TASI inquilini 2015: come si calcola?

Francesco Oliva

15 Dicembre 2015 - 22:58

Come si calcola la TASI per gli inquilini? Quale aliquota utilizzare? Come avviene il riparto tra inquilino e proprietario dell’immobile? Ecco la guida TASI 2015 inquilini per rispondere a tutte queste domande.

TASI inquilini 2015: come si calcola?

La TASI nel 2015 deve essere pagata anche dagli inquilini con regolare contratto di affitto.
Il pagamento della TASI 2015 da parte degli inquilini avviene in misura compresa tra il 10 ed il 30 per cento dell’ammontare totale a carico del proprierario.
Alcuni Comuni hanno esentato gli inquilini dal pagamento della TASI 2015, prevedendo l’aliquota solo per le abitazioni principali.

Ecco la guida completa per il calcolo ed il pagamento della TASI 2015 per gli inquilini.

TASI inquilini, scadenza 16 dicembre 2015: la situazione generale

Non è facile per gli inquilini andare a comprendere se, quanto e come pagare la TASI in scadenza il prossimo 16 dicembre 2015.
Innanzitutto, occorre verificare se il proprio Comune di residenza, nella delibera comunale pubblicata sul sito del MEF, abbia stabilito di tassare o meno gli inquilini.
In effetti, sono parecchi i Comuni che, prevedendo l’aliquota solo per l’abitazione principale, hanno di fatto escluso i detentori dell’immobile, a prescindere dal fatto che l’inquilino vi abbia o meno stabilito la propria residenza.

In materia TASI, infatti, per abitazione principale si intende esclusivamente quella nella quale il proprietario (o altro titolare di diritto reale di godimento) dimora abitualmente e ha posto la propria residenza.
Da ciò consegue che:

  • se il Comune ha deliberato l’aliquota con esclusivo riferimento all’abitazione principale, l’inquilino non è tenuto al pagamento della TASI;
  • se, invece, il Comune ha deliberato due aliquote, una per l’abitazione principale ed un’altra di tipo residuale, i proprietari dovranno applicare la prima e gli inquilini la seconda.

TASI inquilini, scadenza 16 dicembre 2015: alcune eccezioni

La normativa in materia di TASI prevede, tuttavia, diverse eccezioni.
Infatti, è possibile che all’interno del Comune vi siano fabbricati che la legge o il regolamento comunale considerano alla stregua di un’abitazione principale, ancorché occupati da soggetti diversi dal/i proprietario/i.
Si pensi, a titolo di esempio, ai casi seguenti:

  • alloggio sociale assegnato a terzi dall’Istituto autonomo per le Case Popolari (Iacp);
  • unità immobiliare concessa in comodato d’uso gratuito a genitori o figli.

Per questi casi, un’attenta analisi della normativa TASI porta dottrina tributaria prevalente e prassi professionale a ritenere che l’imposta vada ripartita tra proprietario e inquilino, secondo la proporzione percentuale stabilita dalla delibera comunale TASI di riferimento.

TASI inquilini: scadenza 16 dicembre 2015: percentuale di riparto proprietario-inquilino

La proporzione percentuale in cui la TASI debba essere ripartita tra proprietario e inquilino varia da Comune a Comune, all’interno della fascia compresa tra il 10 ed il 30 per cento.
Tuttavia, ove il Comune non deliberi in materia di percentuale di riparto TASI tra proprietario e inquilino, tale proporzione è fissata nella misura del 90% a carico del proprietario e del 10% a carico dell’inquilino.

TASI: come si calcola? Ecco tre esempi pratici

Come procedere al calcolo della TASI in scadenza il prossimo 16 dicembre 2015?
Per un approfondimento sulle procedure di calcolo e per utili esempi numerici vedi:
TASI, scadenza 16 dicembre 2015: esempi di calcolo per abitazione principale, inquilini e capannoni in leasing

Iscriviti a Money.it