Cominciata l’esercitazione navale della Nato Baltops 2022 nel Mar Baltico

Redazione IlGiornale.it

9 Giugno 2022 - 16:50

Baltops 2022: l’inaugurazione a Stoccolma e gli inizi delle esercitazioni. Ospiti speciali Svezia e Finlandia. Corvette russe attorno alla costa svedese.

Cominciata l’esercitazione navale della Nato Baltops 2022 nel Mar Baltico

Quattordici Paesi della Nato, insieme a Svezia e Finlandia, oltre 45 navi, più di 75 aerei e circa 7mila uomini. Queste sono le forze mobilitate per Baltops 2022, l’esercitazione aeronavale, cominciata il 5 giugno scorso, che si sta tenendo nel Mar Baltico.

Si tratta della 51esima edizione di una serie cominciata nel 1972 e quest’anno proprio la Svezia, prossima a entrare nell’Alleanza Atlantica, ha avuto un posto d’onore: l’inaugurazione si è tenuta, infatti, a Stoccolma.

La presenza maggiore è quella degli Stati Uniti, che hanno il ruolo principale in quanto Baltops è organizzata dallo Strike and Support Forces Nato della Sesta Flotta.

I partecipanti si eserciteranno in diversi ambiti legati all’attività marittima per dimostrare la flessibilità intrinseca delle forze navali. Gli Usa erano già presenti nel Baltico: alcune unità navali si sono esercitate nei giorni scorsi con le marine di Svezia, Finlandia e con forze dell’Estonia. Proprio Stoccolma a fine maggio aveva richiesto più presenza navale Usa nel Baltico per rafforzare la capacità di deterrenza nei confronti della Russia.

Mosca, di rimando, sta seguendo molto da vicino le manovre: sappiamo che due corvette della Flotta del Baltico, che ha sede a Kaliningrad si sono avvicinate alla costa svedese per osservare l’attività della Nato. Baltops, benché prevista da tempo e regolarmente comunicata alla Russia come da accordi, si innesta in un contesto politico molto particolare dato non solo dal conflitto in Ucraina: la Turchia, presente alle manovre, è infatti il Paese della Nato che ha mostrato più perplessità riguardo il possibile ingresso di Svezia e Finlandia nell’Alleanza, per questioni legate all’appoggio di queste ultime al Pkk, il partito comunista curdo, considerato da Ankara un’organizzazione terroristica.

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