Coronavirus: su Macron e sulla sua gestione dell’epidemia in Francia piovono nuove e pesanti accuse. Il Pesidente è nei guai dopo le rivelazioni della sua ex ministra della Sanità?
Il coronavirus in Francia continua a suscitare polemiche. Nel mirino c’è sempre Macron, ora bersaglio di accuse mirate direttamente da Agnès Buzyn, ex ministro della Sanità francese.
Il Paese europeo è stato già al centro di critiche per aver agito con un certo ritardo dinanzi all’evidente prospettiva di una diffusione del virus repentina e pericolosa per la popolazione.
Dopo lo stupore generale per la disinvoltura con la quale Macron ha deciso effettuare le elezioni amministrative di domenica 15 marzo, per l’Eliseo sono giunte nuove pesanti accuse sul ritardo per arginare quelle che ora è una pandemia.
Macron, in realtà, ha appena varato misure straordinarie per contenere i contagi e aiutare l’economia, dichiarando di essere nel pieno di una vera guerra. Questi provvedimenti contro il coronavirus lo salveranno dalle critiche appena arrivate?
Coronavirus in Francia: quali accuse a Macron?
Sono bastate poche frasi dichiarate a Le Monde per far scoppiare un nuovo caso esplosivo in Francia sul coronavirus.
A parlare è stata Agnès Buzyn, ex ministro della Sanità. La polemica lanciata nell’intervista ha preso di mira la - cattiva - gestione della crisi del coronavirus sul territorio nazionale, chiamando in causa proprio le cariche istituzionali di maggiore importanza.
La politica, medico ematologo, ha dichiarato di aver avvisato il Presidente della Repubblica e il suo Primo Ministro della gravità della situazione già a gennaio.
“L’11 gennaio ho inviato un messaggio al presidente Macron per informarlo del coronavirus. Sapevo che l’ondata di tsunami era davanti a noi. Il 30 gennaio ho avvertito il [Primo Ministro] Edouard Philippe che probabilmente non si sarebbero potute tenere le elezioni. Avremmo dovuto fermare tutto.”
Questa è stata la confessione di Buzyn, che metterebbe in chiaro un atteggiamento superficiale e poco lungimirante della presidenza e del Governo francesi. Macron, quindi, ha davvero minimizzato gli effetti del coronavirus, privilegiando gli interessi della consueta vita politica, come le elezioni?
Per ora non sono giunte dichiarazioni ufficiali da parte dell’Eliseo. A rispondere, però, è stato il Primo Ministro, che si è difeso dall’accusa di sottovalutazione del pericolo dicendo: “Se non avessimo preso sul serio questo evento per quanto riguarda la salute, non avrei organizzato un incontro già a gennaio e non avrei preso misure pesanti.”
Sulla Francia, e su Macron, resta però il peso di aver acconsentito allo svolgimento delle elezioni in un momento già critico per i contagi da coronavirus.
© RIPRODUZIONE RISERVATA