Studi di settore 2015, stop dei controlli e via alle comunicazioni per il ravvedimento: ecco come funzioneranno

Simone Casavecchia

19 Giugno 2015 - 09:17

L’Agenzia delle Entrate annuncia la svolta relativa ai controlli sui contribuenti soggetti agli studi di settori: saranno inviate delle comunicazioni che inviteranno al ravvedimenti nei casi sospetti, ecco cosa succederà.

Studi di settore 2015, stop dei controlli e via alle comunicazioni per il ravvedimento: ecco come funzioneranno

Ridurre, per poi, gradualmente, abolire i controlli e avviare l’utilizzo di comunicazioni che inviteranno i contribuenti soggetti agli studi di settore al ravvedimento nei casi dubbi: è questa la strategia che l’Agenzia delle Entrate vuole mettere in atto, dando il via a un significativo cambio di rotta nei controlli fiscali.

Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate, il direttore Rossella Orlandi avrebbe firmato, lo scorso 18 Giugno, un provvedimento in cui in casi di anomalie e situazioni fiscali dubbie, prima dell’invio della cartella ufficiale, i contribuenti soggetti agli studi di settore, quindi i titolari di Partita IVA in regime ordinario, riceveranno una comunicazione che lì inviterà a fornire dei chiarimenti e, eventualmente, a ravvedersi, nel caso sia effettivamente avvenuto un illecito.

Ravvedimento per studi di settore: le comunicazioni
Secondo il Comunicato Stampa rilasciato dall’Agenzia delle Entrate sono già 190000 le comunicazioni pronte a partire. Tali comunicazioni riguardano anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore e consentiranno ad altrettanti contribuenti di valutare la propria posizione e di scegliere se fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare.
La nuova forma di ravvedimento previsto per i contribuenti soggetti a studi di settore:

  • permette di correggere errori e omissioni nelle dichiarazioni precedentemente effettuate;
  • consente di ottenere una significativa riduzione delle sanzioni, sempre in maniera proporzionale al tempo trascorso;
  • può essere utilizzato anche nel caso in cui la violazione sia già stata constatata o siano già iniziati gli accessi, le ispezioni e le verifiche;

Il dialogo preventivo con il Fisco, per i contribuenti che utilizzano gli studi di settore, introduce, quindi, una nuova modalità di ravvedimento che segue, a poche settimane di distanza, l’’operazione, analoga, relativa alla corretta indicazione delle quote costanti delle plusvalenze e/o sopravvenienze attive.

Comunicazioni ai contribuenti con studi di settore: come funzioneranno
Già nei prossimi giorni l’Agenzia delle Entrate inviterà circa 190000 contribuenti coinvolti nell’operazione a consultare il Cassetto fiscale aggiornato con le comunicazioni di anomalia relative al triennio 2011-2013.
L’invito del Fisco arriva con le seguenti modalità:

  • direttamente via mail, ai contribuenti che hanno comunicato il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), invitando tali cittadini a verificare la propria situazione e, successivamente, scegliere se giustificarsi o ravvedersi;
  • via sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate;

In seguito a tale comunicazione i contribuenti, anche tramite gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, potranno fornire chiarimenti e precisazioni tramite alcuni software gratuiti che saranno disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione dedicata agli Studi di settore.

Ravvedimento e dati disponibili
Le modalità di ravvedimento, nel caso di eventuali errori e omissioni, sono quelle consuete, previste dallo stesso istituto del ravvedimento operoso (articolo 13 del Dlgs n. 472/1997) per molti altri tributi, in base alle quali si usufruisce di una riduzione delle sanzioni proporzionale al momento temporale in cui ci si ravvede.
L’unico caso in cui tale forma di ravvedimento non può essere utilizzata è la notifica formale di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e di ricevimento delle comunicazioni di irregolarità e degli esiti del controllo formale.
Oltre alle comunicazioni di anomalie, saranno disponibili per i contribuenti anche:

  • gli inviti a presentare i modelli studi di settore, se non ha provveduto;
  • i modelli di studi di settore trasmessi;
  • l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore;
  • le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per comunicare eventuali giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi;
  • le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore;
  • le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore;

L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione degli utenti anche il prospetto su base pluriennale dell’andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi di settore applicati e il documento di sintesi dell’esito dell’applicazione degli studi di settore sulla base dell’ultima versione del software Gerico.

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