Brexit, il Regno Unito già si è pentito: il 61% dei britannici vuole rientrare nell’Ue

Alessandro Cipolla

24 Aprile 2023 - 10:40

Per un sondaggio nel Regno Unito il 61% dei cittadini vorrebbe rientrare nell’Unione Europea: dopo tre anni i britannici si sono già pentiti della Brexit?

Brexit, il Regno Unito già si è pentito: il 61% dei britannici vuole rientrare nell’Ue

I britannici si sarebbero già pentiti della Brexit. Questo è quanto emergerebbe da un sondaggio condotto da Omnisis lo scorso 13 aprile proprio nel momento in cui Oltremanica è accesa la discussione sul dare vita o meno a una inchiesta pubblica sull’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Sondaggio Omnisis sulla Brexit Sondaggio Omnisis sulla Brexit Fonte Europe Elects

Come si può vedere il sondaggio sembrerebbe parlare chiaro: in questo momento il 61% dei cittadini britannici sarebbe favorevole a un ritorno nei ranghi dell’Unione europea, con un aumento di quattro punti percentuali rispetto alla precedente indagine.

Il 23 giugno 2016 in occasione del celebre referendum sulla Brexit, il 51,89% dei sudditi della Corona votò invece per il leave sancendo così l’uscita del Regno Unito dall’Ue, con l’addio definitivo che poi si è materializzato a partire dal primo febbraio 2020.

Tre anni dopo la separazione da Bruxelles, nell’isola le cose non sembrerebbero essere andate come auspicato dai sostenitori della Brexit: stando a una stima fatta dal Centre for European Reform, a metà dello scorso anno l’addio all’Ue sarebbe costato ai britannici una riduzione del 5,5% del Pil.

Regno Unito: la Brexit è già un rimpianto

Il processo della Brexit è stato lungo e complesso, tanto che soltanto poche settimane fa è stato raggiunto un accordo sulla spinosa questione riguardante l’Irlanda del Nord e la sua normativa doganale con Dublino.

Durante questo periodo, i vari premier conservatori di stanza al numero 10 di Downing Street - specie Boris Johnson - sempre hanno tirato dritto per la strada della Brexit rispettando così la volontà dei cittadini espressa nel referendum del 2016.

Quello che però è stato promesso ai britannici da parte dei sostenitori del leave durante la campagna referendaria, non sembrerebbe essersi poi verificato Oltremanica tanto che i sondaggi politici al momento vedrebbero i Consevatori in forte calo e quasi doppiati dai Laburisti.

Ad esempio, all’opinione pubblica è stato detto che i 350 milioni di sterline che il Regno Unito inviava all’Ue ogni settimana avrebbero potuto finanziare il servizio sanitario nazionale” riporta Euractiv, ma alla fine la forte contrazione del Pil britannico ha provocato “una compressione dei servizi pubblici, compreso il servizio sanitario nazionale”.

In questo scenario, nel Regno Unito in queste ore i deputati stanno discutendo di una petizione, che ha raccolto oltre 150.000 firme, per chiedere al governo di dare vita a un’inchiesta pubblica sull’impatto della Brexit.

L’uscita del Regno Unito dall’Ue è stata una scelta democratica e le istituzioni britanniche e comunitarie stanno funzionando come previsto - ha fatto sapere Downing Street in un comunicato diffuso alla stampa -. Il governo non ritiene che questo sia un argomento appropriato per un’inchiesta pubblica”.

Inchiesta pubblica a parte, come emerge dal sondaggio appare evidente che i britannici sembrerebbero aver cambiato idea in merito alla Brexit, anche se tra Covid e guerra di certo l’addio all’Ue non è arrivato nel migliore dei momenti possibili.

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