su enti pubblici
  • interventi in favore dei profughi
  • interventi per imprese colpite dalle conseguenze della guerra

Quasi 3 miliardi per

  • rivalutazione prezzi delle opere pubbliche (avviati o da avviare)
  • interventi per vari enti tra cui quelli per le grandi città
  • estensione al 31 dicembre per le garanzie per i prestiti bancarie per le imprese (normativa europea)

6 miliardi per

  • capitali di 200 euro ai pensionati e ai lavoratori

Taglio accise e caro energia

Come precedentemente annunciato, si conferma per altri due mesi (8 luglio) il taglio delle accise su benzina e gasolio e per altri tre mesi il taglio sul caro energia.

Risparmi per le imprese

Coperto il costo degli aumenti delle materie prime per i cantieri (3 miliardi di euro), per permettere il proseguimento dei lavori già iniziati e per i nuovi lavori. Inoltre questo dovrebbe permettere di mantenere inalterati i posti di lavoro creati da tali attività.

200 euro ai pensionati e ai dipendenti

Per 28 milioni di italiani, tra pensionati e dipendenti con meno di 35 mila euro all’anno e per gli autonomi, sarà garantito un bonus di 200 euro. Lo scopo è quello di consentire alle famiglie di affrontare l’inflazione.

Tale operazione è resa possibile con l’aumento della tassa sui profitti eccezionali delle aziende dell’energia.

Semplificazione e liberalizzazione per le rinnovabili

Il governo ha lavorato per semplificare le procedure di valutazione sull’impatto ambientale e paesaggistico per accelerare i tempi per le autorizzazioni. Per esempio le semplificazioni per gli allacci e la creazione di impianti rinnovabili nelle basi militari, che si prestano a tale scopo.

Nuova norma anche sui rigassificatori. L’obiettivo, specifica Cingolari, è trovare sorgenti di gas su altri mercati (diversificazione) per rimpiazzare il gas russo. Una parte sarà gas liquido e quindi sarà necessario aumentare i rigassificatori. Il primo sarà installato il prossimo anno, non permanente e un secondo alla fine del 2023.

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