Assegno di inclusione, ecco qual è l’importo minimo che spetta a ogni famiglia

Simone Micocci

6 Febbraio 2024 - 13:47

Assegno di inclusione, esiste un importo minimo: ecco quanto deve spettare almeno a ogni famiglia.

Assegno di inclusione, ecco qual è l’importo minimo che spetta a ogni famiglia

Si avvicina il momento del secondo pagamento dell’Assegno di inclusione, quando per coloro che ne hanno fatto domanda tra l’8 e il 31 gennaio verrà consegnata la carta Adi con sopra la ricarica riferita al mese scorso.

Già la prossima settimana dovrebbero arrivare gli Sms con data e ora dell’appuntamento in Posta per la consegna della carta. La speranza dei potenziali beneficiari è che le cose vadano differentemente dal mese scorso, quando circa 1 domanda su 4 è stata respinta con l’importo dell’Assegno di inclusione che è stato inferiore alle attese.

A tal proposito, le famiglie si chiedono se, così come una soglia massima oltre la quale non si può andare, c’è anche un importo minimo per l’Assegno di inclusione.

Effettivamente sì, ma prima di scoprire a quanto ammonta è bene ricordare come si calcola l’importo dell’Assegno di inclusione e perché in alcuni casi potrebbe risultare molto basso.

Come si calcola l’Assegno di inclusione

Al pari del Reddito di cittadinanza, l’Assegno di inclusione non è altro che un’integrazione del reddito familiare fino a raggiungere la soglia minima fissata dal legislatore, pari a 500 euro al mese per la persona sola (6.000 euro l’anno) che aumenta per i nuclei familiari più numerosi.

L’importo, quindi, viene calcolato sottraendo da 6.000 euro il valore del reddito familiare (se superiore ovviamente l’Assegno di inclusione non spetta), dividendo tutto per 12 mensilità. Ha diritto ai 500 euro mensili, quindi, solo chi ha reddito pari a zero.

Nel caso dei nuclei familiari più numerosi, invece, la soglia di 6.000 aumenta moltiplicando tale valore per il parametro di scala di equivalenza così calcolato:

Calcolo parametro di scala di equivalenza Assegno di inclusione Calcolo parametro di scala di equivalenza Assegno di inclusione Le istruzioni del ministero del Lavoro.

Tale parametro può essere al massimo pari a 2,2, o 2,3 nel caso dei nuclei familiari con persone disabili. Per questa ragione l’importo massimo dell’Assegno di inclusione è di 1.150 euro.

A ciò va aggiunto poi il rimborso per il canone annuo del contratto in locazione (come dichiarato ai fini Isee), fino a un massimo di 3.360 euro annui.

Perché l’Assegno di inclusione solitamente è più basso del Reddito di cittadinanza

Con l’Assegno di inclusione è più complicato assicurarsi un importo elevato. Questo perché tutti i componenti maggiorenni di età inferiore ai 60 anni, non disabili e sui quali non gravano carichi di cura, non sono compresi nel parametro di scala di equivalenza.

Lo stesso vale per i figli, in quanto si è passati da un valore pari a 0,2 a uno di 0,10 (0,15 per i figli fino a due anni).

Con l’Assegno di inclusione è quindi più complicato che il parametro di scala di equivalenza raggiunga un valore elevato: di conseguenza ne risente anche l’importo della prestazione.

Se ne sono accorti a loro spese molti di quei nuclei familiari che avendo fatto domanda di Assegno di inclusione entro il 7 gennaio hanno già ricevuto la prima mensilità alla fine del mese scorso, per un importo che spesso è stato molto più basso di quanto era percepito con il Reddito di cittadinanza.

Va detto però che sono anche maggiori le possibilità per aumentare l’Assegno di inclusione: ad esempio, per i figli a carico l’Assegno unico viene pagato separatamente e per intero (mentre con il Rdc ne spettava solo un’integrazione), mentre coloro che sono occupabili e quindi non compresi nella scala di equivalenza possono fare richiesta del bonus di 350 euro riconosciuto per un massimo di 12 mensilità da chi prende parte alle attività previste dal Supporto per la formazione e il lavoro.

Esiste un importo minimo dell’Assegno di inclusione?

A tal proposito, le famiglie che hanno ricevuto un Assegno di inclusione si chiedono se c’è una soglia minima che deve essere garantita a coloro che rispettando i requisiti previsti hanno accesso alla misura.

Ebbene sì, indipendentemente dal risultato del calcolo spettano almeno 480 euro l’anno al nucleo familiare. L’importo minimo ogni mese, quindi, è pari a 40 euro, compreso della quota per l’eventuale rimborso delle spese di locazione per la casa di abitazione.

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