Bonus sociale bollette, spetta a chi prende l’Assegno di inclusione?

Patrizia Del Pidio

30 Gennaio 2024 - 17:36

Il bonus bollette che veniva riconosciuto in automatico con il reddito di cittadinanza spetta anche con l’assegno di inclusione? Scopriamo come funziona.

Bonus sociale bollette, spetta a chi prende l’Assegno di inclusione?

Il bonus bollette è riconosciuto a chi percepisce l’assegno di inclusione? La domanda è frutto di un cambio della normativa che regola il bonus sociale in quanto i requisiti previsti per ottenerlo, citati anche sul sito dell’Arera, sono mutati dal momento che è venuto meno il reddito di cittadinanza.

Fino al 31 dicembre 2023, infatti, tra i beneficiari del bonus sociale erano previsti coloro che appartenevano a un nucleo familiare titolare di reddito o pensione di cittadinanza, oggi tra i requisiti previsti non è compreso chi appartiene a un nucleo familiare titolare di assegno di inclusione. Con il reddito di cittadinanza, quindi, il bonus sociale delle bollette di luce, acqua e gas era riconosciuto in automatico, lo stesso non accade per chi è titolare di assegno di inclusione. Cosa cambia? I titolari di assegno di inclusione hanno diritto al bonus bollette? Per capire il cambio di rotta della normativa di riferimento bisogna fare un passo indietro.

Bonus bollette con il reddito di cittadinanza

Quando è stato introdotto il reddito di cittadinanza (aprile 2019) il bonus bollette doveva essere richiesto dal cittadino. Solo a partire dal 1° gennaio 2021 il bonus sociale è stato riconosciuto in automatico ai cittadini in possesso dei requisiti richiesti, senza bisogno della presentazione della domanda.

Va sottolineato, però, che allora per avere diritto al bonus sociale era previsto un Isee non superiore a 8.265 euro (o per nuclei familiari numerosi con almeno 4 figli a carico, di 20.000 euro).

Proprio per questo motivo la fruizione del bonus bollette era stata estesa anche ai beneficiari di reddito e pensione di cittadinanza (che potevano avere un Isee fino a 9.360 euro l’anno). L’estensione a coloro che percepivano il reddito di cittadinanza, in automatico, quindi, aveva un senso perché in alcuni casi la famiglia, pur avendo diritto al sussidio poteva rimanere esclusa dal bonus sociale per le bollette. Per questo motivo i beneficiari di Rdc e Pdc sono stati compresi in automatico nell’agevolazione.

Assegno di inclusione e bonus bollette

Per l’assegno di inclusione il riconoscimento in automatico ai nuclei familiari titolari del bonus bollette non è stato necessario. Il beneficio di sostegno al reddito, infatti, è riconosciuto a nuclei familiari con Isee massimo di 9.360 euro. Allo stesso tempo, però, nel 2024 i requisiti per avere diritto al bonus sociale per le bollette richiedono un Isee non superiore a 9.530 euro annui (o, in caso di famiglie numerose con almeno 4 figli a carico, non superiore a 20.000 euro).

Appare chiaro, quindi, che tutti i nuclei familiari titolari di assegno di inclusione rientrano anche nel diritto del bonus bollette (che richiede, infatti, un Isee più alto); non c’è stato bisogno di prevedere un riconoscimento automatico a queste famiglie che lo riceveranno, in ogni caso, presentando una Dsu per la certificazione Isee.

Per rispondere alla nostra domanda iniziale il bonus sociale bollette spetta a tutti i nuclei familiari che percepiscono assegno di inclusione, non per il fatto di essere titolari di quest’ultima misura, ma perché sicuramente hanno un valore Isee che li fa rientrare nel diritto del bonus bollette previsto per il 2024.

Fare presto con l’Isee

L’unica cosa di cui tenere conto, per chi da quest’anno percepisce l’assegno di inclusione, è che l’Isee 2024, con la nuova misura, è richiesto solo a partire dal mese di marzo. Lo stesso, però, non accade con il bonus sociale che è riconosciuto in automatico solo a chi è in possesso dei requisiti ed è necessario avere un Isee aggiornato per averne diritto.

L’Arera, infatti, specifica che dopo la presentazione della Dsu occorre circa un mese per far si che la fornitura su cui applicare lo sconto si individuata e se si attende il mese di marzo per rinnovare l’Isee (come richiesto dall’assegno di inclusione) si rischia di avere il primo sconto in bolletta del 2024 solo a partire dal mese di aprile.

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