Tessera sanitaria, le istruzioni per stranieri e neonati nella guida dell’Agenzia delle Entrate

Anna Maria D’Andrea

28 Maggio 2021 - 16:15

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Tessera sanitaria, arrivano le istruzioni per gli stranieri e per i neonati: la guida dell’Agenzia delle Entrate aggiornata il 26 maggio 2021 spiega come ottenere il documento, necessario per accedere ai servizi sanitari.

Tessera sanitaria, le istruzioni per stranieri e neonati nella guida dell’Agenzia delle Entrate

Tessera sanitaria, istruzioni per stranieri e neonati: l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 26 maggio 2021 la nuova guida per richiedere il documento.

Dopo il documento pubblicato nel mese di febbraio, la guida aggiornata a maggio e pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni pratiche per alcuni casi specifici.

Anche per gli stranieri la tessera sanitaria può essere rilasciata solo dopo aver ottenuto il codice fiscale. Per i cittadini di altre nazionalità in attesa di regolarizzazione, il rilascio della tessera sanitaria può avvenire anche con il codice fiscale numerico provvisorio, rilasciato dallo Sportello Unico per l’immigrazione o dalla Questura.

Codice fiscale e tessera sanitaria vanno di pari passo anche per i neonati.

Tessera sanitaria, le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per i cittadini stranieri

I cittadini stranieri che vogliono richiedere la tessera sanitaria sono tenuti ad iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale. L’iscrizione è valida fino alla scadenza del permesso di soggiorno e, una volta ottenuto il rinnovo, sarà necessario richiedere all’ASL una nuova tessera sanitaria.

La guida di maggio 2021 dell’Agenzia delle Entrate specifica chi può iscriversi al SSN. Si tratta degli stranieri:

  • titolari di permesso di soggiorno e che svolgono regolare attività di lavoro dipendente o autonomo;
  • che soggiornano regolarmente in Italia o hanno richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro dipendente o autonomo, motivi familiari, asilo, protezione sussidiaria, casi speciali, per protezione speciali, per cure mediche ai sensi dell’art.19, comma 2, lettera d-bis del decreto legge n. 286/1998, per richiesta di asilo, per attesa adozione, per affidamento, per acquisto della cittadinanza;
  • familiari a carico di cittadini sopra indicati, che soggiornano regolarmente in Italia.

Per chi non rientra in tali categorie, è possibile fare l’iscrizione volontaria al Servizio Sanitario Nazionale versando un contributo forfettario.

Negli altri casi, invece, per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale bisogna recarsi all’ASL di competenza, portando la propria carta d’identità, il codice fiscale rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, il permesso di soggiorno o la ricevuta di presentazione della richiesta.

Cosa fare se non si ha il codice fiscale? L’Agenzia delle Entrate spiega che è possibile usare anche quello provvisorio, rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione o dalla Questura.

Stessa regola per chi è in attesa di regolarizzazione che potrà richiedere un certificato sostitutivo della tessera sanitaria presentando il codice fiscale provvisorio numerico e presentando all’ASL la ricevuta della domanda di regolarizzazione.

Agenzia delle Entrate - Tessera Sanitaria
Scarica il vademecum aggiornato a maggio 2021 dall’Agenzia delle Entrate

Tessera sanitaria per i neonati solo con codice fiscale

Avere il codice fiscale è fondamentale per ottenere la tessera sanitaria, anche per i neonati.

Come indicato dall’Agenzia delle Entrate, la prima tessera sanitaria per i nuovi nati è emessa automaticamente una volta che, a seguito della presentazione della dichiarazione di nascita, il codice fiscale è rilasciato dal Comune.

La prima tessera rilasciata ai nuovi nati vale un anno. La successiva, con validità ordinaria di sei anni, viene spedita dopo la registrazione del bambino all’ASL di competenza e, quindi, successivamente alla scelta del pediatra.

Se il Comune tarda nell’attribuzione del codice fiscale, è possibile richiederlo all’Agenzia delle Entrate presentando il modello AA4/8, allegando un documento di identità del genitore che lo sottoscrive e l’attestato o il certificato di nascita del neonato.

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