Autovelox, cambia tutto: ecco su quali strade diventano vietati

Alessandro Nuzzo

22/02/2023

Una recente sentenza della Cassazione potrebbe cambiare gli scenari sulle strade dove possono essere posizionati gli autovelox.

Autovelox, cambia tutto: ecco su quali strade diventano vietati

Gli autovelox sono l’incubo degli automobilisti. Questi dispositivi posizionati lungo le strade per rilevare la velocità di una vettura e verificare che questa rispetti il limite, secondo la legge possono essere piazzati solo lungo strade a scorrimento veloce che possiedono carreggiate indipendenti o separate dallo spartitraffico, ognuna delle quali con almeno due corsie di marcia. In caso diverso le eventuali multe potrebbero essere annullate.

Questo è quanto ha deciso la Corte di Cassazione nella recente sentenza n. 5078/2023. A chiedere l’aiuto degli ermellini è stato un’automobilista sanzionato per aver oltrepassato il limite però su una strada dove in realtà non poteva essere posizionato un autovelox. Dopo che l’opposizione al verbale era stata rigettata in primo grado e confermata in appello, la sentenza è stata ribaltata completamente in Cassazione.

Questa sentenza potrà rappresentare un precedente utile che potrebbe far cambiare le carte in tavola a riguardo le effettive strade dove possono essere piazzati gli autovelox con la conseguenza che altri automobilisti potrebbero vedersi la sanzione annullata per il medesimo motivo.

Multa annullata per autovelox su strada ad una sola carreggiata: la sentenza della Cassazione

A chiedere aiuto alla Corte di Cassazione è stato in uomo a cui è stata inflitta una sanzione per aver oltrepassato il limite di velocità: 86 km orari anziché 70 stabiliti. L’uomo si è opposto al verbale ritenendo invalida la multa in quanto l’autovelox non poteva essere posizionato su quella strada.

Se in primo grado e in appello l’opposizione alla sanzione era stata rigettata, la Cassazione ha invece accolto il ricorso dando ragione all’automobilista che si è visto così annullata la multa.

Secondo il ricorrente gli apparecchi di rilevazione della velocità possono essere posizionati solo su strade a scorrimento veloce che possiedono carreggiate indipendenti o separate dallo spartitraffico, ognuna delle quali con almeno due corsie di marcia e una corsia, solo eventuale, riservata ai mezzi pubblici.

Nel suo caso la violazione del limite di velocità era stata contestata in una strada con una doppia linea continua centrale. I giudici hanno dato ragione all’automobilista accogliendo il ricorso in quanto secondo loro il giudice ha errato a qualificare la doppia striscia continua perché questa non può mai separare due carreggiate.

Gli ermellini hanno ricordato che secondo l’art. 139 comma 6 lett. a) del Regolamento, si dispone che le strisce continue affiancate separano i sensi di marcia nelle strade con una carreggiata unica con due corsie o più per senso di marcia. Quindi in pratica la strada delimitata con due strisce continue è considerata ad una sola carreggiata e non due a scorrimento veloce come stabilito.

Il ricorso così è stato accolto perché secondo la Cassazione il giudice ha sbagliato nel qualificare la strada in cui è avvenuta la violazione come strada urbana a scorrimento veloce, trattandosi in realtà di una strada ad una sola carreggiata. Quindi alla luce di ciò la multa è stata annullata.

Si tratta di un precedente storico a cui potranno far riferimento tanti altri automobilisti sanzionati in casi analoghi per vedersi annullare la sanzione. Al tempo stesso gli autovelox posizionati lungo strade dove in realtà non potrebbero esserci, rischiano la dismissione.

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